You are hereLa Roggia dei Mulini lungo il Rio Rin / Fucina Baldovin Marin Lorenzo
Fucina Baldovin Marin Lorenzo
La fucina Baldovin Marin Lorenzo fu Marino venne installata verso la fine del XIX secolo in un vecchio fabbricato; nel progetto presentato nel 1926 é segnata lungo la roggia derivata dal Rio Rin. Il sig. Lorenzo, dopo un periodo d'apprendistato nella fucina degli "Spinotti" in località Ronzie a Lozzo, impiantò qui la sua attività, provvedendo personalmente a fare il carbone da utilizzare nella fucina, nel bosco di Ciampeviei, nei pressi di Col Negro. L'officina sfruttava l'acqua derivata dal Rio Rin per mezzo di una roggia, che azionava la ruota esterna posta sul lato est dell'opificio. Parte dei meccanismi di trasmissione erano stati costruiti dallo stesso Baldovin Marin Lorenzo. L'albero di trasmissione era collegato alle pulegge di legno posizionate, per la maggior parte, sotto il soffitto dell'officina. Tramite delle leve era possibile azionare uno o più macchinari presenti nella fucina: il trapano, la ventola, la fresa. All'interno dell'opificio venivano realizzati vari oggetti d'uso quotidiano, utili per i lavori agricoli e per l'uso domestico. Baldovin Marin Lorenzo vi lavorò fino al 1930 circa, dopodiché la fucina rimase chiusa per vari anni, finché non venne affittata ad un fabbro di Lozzo. Fino a poco tempo fa era ancora visibile parte della ruota, l'albero di trasmissione in ferro, che attraversava la muratura, tutta la serie di pulegge e cinghie collegate ai diversi macchinari che azionavano vari attrezzi di notevole interesse storico-tecnologico, come i trapani, la forgia in pietra, la "mola smeriglio". La fucina venne venduta dagli eredi Baldovin Marin nel 1997; i nuovi proprietari l'hanno recentemente trasformata in abitazione. L'opificio sfruttava una sua roggia, che aveva la presa poco sotto lo scarico dei mulini in località Prou. L'acqua in uscita dalla fucina confluiva poco sotto il mulino di Calligaro Cian e Baldovin, nel ramo principale della roggia che andava ad azionare la sottostante sega comunale. A Lozzo, all'inizio del XX secolo, oltre all'officina di Baldovin Lorenzo, ce n'era un'altra, di proprietà di Da Pra Fauro Giuseppe, specializzata nella fabbricazione dei carri e nel ferrare i cavalli. Il maglio di questa officina era azionato da una roggia derivata direttamente dal Rio Rin, che aveva la presa poco sotto quella di Baldovin Marin Lorenzo.