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Aspetto urbanistico


By ddm - Posted on 15 February 2010

Uno splendido esempio di casa in stile "cadorino"Chi cercasse percorrendo le strade interne del paese una tipologia abitativa caratteristica rimarrebbe stupito dalla mancanza d’uniformità e dalla grande varietà di tipi. L’ antico (ante incendi del 1800), il vecchio (seguito al piano di rifabbrico 1868-69), le ristrutturazioni degli anni ’40 - ’60, e infine il moderno convivono, forse non sempre felicemente, svolgendo però egregiamente la loro funzione d’enorme libro di storia. Sfogliando o meglio passeggiando ritroviamo le antiche case con scale esterne e ballatoi in legno, ma anche le loro contemporanee case di benestanti tutte in muratura.

L’ uso della pietra, che fu reso obbligatorio dopo il rogo del 1867, decretò la scomparsa delle case in legno. Il rifabbrico modificò inoltre la viabilità della zona centrale. Le case pietrigne di quell’epoca, prive d’intonaco, se pur disadorne, grigie, monotone nella distribuzione troppo simmetrica delle aperture, ci ricordano chiaramente cosa volesse dire costruire una casa. Ci testimoniano la fatica dell’accumulo delle pietre, affidata in gran parte alle donne e ai bambini, la maestria nello squadrare i sassi, la difficoltà nel combinare un materiale così poco regolare e anche la grande collaborazione tra le famiglie.

Caratteristica tipicamente locale rimane comunque il tetto a due falde con piccolo spiovente che delimitava i sottotetti aperti, utilizzati allora per la maturazione del granoturco. Negli anni che seguirono le guerre, si ebbero molte ristrutturazioni e molti nuovi edifici. Non si seguirono più canoni locali, ma importati che non presentavano più caratteristiche comuni. La piazza principale. Piazza IV Novembre è il vero centro del paese, dopo il cambio della viabilità avvenuto nel 1868. Nei decenni ha subito varie sistemazioni, seguendo il cambiamento delle abitudini e delle necessità (parcheggi). Il monumento ai Caduti ne è il punto focale; fu eretto, primo in provincia, nel 1922 e riporta l’elenco dei caduti della I guerra mondiale nella primitiva targa in bronzo, ripresi con quelli della II, nell’incisione sulle lastre di marmo.

Sulla sommità, su una base sorretta da quattro colonne, un’aquila agguanta con gli artigli parte di un cannone. Nella disposizione originale il monumento era sopraelevato dal suolo da un basamento e racchiuso da una cancellata in ferro battuto. Dal 1953 ha mantenuto la propria forma e posizione. La pianta del paese stampata sul retro evidenzia tutti i siti di interesse storico-architettonico; per maggiori informazioni si consiglia la consultazione del quaderno di architettura "Lozzo" edito dalla Comunità Montana Centro Cadore (info all'Uff. Turistico).