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La Roggia dei Mulini: il percorso
La Roggia dei Mulini può essere raggiunta da quattro differenti direzioni di provenienza. Qui presento il percorso di avvicinamento “dal basso”, provenendo da piazza IV novembre, inizio del percorso di visita descritto nel pieghevole “La Roggia dei Mulini di Lozzo di Cadore“. Questa galleria è disponibile anche nel formato sequenziale all’indirizzo Roggia dei Mulini a Lozzo di Cadore: il percorso (galleria sequenziale).
La Roggia dei Mulini può essere raggiunta da quattro differenti direzioni di provenienza.
Qui verrà brevemente illustrato il percorso di avvicinamento “dal basso” (provenendo da piazza IV novembre).
Il percorso si snoda parallelo al corso del torrente Rio Rin, la cui acqua alimentava “a cascata” i vari utilizzatori idraulici.
Nel percorso di avvicinamento si evidenziano i fianchi “gessosi” di Revìs.
Nell’avvicinarsi al cuore della Roggia si profila la sinuosa copertura di una pensilina.
Si prospetta la roggia lignea che incanala l’acqua verso la ruota idraulica.
Nell’angolo in basso a sinistra si intravvede la ruota e la parte finale della roggia (doccia).
Ed ecco finalmente roggia e ruota assieme. La ruota non è collegata ad alcun organo interno.
Addossato alla pensilina vive un noce …
Il ponticello “gettato” sulle acque di scarico della ruota idraulica che alimentano il vicino lavatoio.
Lo slargo pianeggiante nelle adiacenze dell’area della Roggia. Si intravvedono il mulino Calligaro e Del Favero.
Dall’altro lato ecco l’imbocco della “Strada dei Mulini” con il mulino Zanella in Loda che nasconde quello sottostante detto “dei Pinza”.
La “Strada dei Mulini” con i mulini “dei Pinza” (a sinistra, ribassato) e Zanella in Loda.
Un particolare del mulino Calligaro …
… oltre il quale si staglia il mulino Del Favero.
A fianco del mulino Del Favero un particolare della roggia lignea che alimenta la ruota.
Una diversione del percorso che permette di raggiungere il parcheggio denominato ex brolo Sior Tita.
La tettoia che dà protezione al lavatoio. A fianco si intravvede la centralina elettrica di Leo Baldovin.