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Una occhiata all'area della Roggia
Questa è l'area della Roggia dei Mulini ripresa da Revis. La borgata è quella di Prou, in termini architettonici la più conservativa delle varie borgate che costituiscono il paese di Lozzo.
Sono evidenziati gli elementi che costituiscono l'area della Roggia dei Mulini. La roggia, in quanto tale, è il canale, normalmente ligneo, attraverso il quale l'acqua veniva derivata dal torrente e fatta pervenire alla ruota dell'utilizzatore idraulico, tipicamente il mulino, ma anche il follo, il pestaorzo e la sega "alla veneziana". Tale parola, roggia, è stata poi utilizzata per indicare, più genericamente, l'areale che raccoglie i resti degli opifici idraulici lungo il Rio Rin.
L'area della Roggia dei Mulini, in veste autunnale, ripresa da Revis: senza il fogliame la lettura del territorio è notevolmente facilitata. Si riesce ad individuare, per esempio, la ruota a cassetti addossata al mulino Calligaro. In basso, leggermente a sinistra rispetto al mulino "dei Pinza" si nota anche lo schiumeggiare dello scarico odierno dell'acqua. Al tempo in cui i mulini funzionavano lo scarico era invece allineato con la parete del mulino "dei Pinza" che sosteneva le ruote. Inferiormente a quest'ultimo, addossato ad esso, vi era il follo Da Pra Costantino (per la battitura dei panni di lana) che smise la produzione intorno agli anni '20 del Novecento.