interrogazione relativa alle implicazioni del decreto attuativo sul “federalismo demaniale” riguardante la nostra comunità
Come saprete nei giorni scorsi è stato dato il via al primo decreto attuativo sul “federalismo demaniale”. Con questa interrogazione intendiamo iniziare a fare chiarezza su una materia che vede la nostra comunità implicata soprattutto in relazione al destino del rif. Ciareido e dell’area demaniale di Col Vidal.
INTERROGAZIONE RELATIVA AL FEDERALISMO DEMANIALE
Al Sig. Sindaco Manfreda Mario e assessore competente
I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Da Pra Pier Giuseppe, Marta Francesco.
VISTO l’art. 15 dello statuto comunale
VISTO quanto previsto dalla legge n°42 del 5 maggio 2009 (legge delega sul federalismo) e specificamente l’art 19.
VISTO l’approvazione in commissione bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale del previsto parere, favorevole con condizioni ed osservazioni, sullo schema di decreto n. 196 sul cosiddetto “federalismo demaniale”, che costituisce il primo provvedimento di attuazione della legge delega sul federalismo fiscale.
CHIEDONO
DI ottenere una relazione scritta con l’elenco esaustivo di tutti i beni appartenenti al demanio dello Stato (che certamente codesta amministrazione non può non avere) presenti sul territorio di Lozzo di Cadore (ad eccezione degli alvei del fiume Piave), corredati del numero del foglio e del mappale che li identificano singolarmente, oltre che della loro superficie, così come appaiono nella cartografia catastale; per i beni che eventualmente non fossero rappresentati a livello catastale, si prega di darne descrizione precisa e pertinente eventualmente corredata da documentazione fotografica rappresentante il bene medesimo (punto 1);
CHE per ognuno dei beni determinati al punto precedente, di sapere quale sia lo stato di conservazione generale, se tale stato rappresenta per le normative vigenti un problema di sicurezza per cose o persone, tanto ora che è bene dello Stato tanto nel caso divenisse di proprietà comunale (punto 2);
CHE nel caso sia appurato che esistono beni che devono essere messi in sicurezza per evitare problemi di incolumità alle persone o alle cose, si prega di dettagliare una stima dei costi che si suppone debbano essere affrontati per la loro messa in sicurezza (punto 3);
CHE nel caso specifico dell’immobile che costituisce oggi il rifugio Ciareido si chiede di chiarire quale sia allo stato il ramo del demanio cui ne è attribuita la gestione e di indicarne gli estremi identificativi (indirizzo postale e numeri di telefono) e responsabile di riferimento; si chiede inoltre se per esso siano state inoltrate eventuali richieste di acquisto negli ultimi 10 anni e quali siano state le eventuali risposte; chiediamo di avere, nell’eventualità vi fossero, la copia sia delle richieste che delle risposte (punto 4);
SE vi è la volontà da parte di questa amministrazione, ed eventualmente per quali beni, così come risultano singolarmente determinati dai punti precedenti, di entrarne in possesso (con particolare riferimento al già citato rifugio Ciareido ed all’area demaniale di Col Vidal) (punto 5);
SE nel caso la cessione dei beni non avvenisse a costo zero, si chiede se vi sia l’interesse da parte di questa amministrazione all’acquisto e di specificare per quali beni; per ognuno di essi si chiede di determinare il prezzo massimo che l’amministrazione ritiene di poter corrispondere nell’eventualità (punto 6);
SE nel caso specifico dell’area demaniale genericamente conosciuta come Col Vidal si chiede se per essa siano state inoltrate eventuali richieste di acquisto negli ultimi 10 anni e quali siano state le eventuali risposte; chiediamo di avere, nell’eventualità vi fossero, la copia sia delle richieste che delle risposte (punto 7);
DI chiarire quali siano le relazioni che legano l’amministrazione alla presenza del traliccio dell’ENEL; in particolare si chiede di chiarire con esattezza, ancorché l’occupazione dello spazio delle strutture Enel insista su terreno demaniale, se esistano canoni o qualsiasi altra forma di entrata che l’Enel corrisponde a qualsiasi titolo a questa amministrazione (nel qual caso si chiede di determinarne l’ammontare e le modalità di corresponsione); si chiede inoltre di rendere noto se questa amministrazione ha mai chiesto all’Enel chiarimenti sull’eventuale utilizzo del traliccio da parte di terzi per l’installazione di apparati di ripetizione dei segnali telefonici per i quali la stessa Enel potrebbe percepire canoni di utilizzo (punto 8);
DI chiarire come codesta amministrazione intenda rapportarsi con l’area demaniale rappresentata dalla sorgente di Confin che attualmente alimenta il rif. Ciareido (punto 9);
DI specificare con esattezza se nella porzione di territorio conosciuto come Croda di Paterna (che comprende la croda medesima e le sponde vallive che da essa discendono fino alla sua base) vi siano aree di proprietà demaniale; nel caso vi fossero si chiede di determinarne la natura con esattezza così come specificato ai precedenti punti 1, 2 e 3 (punto 10);
DI specificare con esattezza se le cosiddette “Opere” presenti in località Quoibe e Cianpo siano di proprietà demaniale; nel caso lo fossero si chiede di documentarne l’esistenza così come specificato ai precedenti punti 1, 2 e 3; in particolare si chiede se questa amministrazione ritiene di doverne entrare in possesso e se si prefigura un utilizzo pubblico a scopo turistico-culturale come testimonianza della 2a Guerra Mondiale o se invece vi sia l’intenzione di vendere successivamente i beni in parola (punto 11);
SE nel caso l’amministrazione entrasse in possesso, a qualsiasi onere, dell’immobile ora rifugio Ciareido, chiediamo di sapere come essa intenderà rapportarsi con la sezione del CAI di Lozzo che ha di fatto salvato dall’abbandono la struttura; in particolare intendiamo appurare che vi siano le garanzie affinché la gestione resti in capo alla citata sezione CAI negando quindi la possibilità che codesta amministrazione possa destinare la gestione del rifugio ad altri soggetti (punto 12).
Cordiali saluti.
Aggiornamento: in data 17.07.2010 inserito la seguente risposta alla mozione
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Per la Gente di Lozzo » risposta alla nostra interpellanza sul federalismo demaniale applicato a Lozzo di Cadore — 17 Luglio 2010 @ 8:07
[…] Riportiamo di seguito la risposta ricevuta dall’amministrazione alla nostra interpellanza sulle implicazioni del decreto attuativo sul federalismo demaniale riguardante la nostra comunità. L’articolo originale riportante la mozione, comprensivo della risposta qui riportata, è consultabile a questo indirizzo. […]
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Caro Babbo Natale, potresti aiutare il sindaco di Lozzo di Cadore a rispondere alla interrogazione sul federalismo demaniale? » BLOZ – il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti — 27 Dicembre 2010 @ 9:38
[…] tempo fa (28.05.2010) la minoranza presentò una interrogazione relativa alle implicazioni che potrebbe avere per il nostro comune l’applicazione del decreto […]
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Per la Gente di Lozzo » Ripresentazione interrogazione sul federalismo demaniale — 31 Gennaio 2011 @ 11:45
[…] lontano 28 maggio del 2010 avevamo presentato l’interrogazione relativa alle conseguenze che l’applicazione del federalismo demaniale dovrebbe avere per la […]
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Per la Gente di Lozzo » Risposta a nostra interrogazione su Federalismo Demaniale — 29 Marzo 2011 @ 9:30
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Il sindaco di Lozzo e le risposte sul federalismo demaniale » BLOZ – il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti — 5 Aprile 2011 @ 7:26
[…] insieme la cosa. Il 28 maggio del 2010 la minoranza di Per la Gente di Lozzo presenta una articolata interrogazione relativa alle implicazioni che il federalismo demaniale potrebbe avere nella nostra realtà. Giunge […]
By Eugenio direttivo CAI Lozzo, 10 Giugno 2010 @ 12:44
Voglio precisare che il CAI DI Lozzo non ha chiesto a nessuno di interloquire per Lui con il Sigr. Sindaco, anche perchè i Nostri rapporti con la maggioranza sono ottimi e non abbiamo bisogno di nessun portavoce.
By socio dela bira, 10 Giugno 2010 @ 23:40
@Eugenio
prima di essere socio del CAI dovresti sapere che sei un cittadino. Come tale, senza ricorrere alla lettura della Costituzione, dovresti sapere che la cosiddetta minoranza ha titolo per interessarsi di tutti gli aspetti della vita della nostra comunità. La tua precisazione risulta quindi non solo superflua ma anche sciocca.
Hai forse paura di perdere il feeling con la maggioranza, che ti precipiti a precisare?
Io mi auguro che la minoranza prosegua sulla strada che noi, suoi elettori, iniziamo a veder tracciata. Sono contento che i tuoi rapporti siano ottimi ma ti invito ad una certa cautela, in questi casi, soprattutto se si parla a nome di una associazione.
A proposito, facci sapere (a noi lettori) se parli davvero a nome del CAI, di tutto il CAI intendo, in quanto consigliere delegato o se parli a titolo personale. Diamo per certo che anche il tuo presidente sia d’accordo? Non pensi che forse Lorenzo, dotato di un po’ di senno istituzionale, che ad un Presidente non basta mai, possa dissentire da una tua affermazione così prospettata?
Il rifugio è un bene della nostra comunità che il CAI di Lozzo ha il merito di aver sistemato. Di tutta la comunità. Capito. Non so se qualcuno della minoranza ti risponderà direttamente, mi auguro di sì, se non altro per ribadire che la cosa pubblica è pubblica. A te consiglio una maggior frequentazione della montagna: vai più in alto di sempre, forse ti si apriranno delle nuove vedute.
Buone escursioni.
By Eugenio direttivo CAI Lozzo, 11 Giugno 2010 @ 18:40
@socio dela bira che non hai il coraggio di rivelare la tua identità dimostrandoti molto meschino. La mia sciocca e superflua affermazione è anche a nome del Presidente del CAI Lozzo con il quale abbiamo visto sbandierare a destra ed a manca il nome della nostra associazione di volontariato senza essere interpellati e senza nessuna autorizzazione. Il CAI di Lozzo fin dalla sua nascita nel 1971 ha sempre collaborato con tutte le Amministrazioni Comunali del Paese per risolvere alcune problematiche; quidi la mia non è una questione di feeling ma una realtà dei fatti che si tramanda da 40 anni e di cui tu non ne sei a conoscenza. Il Rifugio Ciareido è stato salvato dall’attuale Sindaco nel 2008 ottenendo dal Demanio la dichiarazione di “Bene Inalienabile”; dopo una dura battaglia cominciata anni prima dall’allora Presidenta CAI Danilo De Martin il quale ha dovuto passare il testimone in quanto la pratica non era più di Nostra competenza. Ma queste cose tu non le sai. Io nel mio volontariato con il CAI almeno ho fatto qualcosa per questa comunità ed anche per il Ciareido, tu invece dimostri di essere uno capace solo di criticare senza nessun risultato. Seguirò il tuo consiglio di andare sempre più in alto per non incappare in gente incompetente come tè.
Addio e non pensare che ti risponda alle tue prossime critiche ed offese.
By Ivano Calligaro, 11 Giugno 2010 @ 22:58
Sono contento di constatare che qui si sta creando una piccola piazza virtuale, in cui gli utenti vengono a commentare, discutere, criticare gli atti che noi man mano poniamo in evidenza. Era ciò che auspicavamo sin dall’inizio, quando abbiamo deciso di portare avanti un blog che potesse informare la gente di Lozzo e simpatizzanti su quanto accade nella vita amministrativa del nostro paese.
Caro Eugenio, spero che tu sappia che tra le prerogative della minoranza, in ogni consiglio comunale sul territorio italiano, vi è la possibilità di porre al Sindaco e alla giunta interrogazione, interpellanze e mozioni (Testo Unico Enti Locali art. 43 c.1 e art.15 c.7 statuto del comune di Lozzo di Cadore) E’ UN NOSTRO DIRITTO.
Nello specifico questa è un’interrogazione che NOI CONSIGLIERI DI MINORANZA, come puoi ben vedere in intestazione, abbiamo posto al Sig.re Sindaco e assessore competente. Noi riteniamo che quanto richiesto, sia utile ai cittadini per capire quali siano gli intendimenti dell’amministrazione nel caso in cui gli si presentasse la possibilità di avere a disposizione proprietà ora demaniali. Tra le varie proprietà vi è anche il rifugio Ciareido gestito dalla “sezione del CAI di Lozzo che ha di fatto salvato dall’abbandono la struttura” e ritenendo dunque imprescindibile questa gestione “intendiamo appurare che vi siano le garanzie affinché la gestione resti in capo alla citata sezione CAI “.
Per concludere noi si siamo “portavoci” ma solamente del bene per il nostro paese, scusa ma io non capisco proprio il senso della tua precisazione.
By socio dela bira, 12 Giugno 2010 @ 7:24
@eugenio, vuoi sapere chi sono? Intanto cominciamo col dire che sono una donna, che ti conosco molto bene, che è venuta a camminare con te e che vedi più spesso di quello che pensi. Se non vivessi a Lozzo, se non avessi una famiglia a cui tengo potrei anche manifestare il mio nome per intero. Ma ci sono troppi “benpensanti” nel nostro piccolo paese. Se ti va puoi pensarmi come Esmeralda Baldovin.
Adesso che sai come mi chiamo, cambia qualcosa rispetto a ciò che ho detto? Credo che la risposta che leggo da Ivano sia più che chiara. Sono sorpresa invece dal fatto che Lorenzo condivida le tue affermazioni. Ma sono contenta di poterlo verificare in rete. Glielo chiederò a voce, appena lo vedo.
Puoi andare in alto quanto vuoi. Ti seguirò anche lì. Sono una donna, ridordatelo, e ti sarà difficile non rispondermi. Ma ce la dovrai fare, altrimenti appariresti poco coerente. Ti pare, Eugenio, che potrei essere così audace senza l’anonimato?
By Ivano Calligaro, 12 Giugno 2010 @ 9:10
@Eugenio
@Esmeralda Baldovin alias socio dela bira
Non vi sembra segno di grande trasparenza e libertà il poter avere accesso e commentare gli atti amministrativi? Vi rendete conto che se non fosse per questo blog, l’accesso agli atti con un semplice “Click” non sarebbe proprio possibile e non sarebbe neanche possibile rivederli in un secondo momento?
Evviva la libertà di informare e di essere informati!!!
By lorenzo de meio, 12 Giugno 2010 @ 10:05
Cari amici lozzesi,sono lorenzo e voglio precisare subito una cosa,Eugenio mi aveva raccontato di aver letto sul vostro sito un commento che riguardava il cai,e per come l aveva spiegato,a voce,gli avevo dato ragione,poi però me lo sono letto e vi posso dire che secondo me ha frainteso,quindi mi dissocio dal suo pensiero,io mi prendo la colpa di non aver verificato di persona il tutto prima di dare una mia opinione ,detto ciò,Eugenio è una brava persona e un valido consigliere del cai. Per quanto riguarda il rifugio e il suo futuro vi posso garantire che il cai,come avete ben detto, fino ad oggi ha lavorato per il mantenimento e continuerà a farlo,con l aiuto di tutti.Il nostro rifugio è in ottime mani sia come gestione sia come amministrazione,il suo futuro comunque vadano le cose è e resterà solo LOZZO DI CADORE,questa è la cosa che conta. SALUTI A TUTTI!
By Attilio Bianchi, 12 Giugno 2010 @ 13:44
MITICO E DOLOMITICO PRESIDENT…
By Ivano Calligaro, 12 Giugno 2010 @ 15:12
Caro Lorenzo, grazie per il tuo intervento non solo per il contenuto in sè, visto che sei Presidente del CAI, ma anche e sopratutto per la valenza simbolica. Mi spiego, Eugenio ha dato un’interpretazione un po’ frettolosa di quanto da Noi scritto sull’interrogazione, riferendoti di conseguenza, ma a chi non capita mai di sbagliare? Io personalmente non ho la tessera del “club di coloro che non sbagliano mai” e da quello che ho capito neanche tu. Anche tu come me, dimostri di essere umano e con l’intelligenza che ti contraddistingue hai saputo ammettere il tuo errore. Ciò vuol dire avere la giusta umiltà utile alla propria crescita personale ma non solo, facendo tesoro dei propri errori si può non commetterli più in futuro.
Ribadisco come già fatto di persona, i miei complimenti per aver scelto di diventare presidente del CAI , ti auguro tutto il bene possibile, so che come hai dimostrato in questo tuo intervento saprai gestire al meglio l’incarico affidatoti.