Ghiaccio e cartelli vecchi, problema affrontato!

Ho raccolto le lamentele di quanti tra voi mi hanno fatto sapere che il famoso “giro di costa” risulta difficilmente praticabile a causa di grandi “lastroni” di ghiaccio che rendono difficoltoso il percorso e rischiano di causare delle brutte cadute. Ho fatto presente questo fatto all’ufficio tecnico, da cui mi è stato detto che sarà gettata della ghiaia. Voglio quindi rassicurarvi che potete tornare a passeggiare tranquilli! Inoltre ho segnalato anche la presenza di un cartello recante scritto “Rosticceria ai due mori” sito in Via Roma, cartello che indica un’attività che ormai non c’è più in paese. Sempre dall’ufficio tecnico mi è stato detto che si vedrà di contattare la società che gestisce la cartellonistica affinchè rimuova questo vecchio cartello. Dobbiamo batterci affinchè compaiano cartelli di nuove attività! Intanto ringrazio ancora quanti tra voi hanno fiducia e segnalano i problemi del paese. Dalle piccole cose bisogna partire per rendere più bello e vivibile il nostro paese!
Ludovico Zanella

DIfferenziata, non solo una questione economica!

Differenziata una questione non solo economica, ma anche culturale e ambientale. Il gruppo Lega-Nord Per La Gente Di Lozzo, si è preso a cuore la faccenda rifiuti. Nel nostro programma sottolineavamo a gran voce il rispetto per l’ambiente, per il decoro del paese e per “le tasche del cittadino”. Bene! Con questo articolo intendo dare una visione complementare della raccolta differenziata, che abbraccia cultura e rispetto per l’ambiente. I nostri paesi godono di un patrimonio naturalistico eccezionale, da noi non si vedono il grigiore di molte città e lo smog connesso a quest’ultimo. Purtroppo però abbiamo un problema che rischia di diventare molto serio: i rifiuti! Lozzo ha un livello di differenziata molto basso(35%), il che significa che non si sta seguendo un comportamento virtuoso! Ecco perchè dobbiamo batterci non solo per la differenziata spinta, ma anche perchè vi sia a livello istituzionale un’azione volta a promuovere la cultura della differenziata. Molti comuni si sono già mossi in questa direzione, chi pubblicando dei giornaletti dove si indica per ogni rifiuto la sua destinazione, chi promuovendo incontri nelle scuole. Ecco, io auspico che anche da noi si intraprenda questa via. Non dimentichiamoci dei nostri giovani che siedono nei banchi di scuola e ai quali sarebbe doveroso dare l’opportunità di una serie di incontri con i seguenti i temi : ambiente e rifiuti. Il nostro compito istituzionale al quale siamo chiamati è di dare esempio di buon senso e rispetto della legge, ma anche dell’ambiente! Per questo, nell’attesa che la discussione sui rifiuti a livello di Municipio e consiglio comunale entri nel vivo, mi sono occupato di proporre nella seduta di consiglio comunale del 21/12/2009 una cosa che già è realtà in molti comuni: recintare con dei box in legno le piazzole della spazzatura,in modo tale da coprire i contenitori e toglierli alla vista del cittadino. Questa proposta serve a dare il tempo necessario per discutere della differenziata e ,nel frattempo, a creare una soluzione per eliminare lo squallore delle piazzole, siano esse ben o mal tenute. Questa proposta rappresenta anche una bella mossa per il turismo in quanto i box in legno sono belli a vedersi. Il nostro gruppo continuerà a battersi in questa direzione, per il rispetto del nostro territorio, della nostra Lozzo e del nostro cittadino, il quale merita di essere informato su quale sia il percorso da seguire per smaltire un determinato rifiuto e perchè i nostri ragazzi, già a livello di elementari possano sapere che non si possono unire vetro e plastica nello stesso contenitore, ma che hanno contenitori appositi. In una società avanzata quale la nostra è dovere e diritto adottare delle politiche serie per l’ambiente!
Ludovico Zanella

Differenziamo o no?

Negli ultimi tempi si parla molto spesso del problema dei rifiuti. Un problema che aldilà del caso eclatante di Napoli, interessa un pò tutta l’Italia da Nord a Sud.

Un pò dappertutto vi è infatti un’eccessiva produzione di rifiuti che vanno ad intasare le discariche. Per fronteggiare tale sovraproduzione dunque,  l’unico sistema è quello della differenziata. Con questo tipo di raccolta i rifiuti solidi urbani vengono differenziati per tipologia organico, carta, alluminio, plastica, vetro, indifferenziato. Quest’ultima è l’unica tipologia a finire interamente in discarica le restanti tipologie sono per lo più recuperabili con il riciclaggio o con il compostaggio.

La normativa nazionale si è posta dunque degli obbiettivi nella raccolta differenziata (art. 205 del D.Lvo 152/06 e articolo 1, comma 1108, della Legge 296/2006 – Finanziaria 2007):

  • almeno il 35% entro il 31 dicembre 2006 (art. 205 D.Lvo 152/06);
  • almeno il 40% entro il 31 dicembre 2007 (Legge 296/06 – Finanziaria 2007);
  • almeno il 45% entro il 31 dicembre 2008 (art. 205 D.Lvo 152/06);
  • almeno il 50% entro il 31 dicembre 2009 (Legge 296/06 – Finanziaria 2007);
  • almeno il 60% entro il 31 dicembre 2011 (Legge 296/06 – Finanziaria 2007);
  • almeno il 65% entro il 31 dicembre 2012 (art. 205 D.Lvo 152/06).

E qui entra in campo l’ecotossa (tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti), con lo scopo appunto di forzare gli enti locali al raggiungimento delle soglie di cui sopra.

Il Veneto ha predisposto in tal senso una riduzione di questo tributo per i comuni che raggiungono determinate percentuali di differenziata. Ciò a permesso alla nostra regione, al 31 dicembre 2008, il raggiungimento della soglia del 54% di raccolta differenziata.

Ci sono però purtroppo, dei comuni che costituiscono la maglia nera del Veneto. Questi comuni non hanno riduzioni nel pagamento dell’ecotassa e anzi la pagano interamente perchè sono sotto la soglia del 35% di differenziata.

Sapete chi c’è tra questi 4 comuni? LOZZO DI CADORE.

Se volete qui potete trovare la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1412 del 19 maggio 2009 recante modifiche alla DGR 330 del 17 febbraio 2009 relativa alla certificazione della percentuale di Raccolta Differenziata raggiunta dai Comuni nell’anno 2007 ai fini del pagamento dell’ecotassa per l’anno 2008, nell’allegato A potete trovare i comuni soggetti al pagamento per intero del tributo.

P.S. Personalmente vorrei che a livello regionale il mio paese fosse considerato per cose positive e non per cose negative come questa.

ORA SI DEVE VEDERE MEGLIO!

Riporto mozione protocollata:

Lozzo di Cadore, lì 29/04/10

MOZIONE RELATIVA A INSTALLAZIONE SPECCHI  PER EFFETTUARE IMMISSIONI SU STRADA DA STRADE SECONDARIE CON SCARSA VISUALE, IN LOZZO DI CADORE

AL SIGNOR SINDACO DI LOZZO DI CADORE MANFREDA DOTTOR MARIO

OGGETTO: MOZIONE RELATIVA A INSTALLAZIONE SPECCHI  PER EFFETTUARE IMMISSIONI SU STRADA DA STRADE SECONDARIE CON SCARSA VISUALE, IN LOZZO DI CADORE

Il sottoscritto Ludovico Zanella in qualità di consigliere di minoranza

VISTO

L’articolo numero 15 dello statuto comunale.

VISTA

La scarsa visuale che le autovetture ,uscenti dai civici numeri 440,437,441 in Via Marmarole, hanno riguardo alle autovetture provenienti lungo Via Marmarole e dirette in Via Loreto.

VISTA

La scarsa visuale che le autovetture uscenti dai civici 301-D eccetera  in Via Dante Alighieri , hanno riguardo alle autovetture provenienti da Via Loreto e dirette in Via Dante Alighieri.

VISTA

La necessità di avere una visuale più chiara e sicura in detti luoghi, dove la mancanza di visuale è evidente

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

AD adoperarsi affinché venga installato apposito specchio in Via Marmarole(nei pressi dalla strada di entrata ai civici citati sopra) per rendere maggiore la visibilità nei riguardi di autovetture provenienti da Via Marmarole e dirette in Via Loreto, per le macchine uscenti  dai civici numeri 440,437,441

AD  adoperarsi affinché venga installato apposito specchio all’incrocio tra Via Loreto e Via Dante Alighieri, precisamente nelle vicinanze della piazzole ecologica, per aumentare la inesistente visibilità per le autovetture uscenti dai civici numeri 301-D eccetera, nei confronti delle autovetture provenienti da Via Loreto e dirette in Via Dante Alighieri

CHIEDE

CHE si agisca tempestivamente per risolvere il problema

DI ottenere in forma scritta risposta a tale mozione

Nel frattempo porge

Distinti saluti

Ludovico Zanella

COSì SI VEDONO I MULINI

Riporto mozione protocollata:

Lozzo di Cadore, lì 12/04/10
MOZIONE RELATIVA A SOSTITUZIONE CARTELLI STRADALI INDICANTI ROGGIA DEI MULINI, CON APPOSITI CARTELLI CHE PRESENTINO ANCHE UNA FOTO STAMPATA DEL LUOGO, IN LOZZO DI CADORE
AL SIGNOR SINDACO DI LOZZO DI CADORE MANFREDA DOTTOR MARIO
Il sottoscritto Ludovico Zanella in qualità di consigliere di minoranza
VISTO
L’articolo numero 15 dello statuto comunale
VISTA
La bellezza della Roggia dei Mulini, luogo dove ,residenti e non, amano passeggiare immersi nell’atmosfera magica, che detto luogo sa creare
VISTO
L’approssimarsi della stagione estiva, detta anche bella stagione
VISTA
La necessità di segnalare in modo più evidente la presenza e la bellezza di questo luogo
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
AD installare al posto dei cartelli stradali che indicano Roggia dei Mulini, appositi cartelli stradali che a fianco del nome del luogo abbiano anche immagine stampata della zona in questione
CHIEDE
DI ottenere cortesemente risposta in forma scritta a tale mozione
Nel frattempo porge
Distinti saluti
Ludovico Zanella

Riflessioni sul Turismo

Di seguito propongo l’articolo già pubblicato su Bloz e in cui Gianfranco fa emergere importanti spunti di riflessione su cosa voglia dire ragionare fattivamente sul turismo. Se di ciò si vuole parlare è necessario infatti  primariamente concedere spazzi di confronto tra gli operatori che già se ne occupa e ne conoscono tutte le sfaccettature . Cio servirebbe per fare un pò di chiarezza su quelle che sono le reali opportunità legate al turismo senza illusioni o fraintendimenti ed inoltre per trovare il modo di essere squadra.

Ho partecipato alla presentazione delle Dolomiti UNESCO a Pieve. Durante l’esposizione i relatori hanno sottolineato l’importanza del progetto per lo sviluppo turistico, per l’economia del territorio. E’ stata riportata all’interno della discussione, da parte di alcuni partecipanti l’esigenza di sviluppare una figura di accompagnatore del territorio. Da tempo questa esigenza rimbalza da una riunione all’altra e, se mi hanno riferito bene, è stata di recente oggetto di una pubblica assemblea a Lozzo.

Su questa cosa credo occorra spiegarsi, prima di tutto per non sprecare energie e/o creare aspettative che andranno disattese. Le professioni turistiche sono regolamentate da una legge regionale in applicazione di una legge nazionale,  a sua volta la Regione ha trasferito le competenze amministrative alle provincie, ciò per favorire le specificità dei singoli territori (montagna, pianura, laghi, mare, terme, fiumi, ecc.). Lo stato riconosce le professioni sulla base di caratteristiche che qualificano le prestazioni e chi vuole svolgere attività professionali deve essere iscritto ad un album (professionale) gestito dagli enti che consentono di praticare la professione. Tutto questo per garantire la qualità e la sicurezza di un prodotto.

Le professioni (di accompagnamento) turistiche sono: Accompagnatore Turistico, Guida Turistica, Guida Ambientale Naturalistica. Ognuna di queste attività prevede delle mansioni specifiche che ogni candidato deve dimostrare di essere capace di svolgere attraverso il superamento di un’esame. Si noterà, per quel che ci riguarda la mancanza di Maestri di sci e Guide alpine o Maestri di alpinismo come ha stabilito la legge assegnando loro una specifica mansione, l’insegnamento delle pratiche alpinistiche. Le professioni turistiche non prevedono nessun insegnamento ma comunicazioni che ampliano la conoscenza e catturano l’interesse. Un turista che non distingue le otto specie di larici presenti in Cadore non rischia nulla, ma se non impara ad usare la corda o a sciare con sicurezza sicuramente si. Una differenza che ha posizionato (credo per scelta loro) le Guide alpine e i Maestri di sci nel Settore Sport.

Oggi chi vuole svolgere l’attività di insegnamento delle pratiche alpine deve fare un corso presso Guide e Maestri, i corsi sono organizzati e gestiti da loro. Per quanto riguarda invece le professioni turistiche non esistono corsi ma un esame che occorre superare, l’ammissione agli esami prevede il possesso di una Scuola Media Superiore e la conoscenza di una lingua straniera parlata.

E questo è lo stato delle cose, ma il problema reale, a mio avviso è un altro. Partiamo da due considerazioni. La prima: il declino della produzione industriale ha impoverito complessivamente la nazione e, particolarmente il Cadore che ha basato solo sulla produzione dell’occhiale la propria economia. La seconda: il turismo è visto come possibilità di sviluppo economico. Ma se sulla prima resta poco da dire, sulla seconda c’è molto da dire e tutti, sottovalutando l’argomento, si sentono autorizzati ad intervenire, ma il conoscere e sapere ha due strade: lo studio o l’esperienza.

Oggi in Cadore esistono alcuni operatori che, simpatici o no, di destra o di sinistra, conoscono il mercato turistico per esperienza diretta, per la frequentazione delle Fiere del turismo, per la posizione di rappresentanza associativa di categoria, loro e chi si è preparato scolasticamente con studi appropriati (Scienze della comunicazione, Marketing, Liceo Turistico, ecc.) sono i soggetti qualificati per affrontare l’argomento. Questo significa escludere il territorio, gli abitanti e le persone che ai vari livelli partecipano alla applicazione dell’ospitalità? Solo un pazzo farebbe una simile affermazione. Il sistema dell’ospitalità coinvolge chiunque agisca nel territorio, specialmente chi ha un rapporto diretto di servizio con l’ospite.

Ma se questo è vero perché non iniziamo ad affrontare l’argomento accompagnamento senza preconcetti corporativi, mettendo insieme attorno ad un tavolo “rotondo” (senza capotavola) i rappresentanti di: Guide naturalistiche, Guide alpine, Accompagnatori turistici,  Guide turistiche, Maestri di sci, con Il Consorzio Dolomiti, l’ASCOM, L’Assoalbergatori, le Proloco, con l’obiettivo di fare sistema da un lato e provvedere alla definizione dell’offerta di accompagnamento magari cercando una soluzione condivisa.Io resto convinto che se è una sola categoria ad affrontare la questione si risolveranno i soli problemi di quella categoria. Ciò sarebbe un grave danno al sistema turistico che ci auguriamo si sviluppi nel breve tempo.

Ma capiamoci meglio, se il problema è che non c’è lavoro per i professionisti presenti in tutta la provincia, i corsi per (diciamolo chiaramente)  Accompagnatore del territorio o Guida di Media montagna (modelli lombardo e trentino) daranno lavoro alle sole Guide alpine che faranno i corsi, e gli altri? Avranno le stesse competenze delle Guide Naturalistiche di cui solo 4 o 5 oggi riescono a mantenersi con questo lavoro. E le Guide alpine ed i Maestri di sci non mi risulta riescano a vivere del solo accompagnamento di clienti. Quindi? O si fa sistema organizzando le competenze per sviluppare l’offerta del territorio attraverso la qualità o i cugini trentini e friulani ci lasceranno le briciole.

Gianfranco Valagussa

Pulizia del paese.

Ho preso nota delle osservazioni che mi sono state fatte riguardo alla pulizia delle strade, specie sul problema delle foglie, che si sa purtroppo in autunno cadendo anche sulle strade possono creare qualche problema al sistema fognario e all’immagine stessa di decoro del paese. Dopo aver verificato la situazione di persona, con particolare attenzione alle “cunette” in prossimità dei “tombini” e riscontrando la grande quantità di fogliame ivi presente, che in caso di pioggia avrebbe potuto provocare un intasamento degli stessi, ho fatto presente questo problema telefonando in Comune. Mi è stato detto che sarebbe subito stato segnalato il problema all’ufficio tecnico. Aggiungo che a una settimana di distanza mi è stato detto e ho potuto osservare di persona che il problema delle foglie è stato affrontato, dopo la mia segnalazione di lunedì scorso, e nella stessa occasione si è anche approffitato per ripulire le piazzole della spazzatura. Per eventuali osservazione siamo sempre a disposizione. Colgo l’occasione anche per ringraziare, quanti tra voi ci aiutano nel nostro lavoro segnalandoci eventuali problemi.

Ludovico Zanella

Carta sconto carburante

Volevo informare quanti hanno la carta sconto carburante che la scadenza dell’iniziativa è lunedì 30 novembre 2009, mentre la riconsegnata in Comune deve avvenire entro il termine di giovedì 10 dicembre 2009 .

Piano Casa

Facciamo una breve sintesi sul “piano casa” guardando anche a ciò che è stato deliberato nel consiglio comunale del 30 ottobre 2009.

La legge regionale n°14 del 2009 meglio nota come “piano casa” prevede:

  • sia consentito l’ampliamento degli edifici esistenti nei limiti del 20 per cento del volume se destinati ad uso residenziale e del 20 per cento della superficie coperta se adibiti ad uso diverso (art.2) ;
  • la possibilita di sostituzione e rinnovamento del patrimonio edilizio esistente mediante la demolizione e ricostruzione degli edifici realizzati anteriormente al 1989, con aumenti di volume  (per le case di abitazione) e di superficie (per gli edifici non residenziali) fino al 40 per cento, in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, purché tali interventi siano compatibili con la destinazione urbanistica dell’area, non modifichino la destinazione d’uso degli edifici ed utilizzino tecniche di edilizia sostenibile e fonti ad energia rinnovabile(art.3).

Gli interventi di cui sopra sono sottoposti a denuncia di inizio attività (DIA) e alla stessa dovranno poi essere allegati alcuni documenti elencati all’art. 6.

Per le prime case è  previsto inoltre che il contributo di costruzione sia  ridotto del 60 per cento .

Il piano all’art.9 provvede poi ad escludere espressamente dalla propria applicabilità alcuni tipi di edifici tra cui quelli posti nel centro storico.  Per quanto ci riguarda non è una limitazione di poco conto, tenuto conto che gran parte del nostro paese ricade  in base al PRG, nel centro storico, vedi Mappa Paese .

Con deliberazione consigliare è poi stato previsto:

  1. nelle zone agricole “E” e per gli edifici residenziali con volumetria pari o superiore a 1.000= (mille) metri cubi è applicabile solamente l’art. 3 della normativa in argomento (demolizione e ricostruzione).
  2. in applicazione delle disposizioni di cui all’art. 3 per i relativi interventi è richiesto quale titolo abilitativo il Permesso di Costruire;
  3. L’eventuale ampliamento costruito separatamente dal fabbricato principale avente più unità immobiliari e tendente a soddisfare ognuna o parte di esse, deve essere incluso in un unico volume e realizzato in armonia con il fabbricato principale, in una volta e con un solo progetto unitario;
  4. Nella zona di “Pian dei Buoi”, come da cartografia, gli edifici esistenti realizzati con una volumetria superiore a 70 (settanta) metri cubi non potranno beneficiare delle agevolazioni previste dalla L.R. n°14/2009, così come gli immobili realizzati su terreno comunale concessi con diritto di superficie da parte del Comune. Ciò nel rispetto del valore paesaggistico ed ambientale che la zona riveste e per quanto riguarda gli immobili realizzati su terreno comunale, concessi con diritto di superficie, anche per la complessità che la questione riveste dal punto di vista giuridico e contabile.

Per ulteriori informazioni:

CONSIGLIO COMUNALE 30 OTTOBRE 2009

Venerdì 30 ottobre 2009 è convocato il consiglio comunale in cui si parlerà del “piano casa” e cioè della legge regionale n°14/2009. Se volete saperne di più sulla legge, cliccate qui .