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interrogazione su ex caserma Soracrepa di Pian dei Buoi

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

INTERROGAZIONE SU SITUAZIONE EX CASERMA DI SORACREPA
Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco;

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

premesso che tramite il bollettino comunale distribuito nel mese di novembre del 2010 codesta amministrazione dava con enfasi la comunicazione a tutta la popolazione che la ex caserma di Soracrepa tornava a pieno titolo nelle disponibilità del Comune (“Il casermone appartiene a Lozzo e nessuno glielo toccherà mai più”

che in data 11.02.2011 veniva notificato al ns. Comune l’atto di citazione d’appello con il quale la Cooperativa caserma Soracrepa impugnava la sentenza n. 732/09 del Tribunale di Belluno nei riguardi di alcuni aspetti del contenzioso giudiziario;

che con delibera di giunta n. 11 del 02.03.2011 si autorizzava il sindaco a resistere in giudizio di appello affidando mandato di tutela in giudizio al precedente patrocinatore;

che da allora ad oggi l’edificio è sostanzialmente rimasto chiuso senza che si ponesse alcuna cura alle indecorose adiacenze del medesimo;

visto che per quanto ci è dato sapere da allora ad oggi la giunta non ha mai relazionato il consiglio sullo stato dell’arte della ennesima vertenza e neanche ha dato una qualsiasi informazione sull’argomento magari attraverso il richiamato bollettino comunale;

ritenendo che la nostra comunità, anche in ragione di tutto il tempo trascorso dalla citata dichiarazione, debba essere doverosamente informata;

CHIEDONO

di essere relazionati puntualmente sulla situazione riguardante l’annosa vicenda, in particolare di ottenere ogni e qualsiasi ragguaglio sull’iter della causa e sulle prospettive di uscita definitiva dall’impasse che dura da molti anni. Questo anche in considerazione del fatto che gli istanti reputano superato dagli eventi l’annuncio ampolloso fatto sul sopracitato annuncio della chiusura definitiva della sentenza rivelatasi poi non corrispondente invero alla realtà. Tutto ciò anche nella consapevolezza che l’immobile per la cui nuova ristruturazione si era fatto cenno nel medesimo bollettino informativo, appare attualmente in uno stato di avanzato degrado e per nulla utilizzato.

In attesa di sollecito opportuno ed esaustivo riscontro, i sottoscritti ringraziano e porgono distinti ossequi.

Venerdì 03-05-2013


aggiornamento: 9 giugno 2013

risposta-caserma-giugno2013

Nuova interrogazione su ex-caserma Soracrepa

Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.
Al Sig.re Sindaco Manfreda Mario e assessore competente
I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco

VISTO  L’art. 15 dello statuto comunale;

VISTO la precedente interrogazione sullo stesso tema del 02/04/2010 prot. n°1516;

VISTO la non esaustiva e precisa risposta alla succitata interrogazione prot. n°2183 ;

VISTO che l’argomento è stato richiamato anche nell’ultimo bollettino “Notizie dal Comune” di novembre 2010;

VISTO che avete dichiarato:”Il Casermone torna a disposizione del legitttimo proprietario e cioè del comune di Lozzo” nel suddetto bollettino;

CHIEDIAMO

SE la vicenda che vede contrapposto il Comune al sig. De Rossi per quanto riguarda la Ex caserma di Soracrepa si sia chiusa in tutte le sue parti o se vi siano ancora in sospeso eventuali giudizi con le società da lui rappresentate;

SE si rendano ancora necessarie ulteriori azioni legali e, se si, quale ulteriore impegno economico richiedano per le casse comunali;

SE con la chiusura della questione caserma siano state parimenti chiuse tutte le altre condizioni per lo sfruttamento a fini turistici del territorio dell’altopiano;

SE sia stata fatta una verifica precisa dello stato dell’immobile e, se si, se sia stata redatta una relazione dettagliata sullo stato dell’intera struttura;

SE siano stati eseguiti ulteriori interventi urgenti oltre quelli evidenziati nella vostra risposta all’interrogazione, al fine di evitare un’ulteriore deterioramento e danno dell’immobile;

CHI ha avuto l’incaricato di svolgere tali interventi;

DI conoscere in modo più dettagliato e preciso come l’amministrazione vorrebbe utilizzare la caserma;

COSA intendete quando nella risposta all’interrogazione affermate che: “l’immobile dovrà sicuramente rientrare in un piano generale d’uso a scopi turistico recettivi e produttivi per la valorizzazione degli edifici sull’altopiano”; quali siano gli edifici che vorreste valorizzare;

DI specificare come sono stati coperti i 240.000 Euro utilizzati per il riacquisto dell’ex Caserma (entrate correnti, apertura di mutui, alienazione di beni immobili o mobili ) e le spese legali necessarie al suo raggiungimento.

Cordiali saluti.

Lozzo di Cadore, 15/12/2010


Aggiornamento del 14 febbraio 2011: inserito risposta alla nostra interrogazione.

Non “c’era una volta” io direi “c’è adesso”.

Diciamocelo francamente, l’allusione fa parte del normale linguaggio di questa amministrazione. Infatti, già nel primo numero del bollettino comunale, si parla del museo della latteria come “…patrimonio che, molto probabilmente, potrebbe essere più consistente se molti oggetti usati per la lavorazione del latte, molti documenti della Latteria e molte foto storiche non fossero finite in svariate collezioni private. Nel secondo numero,  riguardante la maglia nera in Veneto per la differenziata viene scritto “...bisogna dire che questi sono peccati veniali rispetto a chi, fino a non moltissimi anni fa, ha sversato i residui delle lavorazioni magari nel lago” . E per finire, siccome non c’è due senza tre, hanno voluto ripetersi nel terzo numero laddove si parla del Casermone (fù Caserma) di Soracrepa “Riusci (il Sig.re De Rossi) persino a condizionare il copogruppo di minoranza in Consiglio comunale che, dimenticandosi di quanto la comunità di Lozzo abbia sofferto per questo bene, invito l’Amministrazione comunale a trattare con il “signore” in questione”.

C’è sicuramente da riconoscere un merito all’Amministrazione: avere indicato ogni volta il colpevole in modo certo!!!!! oppure no?!?!

Chi sono coloro che hanno utilizzato gli oggetti di proprietà della latteria per farli rientrare in proprie collezioni private? Qui potrebbero essere inclusi tutti coloro che volontariamente hanno prestato la propria opera, per la realizzazione del Museo della Latteria e coloro che successivamente hanno portato avanti l’associazione Latteria sociale ?

Chi sono coloro che hanno sversato i residui di lavorazione magari nel lago? Possono essere tutti coloro che hanno fatto impresa, sul territorio del comune di Lozzo, dall’epoca della rivoluzione industriale sino ad oggi?

Chi mai sarà quel fantomatico capogruppo di minoranza che si sarebbe fatto condizionare da De Rossi? Alla fine anche in questo caso “il colpevole” può essere annoverato fra tutti i capigruppo della minoranza che si sono succeduti dall’inizio della “querelle” Casermone (fù Caserma) di Soracrepa.

Ah si, ma tra i capigruppo di minoranza ci sono anch’io e quindi, stimolato anche dal bloz, vorrei dare una breve risposta. Devo però prima fare una doverosa premessa. Io e gran parte dei valorosi concittadini, proprio perchè abbiamo a cuore il nostro territorio, vorremo che l’altopiano avesse finalmente una fruibilità turistica e che quindi venisse fatto un progetto serio su “Pian dei buoi”, ivi compreso il Casermone e il suo utilizzo futuro. Interrogati su ciò il sindaco ha dato una risposta alquanto vacua, o perlomeno non sicuramente degna di chi a deciso di spendere 240.000 € per riacquistare un bene che era già nostro, spese legali escluse.  Mi sembra quantomeno normale che quando un’Amministrazione acquista un’immobile deve sapere cosa farne e non affidarsi ad un generico ” …rientrare in un piano generale d’uso a scopi turistico-ricettivi  e produttivi…“, si chiama “progettualità”.  Per quanto riguarda l’aspetto economico, il sindaco, nel bollettino, vuole forse farci credere che i soldi sono piovuti dal cielo? Perchè non ha spiegato la provenienza di questi soldi, come sarebbe giusto per completezza d’informazione? Perchè non ci ha detto quanto pensa dovrà spendere ancora l’amministrazione per concludere la “querelle” giudiziaria? Quanto dovrà spendere per la sistemazione dell’immobile?

Mi si accusa di essere stato condizionato dal sig.re De Rossi, io manco lo conosco il signore in questione!!! Cari amministratori, non solo voi  ma anche noi, gruppo di minoranza, abbiamo una testa per pensare, eppure voi accusate!!!

In relazione al fatto che avrei dimenticato quanto la comunità abbia sofferto per questo bene, sarà ma ricordo però molto bene quanto l’Amministrazione ha dovuto esborsare per non avere la tanta decantata “piena proprietà del bene“. In tal senso, il mio invito aveva solo un fine,  quello cioè di cercare una via stragiudiziaria al fine di risparmiare ulteriori ingenti esborsi per spese giudiziarie, senza contare il tempo ancora necessario per giungere ad una conclusione. Mi chiedo quindi: chi è che ha dimenticato quanto la comunità abbia sofferto? Cercare una via stragiudiziaria non vuol dire regalare niente a nessuno e tanto meno al signore di cui sopra, ma cercare un accordo che restituisca quanto prima l’immobile alla comunità. Nel caso non si riesca a giungere all’accordo, in sede giudiziaria si potrà dire di avere cercato anche questa via (sicuramente più economica!!!).

Ecco perchè, cara Amministrazione, se queste accuse sono rivolte a me, sono accuse completamente infondate. Forse dovreste essere voi a fare progetti più concreti e non mielose ed imprecise campagne elettorali su bollettini comunali. Non dovreste dimenticare che i soldi che spendete non sono solo vostri ma anche dei vostri concittadini che vi hanno incaricato pro-tempore di gestirli; la spesa va fatta in modo preciso e lungimirante e, noi cittadini, abbiamo il diritto di sapere come vengono spesi.

Per concludere, solo le favole iniziano con c’era una volta e le favole si raccontano ai bambini; si vogliono quindi raccontare favole ai propri concittadini? Io preferisco affrontare i problemi in modo più concreto e quindi c’è adesso un problema, lo vogliamo risolvere da adulti o da bambini?