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Interrogazione su modalità di utilizzo della figura della ‘polizia locale-guardia comunale’

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

INTERROGAZIONE IN RELAZIONE ALLE MODALITA’ DI UTILIZZO DELLA FIGURA DELLA POLIZIA LOCALE / GUARDIA COMUNALE

Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco,

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

visto il compito fondamentale che deve essere svolto dalla polizia locale / guardia comunale in forza al fine del controllo dell’intero territorio comunale;

visto che, eccezzion fatta per l’area urbana, il territorio comunale é privo di qualsiasi tipo di sorveglianza e controllo;

certi che le attività e mansioni della predetta figura siano state ben determinate;

considerato che in più circostanze nostri concittadini ci hanno informato della presenza di mezzi con targhe non bellunesi in aree comunali vietate al traffico (per es. Forcella Bassa), oltre alla presenza costante (per non dire asfissiante) di mezzi con targhe con il contrassegno TV i cui conducenti, a dire dei nostri concittadini, hanno battutto sistematicamente per giorni e giorni il territorio di Pian dei Buoi al solo scopo di raccogliere funghi;

chiedono

se oltre al regolamento generale che immaginiamo regolerà il ruolo della polizia locale in questo comune come in tutti gli altri del suolo italiano, codesta amministrazione abbia mai prodotto documentazione scritta indirizzata alla figura della polizia locale nella quale si evidenziano, in qualsiasi modo, le attività che questa è tenuta ad eseguire nell’espletamento della propria funzione;

se nel contempo sia mai giunta, da parte della polizia locale, una richiesta di chiarimenti in relazione alle attività che la medesima è chiamata a svolgere sul territorio comunale;

se abbia mai ricevuto, sempre dalla polizia locale, una comunicazione in cui la medesima abbia qualificato, in qualsiasi modo, il proprio “mettersi a disposizione” dell’ente;

se in particolare, vi sia una comunicazione in cui la polizia individua, anche se in forma generica, la propria disponibilità ad interventi su tutto il territorio comunale, oltre quindi alla zona più strettamente urbana;

se in particolare, vi sia una comunicazione in cui la polizia individua, anche se in forma generica, la propria disponibilità per il proprio utilizzo nelle giornate di sabato e domenica, oltre quindi le usuali giornate di lavoro settimanali dal lunedì al venerdì;

per ognuna delle precedenti richieste, se esistente, copia della relativa documentazione;

quale sia, da parte di codesta amministrazione, la propria visione a proposito del presidio del territorio in relazione ai problemi di controllo e verifica, anche saltuaria, dell’integrità delle opere di presa delle sorgenti, degli stabili di proprietà del comune, delle attività ad esse eventualmente collegate, dello stato della viabilità silvo-pastorale, del rispetto dei relativi divieti di transito e, più generale, delle modalità con cui il pubblico può fruire del nostro territorio, soprattutto riguardo agli abusi che esso può determinare.

Cordiali saluti.

Lozzo di Cadore, 07/09/2011

(presentata il 08/09/2011)

Interrogazione sulla perimetrazione dei Forti di Col Vidal

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

INTERROGAZIONE SULLA PERIMETRAZIONE DEI FORTI DI COL VIDAL

Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco,

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

rilevato che gli edifici definiti Forte Basso, Forte Alto e Villa del Capitano posti in località Col Vidal risultano essere stati perimetrati con rete metallica e plastica, non avendo avuto informazione di ciò da alcuna documentazione prodotta da codesta amministrazione, che però ci può essere sfuggita, ma neanche del resto dalla stampa, considerato che i luoghi sono, per quanto a nostra conoscenza, ancora proprietà demaniale;

considerata altresì la particolare valenza naturalistica, paesaggistica e turistica dei luoghi interessati;

chiedono

1) quali sono le motivazioni che hanno giustificato un tale tipo di intervento e se esse fanno capo alla nostra amministrazione o al demanio dello Stato;

2) a chi è stato affidato il lavoro di installazione delle strutture, quando si siano svolti i lavori e se il personale di codesta amministrazione ha partecipato alle operazioni di allestimento della perimetrazione;

3) di determinare quali siano stati i costi totali dell’intervento e l’eventuale impegno orario del nostro personale;

4) di chiarire se siano previsti altri interventi simili in altri siti o se i medesimi si devono ritenere conclusivi;

5) di stimare per quanto dovrà durare tale perimetrazione;

6) di definire a chi è affidato il compito di verificare l’integrità della perimetrazione e con quale frequenza temporale;

7) di chiarire se, allo stato, tali verifiche siano già state effettuate e se esse hanno verificato l’integrità strutturale o meno del manufatto.

Cordiali saluti.

Lozzo di Cadore, 29/07/2011

(presentata il giorno 01-08-2011)

 


Aggiornamento del 14-09-2011: inserito risposta

 

il nostro richiamo al Sindaco al rispetto delle normative

Cara Gente di Lozzo, cari amici,

solo due parole per dirvi che con la democrazia, quella dei fatti e non delle parole, a Lozzo di Cadore proprio non ci siamo.

Vi ricorderete che, dopo una nostra lunga attesa per fare in modo che la maggioranza si rendesse conto che sarebbe stata una conquista di civiltà di noi tutti, maggioranza e minoranza, pubblicare le delibere dell’attività amministrativa su internet, abbiamo dovuto rilevare su questo argomento fondamentale una totale mancanza di sensibilità da parte dell’amministrazione.

E per questo abbiamo colmato questa grave deficienza di democrazia sostituendoci alla funzione primaria dell’amministrazione, rendendo pubbliche tutte le delibere di giunta e di consiglio dal 12 maggio scorso, con l’articolo il gruppo consiliare “Per la Gente di Lozzo” rende pubbliche le delibere di giunta e di consiglio.

Ma non ci siamo fermati qui. Per dar corso agli impegni che ci siamo assunti con voi, abbiamo inoltrato la domanda, il 26 maggio 2010, affinchè ci siano consegnate anche le determine di spesa. E’ un nostro diritto sancito per legge: noi possiamo accedere, se lo vogliamo, anche alla posta in entrata e uscita dal comune, è una prerogativa normata.

Come è determinato per legge il periodo entro il quale la maggioranza deve produrre la risposta alle domande, interrogazioni o interpellanze poste dalla minoranza: 30 giorni.

Beh, il nostro Sindaco ci ha messo ben 70 giorni per rispondere alla semplice domanda di avere in copia tutte le determine prodotte in un determinato lasso di tempo.

Non vorremmo che la nostra disponibilità al dialogo sia male interpretata. Ecco perché ci siamo sentiti in dovere di richiamare il Sindaco ad una più aderente condotta e rispetto delle normative in essere che tutelano l’attività delle minoranze. Abbiamo prodotto una lettera, spedita per conoscenza anche al Prefetto, per ricordare che, fra tutti gli impegni che siamo sicuri l’Amministrazione deve affrontare ogni giorno, vi è anche il rispetto dei tempi di risposta alle istanze da noi presentate in nome e per conto, anche, di tutti voi che ci avete sostenuto e ci state sostenendo.

Se il Sindaco non intende pubblicare le delibere della propria attività affinchè diventino di dominio pubblico, non ci interessa un gran ché, saranno gli elettori a giudicare questo comportamento, ma che almeno risponda nei termini dovuti. E se per caso fosse troppo impegnato, si faccia aiutare da qualcuno: noi, come dimostrato, siamo sempre disponibili!