risposta a nostra interrogazione su sorgente di Fraina

Dopo mai è arrivata anche la risposta alla nostra prima interrogazione sullo stato in cui versa la sorgente di Fraina (presentata per la seconda volta il 4.02.2011). Diciamo subito che fa ridere il fatto che la nostra amministrazione e il Sindaco non sappessero di chi fosse la gestione della sorgente stessa e che le non-risposte ad alcune nostre domande non ci soddisfano (potrebbe essere altrimenti per una non-risposta?). Presenteremo una nuova interrogazione sui punti da noi ritenuti deficitari.

 

egregio sig. Sindaco, le risposte si devono dare entro 30 giorni, non quando si ha voglia!

 

Che le minoranze abbiano poco potere in questo tipo di ordinamento è cosa nota. Ma almeno vorremmo che quel minimo che ci viene concesso dalla normativa fosse rispettato da chi dovrebbe essere il primo tutore della serietà delle istituzioni. Il sindaco ha il compito di rispondere alle interrogazioni delle minoranze entro tempi stabiliti dalla legge. Il sindaco Manfreda si è scordato spesso in passato di questa “tutela” riservata alle minoranze d’opposizione. Con questa lettera, spedita per conoscenza al Prefetto di Belluno, proviamo a ricordarglielo.

 

I Consiglieri Comunali
Calligaro Ivano, Via Loreto, 471 – 32040 Lozzo di Cadore (BL)
Marta Francesco, Via Giouda, 178 -32040 Lozzo di Cadore (BL)

Alla cortese att.ne del Sig.re Sindaco Manfreda Mario
Via Padre Marino, 328
32040 Lozzo di Cadore (BL)

e p.c. Al Sig.re Prefetto
Piazza Duomo, 38
32100 Belluno

 

Egr. Sig. Sindaco,

il decreto legislativo 18 agosto 2000  n°267, meglio noto come “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, art.43 c. 2 recita “I  consiglieri  comunali  e provinciali hanno diritto di ottenere dagli  uffici, rispettivamente, del comune e della provincia, nonche’ dalle loro  aziende  ed  enti  dipendenti,  tutte  le  notizie  e le informazioni  in  loro  possesso,  utili all’espletamento del proprio mandato. Essi  sono  tenuti  al  segreto  nei  casi  specificamente determinati dalla legge.” .

Anche il nostro “statuto comunale” peraltro, nell’art.15 c.5-7, ha recepito quanto previsto nella succitata norma ma non solo, anche il “regolamento per il diritto di accesso alle informazioni e agli atti amministrativi” all’art.22 .

Ma non è tutto: nel D.lgs 267/2000 l’articolo 43 comma 3 recita quanto segue “Il sindaco o il presidente della provincia o gli assessori da essi delegati  rispondono, entro 30 giorni, alle interrogazioni e ad ogni altra  istanza  di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri. Le modalita’  della presentazione di tali atti e delle relative risposte sono disciplinate dallo statuto e dal regolamento consiliare.” .

In sintesi appare sicuramente evidente come ogni richiesta avanzata a Lei e alla sua giunta dai consiglieri comunali oltre che essere legittima, costituisca anche un sacrosanto diritto degli stessi. Inoltre l’evasione delle “interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo” presentata dai consiglieri comunali deve inoltre avvenire nel termine “entro 30 giorni” .

Ci chiediamo dunque come mai, nonostante l’esistenza delle succitate disposizioni Lei si ostini a non rispettarle. Anche questa volta sono infatti trascorsi più di 30 giorni dalla presentazione delle  due ultime interrogazioni, senza che sia giunta ad oggi alcuna risposta. Quindi non ci resta che aspettare fiduciosi, facendo presente però al Prefetto che ci legge in copia tale situazione. In questa circostanza, come in altre le risposte o arrivano largamente oltre i termini o addirittura non giungono. Quando gingono sono immancabilmente poco o per niente esaustive.

Di seguito elencazione delle ritardate e mancate risposte :

  • Interpellanza  realizzazione della centralina idroelettica sul torrente “Velezza” presentata il 28/07/2010 risposta 13/09/2010;
  • Interrogazione ex Caserma Soracrepa presentata il 17/12/2010 risposta il 31 gennaio 2011;
  • Interrogazione sorgente Fraina presentata il 31/07/2010 risposta non pervenuta;
  • Interrogazione federalismo demaniale presentata il 28/05/2010 risposta il 25/06/2010 in cui veniva chiesto tempo per approfondire argomento, approfondimento mai pervenuto;
  • riproposizione interrogazione sorgente Fraina presentata il 19/01/2011 04/02/2011 risposta non ancora pervenuta;
  • riproposizione interrogazione federalismo demaniale presentata il 19/01/2011 04/02/2011 risposta non ancora pervenuta.

Concludendo la preghiamo, come già richiesto in una precedente lettera, di prendere buona nota di quanto da noi sin qui esposto e di essere nel prosieguo più scrupolosamente aderente alle disposizioni di legge.

In attesa di un Suo gentile cenno di riscontro, cogliamo l’occasione per porgerLe cordiali saluti.

Lozzo di Cadore 15 marzo 2011

Interrogazione sui costi generali del servizio di raccolta dei rifiuti urbani

Lunedì scorso (4 aprile) un nostro concittadino ci ha chiamato in causa con l’articolo Lettera al sindaco di Lozzo sulla vicenda della raccolta differenziata e sui reali costi del servizio riguardante vari aspetti dalla gestione della raccolta differenziata (in particolare i costi ad essa associati).

Come si suol dire, su questo argomento sfonda una porta aperta. E’ già noto che siamo stati noi a sollevare per primi il problema della gestione della raccolta differenziata prima in Consiglio comunale il 22 dicembre 2009 e poi  con il successivo articolo Differenziamo o no? del 25 gennaio 2010.

Abbiamo inoltre recentemente pubblicato il post E’ solo grazie ai cittadini se la raccolta differenziata si sta avviando alla normalità che riprende un nostro articolo apparso sul Corriere delle Alpi. In tale articolo abbiamo sottolineato come fosse fuori luogo l’enfasi con cui il sindaco ha sventolato al mondo la sua “vittoria di Pirro” nella raccolta differenziata, guardandosi bene dal chiarire quale fosse la situazione del nostro comune negli anni antecedenti la data della nostra denuncia, nei quali è stato alla guida dell’amministrazione del paese.

Ebbene, proprio in ragione del fatto che crediamo che la popolazione vada correttamente informata, abbiamo già elaborato una nuova interrogazione con la quale ci proponiamo proprio di definire i costi “sommersi”, o non fatti vedere dalla maggioranza, dei quali la nostra comunità ha comunque dovuto farsi carico. A breve quindi la presentazione di questa nuova interrogazione.

Risposta a nostra interrogazione su Federalismo Demaniale

Dopo la prima presentazione della nostra interrogazione relativa al Federalisno demaniale, ricorderete, c’è stato il bisogno di ripresentarla per la seconda volta. Repetita iuvant dicevano i latini. Ed infatti ecco giunta la risposta che vi proponiamo in lettura.

Ripresentazione della interpellanza riguardante la Biblioteca comunale

Interpellanza con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

 

Al Sig.r Sindaco Manfreda Mario e assessore competente

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco.

VISTO L’art. 15 dello statuto comunale;

VISTO che in relazione alla precedente interrogazione sulla biblioteca, 11 ottobre 2010 prot. n°4928 dobbiamo rilevare che a molte nostre domande non è stata data alcuna risposta. Fra queste vorremmo sottolineare, in particolare, quella riguardante le dotazioni di sicurezza dei locali;

VISTO che vi ricordiamo, la cosa è desumibile dal nostro programma elettorale posto in rete sul nostro sito, lo spostamento della biblioteca presso Palazzo Pellegrini era un nostro punto qualificante, che già da solo giustifica il nostro interesse per la struttura;

VISTO che vogliamo ribadire l’importanza ricoperta dalla biblioteca nella nostra comunità per il mantenimento, ma non solo, anche per la promozione della cultura e la necessità di dargli dunque una consona collocazione ;

VISTO che siamo certi che anche codesta amministrazione municipale sia dotata del necessario “Piano di Emergenza” in conformità ai criteri di cui all’allegato VIII del decreto Ministeriale 10 marzo 1998. Tenuto conto che la biblioteca è organo comunale, siamo certi che la medesima, anche e sopratutto in ragione del fatto che è aperta al pubblico, sarà dotata delle necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio;

VISTO che l’eventuale instaurazione di uno stato di emergenza comporterebbe un’aggravio dei rischi per l’edificio, le strutture ma sopratutto per le persone presenti;

VISTO quanto previsto dal d.lgs.18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” e specificamente all’art.43 c.3 nel quale viene espressamente disposto che la risposta alle interrogazioni deve avvenire entro 30 giorni dalla presentazione dell’istanza,

CHIEDONO

VENGA prodotta in copia tutta la documentazione relativa al citato Piano di Emergenza, che coinvolge l’intera struttura municipale e le sue eventuali unità distribuite localmente;

VENGA prodotto in copia, qualora presente, il registro delle verifiche periodiche previsto dall’art.5 c.2 del DPR 12 gennaio 1998 n°37;

PER verificare se le dotazioni di sicurezza della biblioteca sono in grado di far fronte ad eventuali problemi, primo fra i quali l’ipotesi di un focolaio di incendio;

PER verificare se le vie di fuga sono a norma;

SE possiamo insomma ritenere che la biblioteca, intesa come unità funzionale, soddisfi le funzioni di sicurezza minime richieste tali da rendere i locali idonei sia all’utilizzo del personale della biblioteca che della popolazione durante l’orario di apertura al pubblico.

 

E’ solo grazie ai cittadini se la raccolta differenziata si sta avviando alla normalità

E’ quanto mai singolare che nel momento in cui la Regione Veneto, con la deliberazione della Giunta Regionale n. 170 del 22 febbraio 2011, appioppa al nostro paese per la terza volta consecutiva la maglia nera  per la raccolta differenziata (si badi bene, in ambito regionale), il sindaco se ne esca con un articolo declamando la nuova virtuosità dei cittadini di Lozzo.

E noi siamo i primi ad essere più che contenti di quanto sta avvenendo. Infatti è solo grazie all’impegno civico dei cittadini se la penosa situazione si sta avviando alla normalità. Noi avremmo voluto che il sindaco, invece di avventurarsi in confronti con le altre realtà centro cadorine, confronti oggi così poco lusinghieri se solo si pensa al nostro “tenebroso” passato, si ricordasse di accennare al fatto che fu la minoranza di Per la Gente di Lozzo che nel consiglio comunale del 22 dicembre 2009 denunciò apertamente questa situazione come insostenibile (denuncia che documentammo anche in data 25 gennaio 2010 con questo articolo pubblicato sul nostro blog.

A quel tempo chiudevamo la nostra articolata denuncia con questo auspicio: “Personalmente vorrei che a livello regionale il mio paese fosse considerato per cose positive e non per cose negative come questa.” Ebbene, solo il 14 maggio si è indetta una riunione pubblica per affronatre il problema: è vero che in quella occasione si è stata presentata l’idea geniale dell’introduzione della differenziazione dell’umido, ma è anche vero che una riunione per sensibilizzare immediatamente la cittadinanza ad una maggior differenziazione dei rifiuti (vetro, plastica e carta) andava fatta subito.

Dobbiamo infine rilevare che il sindaco di Lozzo ammette che siamo stati per anni “fanalino di coda”: chissà se si è fatto la domanda del perché lo siamo stati.

Riportiamo di seguito l’articolo uscito recentemente sul Corriere delle Alpi in cui abbiamo chiarito la nostra posizione.

«E’ solo grazie all’impegno dei cittadini se la pessima situazione nella quale si trovava Lozzo riguardo allo smaltimento dei rifiuti, si sta avviando alla normalità». Ivano Calligaro, consigliere di minoranza della civica «Per la Gente di Lozzo», si dice sorpreso per le dichiarazioni, riportate dal Corriere delle Alpi nei giorni scorsi, del primo cittadino, che a suo dire «non è mai stato sensibile alla raccolta differenziata».

Parole che non sono andate giù al rappresentante della minoranza, che si è assunto la paternità di aver per primo insieme al suo gruppo, denunciato lo stato di degrado del paese, dovuto al problema dello smaltimento dei rifiuti.

«Noi avremmo voluto che il sindaco, invece di avventurarsi in confronti con le altre realtà centro cadorine, confronti oggi così poco lusinghieri se solo si pensa al nostro “tenebroso” passato, si ricordasse di accennare al fatto che fu la minoranza che nel consiglio comunale del 22 dicembre 2009 denunciò apertamente questa situazione come insostenibile. A quel tempo chiudevamo la nostra articolata denuncia con l’auspicio che a livello regionale il paese fosse considerato per cose positive e non negative». Della metà di maggio dello scorso anno è una riunione pubblica indetta per affrontare il problema rifiuti: in quella occasione si è parlato di introdurre la raccolta differenziata dell’umido.

«Una riunione per sensibilizzare immediatamente la cittadinanza ad una maggior differenziazione dei rifiuti (vetro, plastica e carta) andava fatta subito – continua il consigliere. Siamo comunque contenti che anche il nostro sindaco si sia finalmente reso conto che, lo abbiamo scritto chiaramente nel nostro programma elettorale, la soluzione sovrana è il porta-a-porta: meglio tardi che mai».

Peccato però che a livello regionale, la giunta abbia attribuito per la terza volta consecutiva la maglia nera per la differenziata. Il che vuol dire pagamento per intero dell’ecotassa.

 

Delibere di giunta dalla 01 alla 12 del 2011

Data Titolo della delibera di consiglio/giunta. Fonte: gruppo consiliare “Per la Gente di Lozzo”.
02/03/11 12 PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’ MUSICALE NELL’AUDITORIUM COMUNALE – ASSUNZIONE IMPEGNO DI SPESA PDF
02/03/11 11 INCARICO ALL’AVV. VINCENZO PELLEGRINI DELLO STUDIO LEGALE BAREL MALVESTIO & ASSOCIATI PER COSTITUIRSI NELL’APPELLO PROMOSSO AVANTI ALLA CORTE DI APPELLO DI VENEZIA DALLA COOPERATIVA CASERMA SORACREPA PDF
23/02/11 10 MONTECCHIO WALTER E DE DIANA MADDALENA – OCCUPAZIONE PERMANENTE SUOLO PUBBLICO PER REALIZZAZIONE ISOLAMENTO ESTERNO FABBRICATO SITO IN VIA DANTE ALIGHIERI PDF
23/02/11 9 LIQUIDAZIONE COMPENSO ALL’ANTROPOLOGO DOTT. ANNIBALE SALSA PER LA PARTECIPAZIONE A DUE INCONTRI NELL’AMBITO DELLA RASSEGNA “UNA MONTAGNA DA VIVERE” PDF
02/02/11 8 PROGETTO PER L’ASSUNZIONE DI N.2 LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI PER L’ANNO 2011 DA IMPIEGARE IN ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE DI AREE VERDI STRADE E SPAZI COMUNALI. PDF
02/02/11 7 INCARICO PER OPERAZIONI SILVO-PASTORALI ALL’AGENTE DI POLIZIA LOCALE DEL COMUNE DI PIEVE DI CADORE DE MARTIN FABBRO PAOLA PDF
26/12/11 6 CONCESSIONE CONTRIBUTO PER REALIZZAZIONE CONCERTI PRESSO L’AUDITORIUM COMUNALE PDF
26/12/11 5 VERIFICA DELLA REGOLARE TENUTA DELLO SCHEDARIO ELETTORALE. PDF
19/12/11 4 AUTORIZZAZIONE AL SEGRETARIO COMUNALE E AL PERSONALE DIPENDENTE AD EFFETTUARE MISSIONI DURANTE L’ANNO 2011 PDF
19/12/11 3 AUTORIZZAZIONE AL PERSONALE DIPENDENTE AD EFFETTUARE LAVORO STRAORDINARIO DURANTE L’ANNO 2011 PDF
19/12/11 2 ART. 146, COMMA 6 DEL D.LGS. N.42/2002 – ESERCIZIO DELLE FUNZIONI PAESAGGISTICHE IN FORMA ASSOCIATA – APPROVAZIONE REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER LA GESTIONE DEI PROCEDIMENTI PDF
12/01/11 1 SISTEMAZIONE STRADA COMUNALE DI AOSTO- TRATTO COMPRESO NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI LOZZO DI CADORE – INDIVIDUAZIONE DEL PROFESSIONISTA CUI AFFIDARE LA PROGETTAZIONE. PDF

Delibere di giunta 77-78 e di consiglio 24-31 del 2010

Data Titolo della delibera di consiglio/giunta. Fonte: gruppo consiliare “Per la Gente di Lozzo”.
29/12/10 78 D.LGS. N.150/2009 – MISURAZIONE, VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE – DETERMINAZIONI. PDF
29/12/10 77 CONCESSIONE CONTRIBUTO A DFMP PER ACQUISTO GENERI ALIMENTARI. PDF
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17/12/10 31 RICOGNIZIONE DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE AI SENSI DELL’ART.3 – COMMA 28 – DELLA LEGGE 24 DICEMBRE 2007, N.244. PDF
30 DESIGNAZIONE RAPPRESENTANTE DELLA MINORANZA CONSILIARE IN SENO AL COMITATO DI GESTIONE DELLA BIBLIOTECA COMUNALE. PDF
29 APPROVAZIONE CONVENZIONE PER L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI PAESAGGISTICHE IN FORMA ASSOCIATA – ART.146 – COMMA 6 – D.LGS. N.42/02. PDF
28 SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONI AL SERVIZIO DI CONFERIMENTO E RACCOLTA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI. PDF
27 APPROVAZIONE VARIANTE AL P.R.G. ADOTTATA DALLA CONFERENZA DEI SERVIZI DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE. PDF
26 COMUNICAZIONE DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE N.67 DEL 03.11.2010. PDF
25 RATIFICA DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE N.73 DEL 30.11.2010 DALL’OGGETTO: “VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE PER L’ESERCIZIO 2010”. PDF
24 LETTURA ED APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA PRECEDENTE. PDF

risposta a nostra interrogazione su Caserma di Soracrepa del 17-12-2010

E’ giunta l’agognata risposta alla nostra interrogazione riguardante la ex Caserma di Soracrepa presentata il 17-12-2010.

Riproposizione interrogazione Sorgente di Fraìna

Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

Al Sig.re Sindaco Manfreda Mario e assessore competente

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco.

VISTO l’art. 15 dello statuto comunale

VISTO quanto previsto dal d.lgs.18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” e specificamente all’art.43 c. 2-3 nei quali viene espressamente disposto che la risposta alle interrogazioni deve avvenire entro 30 giorni dalla presentazione dell’istanza;

VISTO che nonostante l’esistenza della normativa appena sopra richiamata, dal 28.07.2010 data di presentazione della precedente interrogazione sulla “sorgente di Fraina” ad oggi non è giunta nessuna risposta scritta, pur essendo passati più di 30 giorni ;

VISTO lo stato in cui versano l’area e la recinzione di protezione della sorgente di “Fraina”;

VISTA la fruibilità turistica dell’altopiano e la possibile utilizzazione dell’acqua delle fontane da parte dei turisti e degli escursionisti in genere;

CHIEDONO

SE l’amministrazione, in quanto gestore dell’acquedotto fosse già a conoscenza dello stato in cui versa l’area di presa della sorgente;
SE sia stato disposto un sopralluogo per la verifica di quanto denunciato; se si sapere chi e con che titolo ha eseguito il sopralluogo; se sia stata redatta una relazione;

SE la Guardia Comunale è stata mandata (ad oggi) in ricognizione alla sorgente per verificarne lo stato;

DI produrre la documentazione tecnica (disegni) dalla quale si desuma dimensioni, posizione e strutturazione delle vasche di presa della sorgente di Fraina e della relativa area di protezione recintata;

A quando risale l’ultimo controllo visivo comandato dello stato in essere della rete di protezione e delle singole prese d’acqua della sorgente, con l’evidenziazione delle persone coinvolte e l’eventuale verbale di ispezione prodotto;

SE codesta amministrazione ha provveduto in passato a valutare possibili interventi di sistemazione delle pertinenze della sorgente, ivi copresa la recinzione di protezione della stessa; se vi sono agli atti dell’amministrazione preventivi di spesa per la sistemazione della recinzione o altri interventi da fare alla sorgente;

QUALI sono gli ultimi interventi di manutenzine affidati al personale di codesta amministrazione o ad altro personale incaricato relativamente alle opere di presa o alla recinzione;

IN quale periodo dell’anno si effettua la chiusura dell’acqua e la sua riapertura per alimentare la rete di distribuzione che fa capo alla sorgente di fraina, chi sia l’incaricato, e se per svolgere questa mansione sia necessario recarsi alla sorgente;

QUALI sono le azioni che questa amministrazione intende intraprendere per dare sistemazione al problema della mancanza della rete di protezione alle opere di presa;

SE l’amministrazione intenda riprestinare l’erogazione dell’acqua in località Col Vidal visto che l’acquedotto dovrebbe servire anche quella zona;

SE è stata effettuata una valutazione dal punto di vista igenico-sanitario dell’acqua distribuita dall’acquedotto.
Cordiali saluti

Lozzo di Cadore,  19/01/2011 04.02.2011

 


inserito risposta il 15.04.2011