mozione trasferimento e messa in rete della biblioteca comunale

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

MOZIONE TRASFERIMENTO E MESSA IN RETE DELLA BIBLIOTECA

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco,

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

premesso che in relazione alla biblioteca abbiamo già il 13 aprile 2011 presentato una precedenze mozione che impegnava codesta amministrazione “A valutare prima e mettere in atto poi l’unica possibilità che abbiamo, a nostro parere, di dare sistemazione definitiva e dignitosa alla Biblioteca, ossia il suo spostamento presso Palazzo Pellegrini, affiancando all’ovvio trasbordo fisico la realizzazione (o armonizzazione se già presenti) delle offerte tecnologiche minime che caratterizzano ormai l’attività delle moderne biblioteche operanti in altre realtà territoriali”.

che l’Amministrazione con delibera consiliare n.14 del 29.06.2011 in risposta alla mozione citata ha convenuto di attribuire a Palazzo Pellegrini anche funzione di sede per la Biblioteca comunale;

che ribadiamo con forza che riteniamo che la biblioteca debba essere intesa in senso moderno, quindi non solo come luogo in cui si distribuiscono semplicemente libri ma anche come luogo dove i giovani possano trovare ed utilizzare le moderne quanto ormai comuni tecnologie comunicative (ivi compresa l’ovvia predisposizione di un punto di accesso alla banda larga)

che il servizio Provinciale Biblioteche di Belluno è una rete di biblioteche pubbliche di vario tipo (civiche, scolastiche e speciali), che si sono associate e lavorano insieme per dare servizi ai cittadini;

che tale servizio fornisce da anni un collaudato sistema di interprestito bibliotecario ossia un servizio che permette agli utenti di ricevere presso la propria biblioteca libri e materiali posseduti da altre biblioteche della provincia di Belluno, italiane e straniere;

che da un colloquio telefonico avuto il giorno 19 settembre u.s. con il responsabile del servizio Eugenio Sief, lo stesso ci ha riferito di non essere ancora stato interpellato dall’Amministrazione o dal Comitato della biblioteca comunale;

IMPEGNAMO SINDACO E GIUNTA

  • a valutare l’opportunità di progettare lo spostamento della biblioteca tenendo conto della reale occupazione dello spazio del materiale librario e di quello sussidiario affinché non ci si debba trovare sì, con la sede spostata al centro del paese, ma con i medesimi problemi organizzativi che si lamentano al momento attuale;
  • a fare in modo che la biblioteca assuma anche la funzione di punto di connessione ad Internet con un adeguato numero di postazioni (almeno tre) funzionanti;
  • a predisporre una sala di lettura appartata (una stanza facente la funzione di sala lettura) in modo che col tempo, ma a breve, pensando ad un augurabile ampliamento dell’orario di apertura, le persone possano disporre di un luogo di consultazione/lettura;
  • a definire la messa in rete della nostra biblioteca con il sistema delle Biblioteche Bellunesi come programma prioritario e imprescindibile, vista l’enorme potenzialità espressa dal servizio così come brevemente evidenziato fra le premesse, dando immediato avvio alla raccolta di informazioni contattando il sig. Eugenio Sief allo 0437-959.347 per definire le modalità di adesione e di implementazione del servizio;

Cordiali saluti
Lozzo di Cadore, 28/09/2011

(presentata il 30 settembre 2011)

Interrogazione sulle modalità di gestione della sorgente di Fraina (ripresentazione)

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

INTERROGAZIONE SORGENTE DI FRAINA

Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco,

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

premesso che le problematiche legate all’acquedotto di Fraina vanno ben al di là di una mera questione tecnica coinvolgendo, anche le modalità con cui questa amministrazione interpreta la gestione di un servizio pubblico pur di “nicchia”, divenendo quindi una questione politica di primaria importanza;

premesso che nella risposta ottenuta in data 14 marzo 2011 alla nostra interrogazione sulla sorgente di Fraina il Sindaco si avventura in una considerazione che ci appare platealmente risibile là dove dichiara che “Per le considerazioni sopra riportate rendono poco rilevanti le risposte ad alcuni quesiti posti nell’interrogazione”.

stabilito che non è certamente il sindaco – come invece è successo in questo maldestro tentativo di non dare risposta compiuta alla nostra interrogazione – a dover stabilire ciò che ha rilevanza o meno fra i contenuti, le richieste e domande da noi poste;

considerato che, come già espresso nella nostra mozione presentata il 13 aprile 2011 riguardante la sorgente Fraina, avevamo anticipato che le risposte non ci avevano soddisfatto;

rilevato che ci sembra quanto meno ridicolo il fatto che questa amministrazione non fosse a conoscenza, preventivamente, a capo di quale soggetto fosse posta la gestione dell’acquedotto di Fraina, rivelatosi essere l’amministrazione medesima;

rilevato anche che per addivenire a conoscenza di cotanta informazione ci sono voluti la bellezza di 70 giorni, cosa che non può certo rappresentare per codesta amministrazione motivo di vanto avendo essa messo in luce lacune di proporzioni preoccupanti;

sottolineato che la “vicina” recinzione di Confin cui il Sindaco fa cenno nella delibera consiliare n.14 del 29/06/2011 è posta fra i 2000 e i 2040 m slm, diversamente da quella di Fraina posta a circa 1850 m slm con tutto ciò che ne consegue come quantità di innevamento (cosa che si può verificare anche in primavera quando Fraina è accessibile mentre Confin è ancora sommersa), che la prima è posta su un pendio di notevole ripidità mentre la seconda è posta sostanzialmente sul piano, che le due tipologie di recinzione sono estremamente diverse, che in ogni caso non si hanno ricordi che la recinzione di Fraina sia mai stata rasa al suolo come nella circostanza cui noi facciamo riferimento, condizione questa che dovrebbe essere letta come aggravante rendendo l’interessamente dell’amministrazione ancor più sollecito;

chiedono

se l’amministrazione, in quanto gestore dell’acquedotto fosse già a conoscenza dello stato in cui versava e versa l’area di presa della sorgente;

se sia mai stato disposto un sopralluogo per la verifica di quanto a suo tempo denunciato;

se si sapere chi e con che titolo ha eseguito il sopralluogo;

se sia stata redatta una relazione;

se la Guardia Comunale è stata mandata (ad oggi) in ricognizione alla sorgente per verificarne lo stato;

se non è stata mandata vorremmo sapere quale sia la motivazione adottata da codesta amministrazione per non avvalersi della collaborazione e dei servizi facenti capo a codesta professionalità posta direttamente alle proprie dipendenze (che per inciso ci pare la prima a dover intervenire in casi come quello che stiamo analizzando);

di chiarire, indipendentemente dalle risposte che si vorranno dare al punto precedente, se per il prossimo futuro vi siano, allo stato, impedimenti particolari, di cui andrebbe specificata la natura, che si pongano come serio impedimento all’utilizzo della guardia comunale nel controllo di questa porzione del territorio (pertinenze della sorgente, sviluppo della rete distributiva);

se codesta amministrazione ha provveduto in passato a valutare possibili interventi di sistemazione delle pertinenze della sorgente, ivi copresa la recinzione di protezione della stessa;

se vi sono agli atti dell’amministrazione preventivi di spesa per la sistemazione della recinzione o altri interventi da fare alla sorgente;

quali sono gli ultimi interventi di manutenzione affidati al personale di codesta amministrazione o ad altro personale incaricato relativamente alle opere di presa o alla recinzione;

in quale periodo dell’anno si effettua la chiusura dell’acqua e la sua riapertura per alimentare la rete di distribuzione che fa capo alla sorgente di Fraina, chi sia l’incaricato, e se per svolgere questa mansione sia necessario recarsi alla sorgente;

di dare conto delle valutazioni igienico-sanitarie che vi siete impegnati ad effettuare periodicamente, producendone la relativa documentazione;

di chiarire, avendo questa informazione, a nostro parere, una non secondaria rilevanza in termini di sicurezza e igiene pubblica, se le utenze collegate all’acquedotto sono state portate a conoscenza che il medesimo è di tipo “rurale” e che quindi l’acqua da esso erogata deve essere ritenuta non potabile, allegando l’eventuale nota prodotta allo scopo;

di chiarire, in particolare, se codesta Amministrazione abbia messo al corrente i responsabili della gestione della Malga delle Armente, essendo questa struttura stabilmente aperta durante la stagione estiva, in modo tale che ne possano trarre le logiche conseguenze, allegando l’eventuale nota prodotta allo scopo;

Cordiali saluti.

Lozzo di Cadore, 07/09/2011

(presentata il 08/09/2011)

risposta a nostra interrogazione sui dati di raccolta differenziata

 

A questo indirizzo è possibile prendere visione dell’interrogazione e della relativa risposta.

A questo indirizzo è possibile scaricare direttamente la risposta ed i dati allegati sulla raccolta differenziata fino al mese di luglio 2011.

 

 

Interrogazione su modalità di utilizzo della figura della ‘polizia locale-guardia comunale’

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

INTERROGAZIONE IN RELAZIONE ALLE MODALITA’ DI UTILIZZO DELLA FIGURA DELLA POLIZIA LOCALE / GUARDIA COMUNALE

Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco,

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

visto il compito fondamentale che deve essere svolto dalla polizia locale / guardia comunale in forza al fine del controllo dell’intero territorio comunale;

visto che, eccezzion fatta per l’area urbana, il territorio comunale é privo di qualsiasi tipo di sorveglianza e controllo;

certi che le attività e mansioni della predetta figura siano state ben determinate;

considerato che in più circostanze nostri concittadini ci hanno informato della presenza di mezzi con targhe non bellunesi in aree comunali vietate al traffico (per es. Forcella Bassa), oltre alla presenza costante (per non dire asfissiante) di mezzi con targhe con il contrassegno TV i cui conducenti, a dire dei nostri concittadini, hanno battutto sistematicamente per giorni e giorni il territorio di Pian dei Buoi al solo scopo di raccogliere funghi;

chiedono

se oltre al regolamento generale che immaginiamo regolerà il ruolo della polizia locale in questo comune come in tutti gli altri del suolo italiano, codesta amministrazione abbia mai prodotto documentazione scritta indirizzata alla figura della polizia locale nella quale si evidenziano, in qualsiasi modo, le attività che questa è tenuta ad eseguire nell’espletamento della propria funzione;

se nel contempo sia mai giunta, da parte della polizia locale, una richiesta di chiarimenti in relazione alle attività che la medesima è chiamata a svolgere sul territorio comunale;

se abbia mai ricevuto, sempre dalla polizia locale, una comunicazione in cui la medesima abbia qualificato, in qualsiasi modo, il proprio “mettersi a disposizione” dell’ente;

se in particolare, vi sia una comunicazione in cui la polizia individua, anche se in forma generica, la propria disponibilità ad interventi su tutto il territorio comunale, oltre quindi alla zona più strettamente urbana;

se in particolare, vi sia una comunicazione in cui la polizia individua, anche se in forma generica, la propria disponibilità per il proprio utilizzo nelle giornate di sabato e domenica, oltre quindi le usuali giornate di lavoro settimanali dal lunedì al venerdì;

per ognuna delle precedenti richieste, se esistente, copia della relativa documentazione;

quale sia, da parte di codesta amministrazione, la propria visione a proposito del presidio del territorio in relazione ai problemi di controllo e verifica, anche saltuaria, dell’integrità delle opere di presa delle sorgenti, degli stabili di proprietà del comune, delle attività ad esse eventualmente collegate, dello stato della viabilità silvo-pastorale, del rispetto dei relativi divieti di transito e, più generale, delle modalità con cui il pubblico può fruire del nostro territorio, soprattutto riguardo agli abusi che esso può determinare.

Cordiali saluti.

Lozzo di Cadore, 07/09/2011

(presentata il 08/09/2011)

risposta a nostra interrogazione sulla perimetrazione dei Forti di Col Vidal

 

A questo indirizzo è possibile prendere visione dell’interrogazione e della relativa risposta.

 

 

Interrogazione sulle percentuali di raccolta differenziata

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

INTERROGAZIONE SULLE PERCENTAUALI DI RACCOLTA DELLA DIFFERENZIATA

Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco,

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

premesso che il nostro gruppo di minoranza Per la Gente di Lozzo aveva già evidenziato per primo la situazione vergognosa in cui versava il nostro comune in termini di raccolta differenziata, denunciando apertamente questa situazione nel corso del consiglio comunale del 22 dicembre 2009 (cui seguì il nostro articolo “Differenziamo o no?” apparso il 25 gennaio successivo sul nostro blog) in seguito alla prima attribuzione della maglia nera della classifica regionale da parte della Regione Veneto;

visto che la Regione Veneto ha attribuito in seguito al nostro comune (e quindi alla sua Amministrazione) altre due maglie nere nella classifica regionale della raccolta differenziata;

dato atto che da allora si è finalmente messa in moto la raccolta differenziata dell’umido e la successiva raccolta porta a porta del secco, che costituisce parte fondante del nostro programma;

segnalato che codesta Amministrazione ha più volte pubblicato sulla stampa locale le percentuali di raccolta relative al nuovo sistema e che l’Amministrazione calaltina ha recentemente pubblicato i dati di raccolta mensili relativi agli anni 2009, 2010 e 2011;

chiedono

1) di poter disporre dei dati di raccolta mensili per gli anni 2009, 2010, 2011 suddivisi, come attuato dall’amministrazione calaltina, in tonnellate di RSU, di UMIDO, di INGOMBRANTI e di RAMAGLIE relative alla raccolta effettuata sul nostro territorio comunale;

2) che siano evidenziati i titolari della responsabilità delle misure ponderali della raccolta e le eventuali modalità procedurali (presumiamo vi sia un capitolato guida che garantisce un minimo di uniformità nella costruzione dei dati);

Cordiali saluti.

Lozzo di Cadore, 29/07/2011

(presentata il giorno 01-08-2011)

 


Aggornamento 15.09.2011: inserito risposta e file pdf (1,4MB) contenente tutti i dati richiesti (eventualmente da scaricare)

Interrogazione sulla perimetrazione dei Forti di Col Vidal

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

INTERROGAZIONE SULLA PERIMETRAZIONE DEI FORTI DI COL VIDAL

Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco,

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

rilevato che gli edifici definiti Forte Basso, Forte Alto e Villa del Capitano posti in località Col Vidal risultano essere stati perimetrati con rete metallica e plastica, non avendo avuto informazione di ciò da alcuna documentazione prodotta da codesta amministrazione, che però ci può essere sfuggita, ma neanche del resto dalla stampa, considerato che i luoghi sono, per quanto a nostra conoscenza, ancora proprietà demaniale;

considerata altresì la particolare valenza naturalistica, paesaggistica e turistica dei luoghi interessati;

chiedono

1) quali sono le motivazioni che hanno giustificato un tale tipo di intervento e se esse fanno capo alla nostra amministrazione o al demanio dello Stato;

2) a chi è stato affidato il lavoro di installazione delle strutture, quando si siano svolti i lavori e se il personale di codesta amministrazione ha partecipato alle operazioni di allestimento della perimetrazione;

3) di determinare quali siano stati i costi totali dell’intervento e l’eventuale impegno orario del nostro personale;

4) di chiarire se siano previsti altri interventi simili in altri siti o se i medesimi si devono ritenere conclusivi;

5) di stimare per quanto dovrà durare tale perimetrazione;

6) di definire a chi è affidato il compito di verificare l’integrità della perimetrazione e con quale frequenza temporale;

7) di chiarire se, allo stato, tali verifiche siano già state effettuate e se esse hanno verificato l’integrità strutturale o meno del manufatto.

Cordiali saluti.

Lozzo di Cadore, 29/07/2011

(presentata il giorno 01-08-2011)

 


Aggiornamento del 14-09-2011: inserito risposta

 

Mozione tutela della minoranza linguistica ladina

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

MOZIONE SOSTEGNO MINORANZE LINGUISTICHE PER IL 2012

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco,

visto l’art. 15 dello statuto comunale;

rilevato che la nostra mozione relativa ad un progetto di sostegno della nostra minoranza linguistica ladina datata 20.04.2011 ha avuto come riscontro la presentazione da parte di codesta amministrazione di un progetto dal titolo “Alle radici di una ladinità che sta scomparendo”;

certi che la nostra iniziativa abbia costituito adeguato e corroborante stimolo all’approntamento del citato progetto che, va sottolineato, non era stato considerato tanto nel 2009 che nel 2010;

chiarito che ci auguriamo che il progetto sia favorevolmente accolto e quindi finanziato e che non vediamo l’ora di poter vedere realizzato il prodotto culturale;

visto che con delibera n. 30/244 del 27.10.2001 il Consiglio provinciale di Belluno ha delimitato l’ambito territoriale delle minoranze linguistiche ladine e germaniche sulla base delle deliberazioni consiliari dei Comuni interessati;

visto che il nostro comune fa parte integrante di questo ambito territoriale;

visto che nel nostro programma elettorale si possono rilevare svariati punti di interesse e sviluppo della nostra identità ladina;

visto che riteniamo inoltre, di conseguenza, assolutamente determinante cercare di accedere a qualsiasi fonte di finanziamento finalizzata alla promozione e valorizzazione del patrimonio storico-culturale delle comunità etniche e linguistiche di cui noi siamo rappresentanti;

considerato che anche per il prossimo anno 2012 verrà dato avviso per la presentazione delle richieste di finanziamento progetti di cui ai fondi previsti dagli articoli 9 e 15 della Legge n. 482/1999 “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche” ;

considerato inoltre che il tempo che si profila da ora prima della prossima scadenza, 30 aprile 2012, potrà essere favorevolmente usato per individuare con maggior calma, precisione ed efficacia nuovi, vari e più articolati progetti di valorizzazione fra i quali scegliere poi quello definitvo;

IMPEGNAMO SINDACO E GIUNTA

all’elaborazione di un nuovo adeguato progetto di promozione e valorizzazione del patrimonio storico-culturale della nostra comunità ladina, a valere per il prossimo anno 2012, al fine di inoltrare la conseguente richiesta di finanziamento alla Regione del Veneto entro il prossimo 30 aprile 2012 così come già evidenziato e previsto dalla consuetudine.

Cordiali saluti.
Lozzo di Cadore, 29/07/2011

(presentata il giorno 01-08-2011)

Mozione installazione pannelli di accoglienza e di promozione turistica

Alla Amministrazione comunale di Lozzo di Cadore

MOZIONE INSTALLAZIONE PANNELLI DI ACCOGLIENZA E DI PROMOZIONE TURISTICA

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano e Marta Francesco,

visto l’art. 15 dello statuto comuale;

premesso che nel nostro programma elettorale avevamo espresso l’intenzione di «predisporre ed installare due tabelloni di benvenuto alle entrate del paese in cui siano chiaramente espressi i concetti di ladinità e di appartenenza alle Dolomiti”»;

chiarito che nel medesimo programma, al punto successivo, prendavamo in considerazione «la possibilità di installare due grandi tabelloni alle entrate del paese con i quali attrarre l’attenzione dei turisti sugli elementi della nostra offerta turistica», tabelloni da intendersi non in alternativa ai precedenti ma in aggiunta ad essi;

considerato che riteniamo che l’iniziativa avrebbe un costo contenuto, in particolare per la realizzazione dei pannelli d’accoglienza, ma che al contempo avrebbe un effetto simbolico di grande efficacia, non solo nei confronti degli ospiti ma anche della nostra gente, oltre a rappresentare un elemento di abbellimento dell’arredo urbano ed una chiara e diretta forma di promozione turistica di cui tanto si parla ma della quale nessuno poi si interessa fattivamente;

IMPEGNAMO SINDACO E GIUNTA

allo studio, progetto e realizzazione di un primo sistema informativo da localizzare alle entrate del paese con lo scopo di fungere da elemento di “benvenuto ed arrivederci” nel quale siano evidenziate tanto l’appartenenza del nostro paese alla minoranza linguistica ladina quanto l’appartenenza al patrimonio mondiale dell’umanità Dolomiti-Unesco, e di secondo sistema informativo di maggior superficie da localizzare in punti strategici lungo la strada e prossimi al paese dove sia data enfasi alle attrattive turistiche di pregio di cui il paese dispone (Pian dei Buoi-Marmarole-Dolomiti, Roggia dei Mulini, Museo della Latteria, Sentiero Botanico Tita Poa, Parco Sentieristico, ecc.). E’ ovvio che soprattutto l’elemento di benvenuto dovrà avere caratteristiche “architettoniche” confacenti con il messaggio che si vuole trasmettere, con ciò ritenendo che i nudi pannelli di lamiera, che pur si vedono in giro, siano da escludere a priori, a tutto vantaggio di una struttura lignea di agile e gradevole fattura.

Cordiali saluti
Lozzo di Cadore, 29/07/2011

(presentata il giorno 01-08-2011)

aggiornato l’elenco delle delibere di consiglio e di giunta

Caro concittadino,
abbiamo aggiornato l’elenco delle delibere di consiglio e di giunta dell’ultimo periodo. Mancano le delibere 31 e 44 che inseriremo quanto prima.

Cordiali saluti.