Category: interrogazioni

interrogazione al fine di conoscere gli intendimenti del sindaco in merito alle modalità interpretative e di redazione di interpellanze, interrogazioni e mozioni

Alla
AMM.ONE COMUNALE DI
LOZZO DI CADORE

Lozzo di Cadore 31-05-2011

Il sottoscritto Calligaro Ivano, nella sua qualità di cons. comunale, capo gruppo di minoranza, formula la presente interrogazione al fine di conoscere gli intendimenti del sindaco in merito alle modalità interpretative e di redazione di interpellanze, interrogazioni, mozioni, avuto riguardo a quanto affermato sul tema dal primo cittadino in occasione dell’ultima seduta del Consiglio comunale.

Lo scrivente, evidenziando e ribadendo il proprio difforme pensiero in proposito, intende sottolineare come la odierna richiesta di chiarimento si renda necessaria al fine di conoscere l’esatto e definitivo intendimento del sindaco in merito alle sue su richiamate, inusuali esternazioni e conoscere altresì se il medesimo sindaco ritenga di dover confermare il senso di dette esternazioni o, per caso, provvedere ad una opportuna rettifica.

Il sottoscritto si riferisce, in particolare, al fatto che:

  • le interrogazioni e le interpellanze della minoranza risulterebbero di difficile comprensione;
  • le medesime sarebbero prolisse e, soprattutto, conterrebbero domande e richieste di natura squisitamente tecnica e pertanto andrebbero rivolte direttamente ai responsabili d’area e dei servizi interni al Comune.

Quanto sopra descritto, al di là del modo inurbano con il quale tali fuorvianti concetti sono stati espressi, merita una doverosa messa a punto da parte dello scrivente. L’affermazione del sindaco (in particolare in riferimento al sovrastante punto 2) costituisce una evidente alterazione della realtà dovuta ad inosservanza e travisamento della normativa vigente in materia.

Il sottoscritto ha consultato esperti di organizzazione e di ordinamenti comunali ed ha visionato il TU 267. Ebbene, non è stato possibile trovare alcunché che riservi all’interrogante/interpellante l’onere di rivolgere ai dipendenti comunali le proprie istanze qualora esse riguardino particolari aspetti tecnici inerenti l’amministrazione o la gestione dell’Ente Comune. Nè esiste alcun riferimento al fatto che l’attività ispettiva e di controllo delle minoranze debba passare attraverso il diretto coinvolgimento dei dipendenti comunali.

Ribadisco pertanto che non compete agli interpellanti porre quesiti di qualsivoglia natura ed aspetto, circa conduzione dell’Ente, ai responsabili dei vari servizi. La sede per formulare i quesiti attinenti la realtà comunale è quella istituzionale, ossia il Consiglio Comunale e le risposte alle istanze poste -dettagliate, esaustive, puntuali ed obbligatorie- competono, quale precipuo dovere istituzionale, al sindaco o ad un assessore da questi delegato.

E’ il sindaco che deve, semmai, farsi parte diligente e reperire dalle strutture poste alle sue dirette dipendenze (attraverso magari il segretario comunale) tutti quegli elementi tecnici tali da consentire una puntuale evasione delle istanze formulate dagli interroganti/interpellanti.

Con tutta evidenza, si tratta di aspetti connessi a precise competenze nell’ambito di ciascun ruolo assegnato dalla legge e dai regolamenti e statuti a chi siede, con finalità, scopi e mansioni differenziate, sugli scranni del Consiglio Comunale.

Ognuno insomma deve svolgere la sua funzione senza, da un lato, invasioni di campo e, dall’altro lato, senza improprie attribuzioni (magari atte a scansare precise responsabilità e precipui compiti). Qui non si può equivocare, nè assegnare arbitrariamente ai rappresentanti della minoranza facoltà, mansioni e ruoli che a questi non competono e che sono invece parte integrante ed essenziale dei doveri del Sindaco.

Per inciso, l’interrogante trova molto strano il fatto che, rispondendo ad interpellanze di chi ci ha preceduto, lo stesso sindaco abbia più volte allegato, nelle sue risposte, dichiarazioni sottoscritte dai vari responsabili d’area. Non sembra forse questo appena descritto un elemento di evidente contraddittorietà comportamentale rispetto a casi analoghi prospettati e documentati nel recente passato?

Riassumendo l’intera vicenda, il sottoscritto desidera insomma sapere se quanto dichiarato dal sindaco nella citata seduta del 29/04/2011 debba essere oggetto di doverosa rivisitazione e correzione o se, diversamente, il sindaco intenda perseverare e confermare in toto quanto a suo tempo inopportunamente esternato.

Sia comunque chiaro che l’interrogante, confermato più che mai nelle sue buone ragioni, continuerà a porre i suoi quesiti unicamente nella sede a ciò deputata, indirizzando detti quesiti a chi di dovere ed esigendo risposte esaustive nei termini di legge previsti.

Distinti saluti.

il consigliere capogruppo
Ivano Calligaro

per condivisione: consigliere Marta Francesco

Interrogazione per la determinazione dei costi totali dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani

Interpellanza con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

VISTO L’art. 15 dello statuto comunale;

VISTO che la raccolta differenziata, in particolare col sistema del porta a porta è uno dei punti qualificanti del nostro programma elettorale;

VISTO che nel consiglio comunale del 22 dicembre 2009 segnalammo e denunciammo la situazione venutasi a creare in seguito alla determinazione da parte della Regione Veneto della prima maglia nera da addebitarsi al nostro comune a valere per l’anno 2007 (rif. DGR n. 1412 del 19 maggio 2009);

VISTO che nel successivo 25 gennaio 2010 davamo divulgazione di tutto ciò attraverso il nostro blog con l’articolo esemplificativo “Differenziamo o no?”;

VISTO che da allora la Regione Veneto ha attribuito al nostro comune ben altre due maglie nere nella raccolta differenziata a valere per gli anni 2008 e 2009 (vedi DGR n. 1022 del 23 marzo 2010 e DGR n. 170 del 22 febbraio 2011);

VISTO che è nostro compito informare in modo completo la popolazione di tutti gli aspetti legati a queste vicende;

VISTO quanto previsto dal d.lgs.18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” e specificamente all’art.43 c.3 nel quale viene espressamente disposto che la risposta alle interrogazioni deve avvenire entro 30 giorni dalla presentazione dell’istanza,

CHIEDIAMO

1-che sia determinata per ognuno degli anni 2007, 2008 e 2009 la quantità di rifiuto raccolto gravato dalla “ecotassa” regionale, la quota di tassa per unità di peso, la percentuale di differenziata ufficiale raggiunta, l’ammontare complessivo della “ecotassa”;

2-che siano segnalate su copie del bilancio di codesta amministrazione, sempre per ognuno degli anni 2007, 2008, 2009, la posta o le poste di bilancio alle quali l’ammontare complessivo determinato al punto precedente sia stato attribuito;

3-che sia determinata, per ognuno degli anni 2007, 2008, 2009 e 2010 l’ammontare complessivo della quantità di rifiuto solido urbano raccolto, suddiviso in secco ed umido da quando presente, (quantità che potrebbe essere diversa da quella determinata al punto 1) con la relativa quota di costo a carico della nostra amministrazione; si precisa che la quota corrispondente deve tener conto di tutti i costi associati in qualsiasi forma alla gestione degli RSU e deve essere suddivisa nelle sue componenti (per esempio quota di costo per raccolta, per conferimento, per trattamento, per controlli ecc ecc);

4-che sia determinata, per gli stessi anni evidenziati al punto 3, l’ammontare delle somme introitate dall’amministrazione come tarsu o qualsiasi altra forma di imposizione connessa al trattamento dei rifiuti urbani;

5-di evidenziare fra le quote determinate al punto 4, per il solo anno 2010, la quota da attribuire alle utenze facenti capo ai non residenti.

Cordiali saluti.

Lozzo di Cadore, 13/04/2011

Interrogazione sui costi generali del servizio di raccolta dei rifiuti urbani

Lunedì scorso (4 aprile) un nostro concittadino ci ha chiamato in causa con l’articolo Lettera al sindaco di Lozzo sulla vicenda della raccolta differenziata e sui reali costi del servizio riguardante vari aspetti dalla gestione della raccolta differenziata (in particolare i costi ad essa associati).

Come si suol dire, su questo argomento sfonda una porta aperta. E’ già noto che siamo stati noi a sollevare per primi il problema della gestione della raccolta differenziata prima in Consiglio comunale il 22 dicembre 2009 e poi  con il successivo articolo Differenziamo o no? del 25 gennaio 2010.

Abbiamo inoltre recentemente pubblicato il post E’ solo grazie ai cittadini se la raccolta differenziata si sta avviando alla normalità che riprende un nostro articolo apparso sul Corriere delle Alpi. In tale articolo abbiamo sottolineato come fosse fuori luogo l’enfasi con cui il sindaco ha sventolato al mondo la sua “vittoria di Pirro” nella raccolta differenziata, guardandosi bene dal chiarire quale fosse la situazione del nostro comune negli anni antecedenti la data della nostra denuncia, nei quali è stato alla guida dell’amministrazione del paese.

Ebbene, proprio in ragione del fatto che crediamo che la popolazione vada correttamente informata, abbiamo già elaborato una nuova interrogazione con la quale ci proponiamo proprio di definire i costi “sommersi”, o non fatti vedere dalla maggioranza, dei quali la nostra comunità ha comunque dovuto farsi carico. A breve quindi la presentazione di questa nuova interrogazione.

Ripresentazione della interpellanza riguardante la Biblioteca comunale

Interpellanza con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

 

Al Sig.r Sindaco Manfreda Mario e assessore competente

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco.

VISTO L’art. 15 dello statuto comunale;

VISTO che in relazione alla precedente interrogazione sulla biblioteca, 11 ottobre 2010 prot. n°4928 dobbiamo rilevare che a molte nostre domande non è stata data alcuna risposta. Fra queste vorremmo sottolineare, in particolare, quella riguardante le dotazioni di sicurezza dei locali;

VISTO che vi ricordiamo, la cosa è desumibile dal nostro programma elettorale posto in rete sul nostro sito, lo spostamento della biblioteca presso Palazzo Pellegrini era un nostro punto qualificante, che già da solo giustifica il nostro interesse per la struttura;

VISTO che vogliamo ribadire l’importanza ricoperta dalla biblioteca nella nostra comunità per il mantenimento, ma non solo, anche per la promozione della cultura e la necessità di dargli dunque una consona collocazione ;

VISTO che siamo certi che anche codesta amministrazione municipale sia dotata del necessario “Piano di Emergenza” in conformità ai criteri di cui all’allegato VIII del decreto Ministeriale 10 marzo 1998. Tenuto conto che la biblioteca è organo comunale, siamo certi che la medesima, anche e sopratutto in ragione del fatto che è aperta al pubblico, sarà dotata delle necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio;

VISTO che l’eventuale instaurazione di uno stato di emergenza comporterebbe un’aggravio dei rischi per l’edificio, le strutture ma sopratutto per le persone presenti;

VISTO quanto previsto dal d.lgs.18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” e specificamente all’art.43 c.3 nel quale viene espressamente disposto che la risposta alle interrogazioni deve avvenire entro 30 giorni dalla presentazione dell’istanza,

CHIEDONO

VENGA prodotta in copia tutta la documentazione relativa al citato Piano di Emergenza, che coinvolge l’intera struttura municipale e le sue eventuali unità distribuite localmente;

VENGA prodotto in copia, qualora presente, il registro delle verifiche periodiche previsto dall’art.5 c.2 del DPR 12 gennaio 1998 n°37;

PER verificare se le dotazioni di sicurezza della biblioteca sono in grado di far fronte ad eventuali problemi, primo fra i quali l’ipotesi di un focolaio di incendio;

PER verificare se le vie di fuga sono a norma;

SE possiamo insomma ritenere che la biblioteca, intesa come unità funzionale, soddisfi le funzioni di sicurezza minime richieste tali da rendere i locali idonei sia all’utilizzo del personale della biblioteca che della popolazione durante l’orario di apertura al pubblico.

 

Riproposizione interrogazione Sorgente di Fraìna

Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

Al Sig.re Sindaco Manfreda Mario e assessore competente

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco.

VISTO l’art. 15 dello statuto comunale

VISTO quanto previsto dal d.lgs.18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” e specificamente all’art.43 c. 2-3 nei quali viene espressamente disposto che la risposta alle interrogazioni deve avvenire entro 30 giorni dalla presentazione dell’istanza;

VISTO che nonostante l’esistenza della normativa appena sopra richiamata, dal 28.07.2010 data di presentazione della precedente interrogazione sulla “sorgente di Fraina” ad oggi non è giunta nessuna risposta scritta, pur essendo passati più di 30 giorni ;

VISTO lo stato in cui versano l’area e la recinzione di protezione della sorgente di “Fraina”;

VISTA la fruibilità turistica dell’altopiano e la possibile utilizzazione dell’acqua delle fontane da parte dei turisti e degli escursionisti in genere;

CHIEDONO

SE l’amministrazione, in quanto gestore dell’acquedotto fosse già a conoscenza dello stato in cui versa l’area di presa della sorgente;
SE sia stato disposto un sopralluogo per la verifica di quanto denunciato; se si sapere chi e con che titolo ha eseguito il sopralluogo; se sia stata redatta una relazione;

SE la Guardia Comunale è stata mandata (ad oggi) in ricognizione alla sorgente per verificarne lo stato;

DI produrre la documentazione tecnica (disegni) dalla quale si desuma dimensioni, posizione e strutturazione delle vasche di presa della sorgente di Fraina e della relativa area di protezione recintata;

A quando risale l’ultimo controllo visivo comandato dello stato in essere della rete di protezione e delle singole prese d’acqua della sorgente, con l’evidenziazione delle persone coinvolte e l’eventuale verbale di ispezione prodotto;

SE codesta amministrazione ha provveduto in passato a valutare possibili interventi di sistemazione delle pertinenze della sorgente, ivi copresa la recinzione di protezione della stessa; se vi sono agli atti dell’amministrazione preventivi di spesa per la sistemazione della recinzione o altri interventi da fare alla sorgente;

QUALI sono gli ultimi interventi di manutenzine affidati al personale di codesta amministrazione o ad altro personale incaricato relativamente alle opere di presa o alla recinzione;

IN quale periodo dell’anno si effettua la chiusura dell’acqua e la sua riapertura per alimentare la rete di distribuzione che fa capo alla sorgente di fraina, chi sia l’incaricato, e se per svolgere questa mansione sia necessario recarsi alla sorgente;

QUALI sono le azioni che questa amministrazione intende intraprendere per dare sistemazione al problema della mancanza della rete di protezione alle opere di presa;

SE l’amministrazione intenda riprestinare l’erogazione dell’acqua in località Col Vidal visto che l’acquedotto dovrebbe servire anche quella zona;

SE è stata effettuata una valutazione dal punto di vista igenico-sanitario dell’acqua distribuita dall’acquedotto.
Cordiali saluti

Lozzo di Cadore,  19/01/2011 04.02.2011

 


inserito risposta il 15.04.2011

Ripresentazione interrogazione sul federalismo demaniale

Nel lontano 28 maggio del 2010 avevamo presentato l’interrogazione relativa alle conseguenze che l’applicazione del federalismo demaniale dovrebbe avere per la nostra comunità. Come sapete, nella risposta che ci venne data il Sindaco, rilevando egli la complessità della materia, si prendeva un po’ di tempo per elaborare una adeguata risposta.

Non essendo quest’ultima ancora giunta, preoccupati dallo scorrere del tempo e volendo ottenere una risposta qualificata prima dello scadere della legislatura, abbiamo ripresentato la domanda. Attendiamo fiduciosi.



 

Al Sig.re Sindaco Manfreda Mario e assessore competente

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco.

VISTO L’art. 15 dello statuto comunale

VISTO quanto previsto dalla legge n°42 del 5 maggio 2009 (legge delega sul federalismo) e specificamente l’art 19.

VISTO il lungo periodo trascorso dalla prima risposta, datata 25.06.2010 in cui veniva richiesto tempo per l’approfondimento della materia in questione e non avendo avuto nel frattempo alcun riscontro intendiamo riproporre la medesima interrogazione;

VISTOche nel frattempo è stato emanoto anche il d.lgs. 28 maggio 2010 n°85, in attuazione della legge delega appena sopra richiamata;

VISTO quanto previsto dal d.lgs.18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” e specificamente all’art.43 c.3 nel quale viene espressamente disposto che la risposta alle interrogazioni deve avvenire entro 30 giorni dalla presentazione dell’istanza;

CHIEDONO

DI ottenere una relazione scritta con l’elenco esaustivo di tutti i beni appartenenti al demanio dello Stato (che certamente codesta amministrazione non può non avere) presenti sul territorio di Lozzo di Cadore (ad eccezione degli alvei del fiume Piave), corredati del numero del foglio e del mappale che li identificano singolarmente, oltre che della loro superficie, così come appaiono nella cartografia catastale; per i beni che eventualmente non fossero rappresentati a livello catastale, si prega di darne descrizione precisa e pertinente eventualmente corredata da documentazione fotografica rappresentante il bene medesimo (punto 1);

CHE per ognuno dei beni determinati al punto precedente, di sapere quale sia lo stato di conservazione generale, se tale stato rappresenta per le normative vigenti un problema di sicurezza per cose o persone, tanto ora che è bene dello Stato tanto nel caso divenisse di proprietà comunale (punto 2);

CHE nel caso sia appurato che esistono beni che devono essere messi in sicurezza per evitare problemi di incolumità alle persone o alle cose, si prega di dettagliare una stima dei costi che si suppone debbano essere affrontati per la loro messa in sicurezza (punto 3);

CHE nel caso specifico dell’immobile che costituisce oggi il rifugio Ciareido si chiede di chiarire quale sia allo stato il ramo del demanio cui ne è attribuita la gestione e di indicarne gli estremi identificativi (indirizzo postale e numeri di telefono) e responsabile di riferimento; si chiede inoltre se per esso siano state inoltrate eventuali richieste di acquisto negli ultimi 10 anni e quali siano state le eventuali risposte; chiediamo di avere, nell’eventualità vi fossero, la copia sia delle richieste che delle risposte (punto 4);

SE vi è la volontà da parte di questa amministrazione, ed eventualmente per quali beni, così come risultano singolarmente determinati dai punti precedenti, di entrarne in possesso (con particolare riferimento al già citato rifugio Ciareido ed all’area demaniale di Col Vidal) (punto 5);

SE nel caso la cessione dei beni non avvenisse a costo zero, si chiede se vi sia l’interesse da parte di questa amministrazione all’aquisto e di specificare per quali beni; per ognuno di essi si chiede di determinare il prezzo massimo che l’amministrazione ritiene di poter corrispondere nell’eventualità (punto 6);

SE nel caso specifico dell’area demaniale genericamente conosciuta come Col Vidal si chiede se per essa siano state inoltrate eventuali richieste di acquisto negli ultimi 10 anni e quali siano state le eventuali risposte; chiediamo di avere, nell’eventualità vi fossero, la copia sia delle richieste che delle risposte (punto 7);

DI chiarire quali siano le relazioni che legano l’amministrazione alla presenza del traliccio dell’ENEL; in particolare si chiede di chiarire con esattezza, ancorché l’occupazione dello spazio delle strutture Enel insista su terreno demaniale, se esistano canoni o qualsiasi altra forma di entrata che l’Enel corrisponde a qualsiasi titolo a questa amministrazione (nel qual caso si chiede di determinarne l’ammontare e le modalità di corresponsione); si chiede inoltre di rendere noto se questa amministrazione ha mai chiesto all’Enel chiarimenti sull’eventuale utilizzo del traliccio da parte di terzi per l’installazione di apparati di ripetizione dei segnali telefonici per i quali la stessa Enel potrebbe percepire canoni di utilizzo (punto 8);

DI chiarire come codesta amministrazione intenda rapportarsi con l’area demaniale rappresentata dalla sorgente di Confin che attualmente alimenta il rif. Ciareido (punto 9);

DI specificare con esattezza se nella porzione di territorio conosciuto come Croda di Paterna (che comprende la croda medesima e le sponde vallive che da essa discendono fino alla sua base) vi siano aree di proprietà demaniale; nel caso vi fossero si chiede di determinarne la natura con esattezza così come specificato ai precedenti punti 1, 2 e 3 (punto 10);

DI specificare con esattezza se le cosiddette “Opere” presenti in località Quoibe e Cianpo siano di proprietà demaniale; nel caso lo fossero si chiede di documentarne l’esistenza così come specificato ai precedenti punti 1, 2 e 3; in particolare si chiede se questa amministrazione ritiene di doverne entrare in possesso e se si prefigura un utilizzo pubblico a scopo turistico-culturale come testimonianza della 2a Guerra Mondiale o se invece vi sia l’intenzione di vendere successivamente i beni in parola (punto 11);

SE nel caso l’amministrazione entrasse in possesso, a qualsiasi onere, dell’immobile ora rifugio Ciareido, chiediamo di sapere come essa intenderà rapportarsi con la sezione del CAI di Lozzo che ha di fatto salvato dall’abbandono la struttura; in particolare intendiamo appurare che vi siano le garanzie affinché la gestione resti in capo alla citata sezione CAI negando quindi la possibilità che codesta amministrazione possa destinare la gestione del rifugio ad altri soggetti (punto 12).

Cordiali saluti

Lozzo di Cadore,  19/01/2011 04-02-2011


Aggiornamento 29 marzo 2011: risposta pervenutaci dal sindaco (collegamento all’articolo specifico).

interpellanza sui costi di fotocopiatura

Interpellanza con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

Al Sig.re Sindaco Manfreda Mario e assessore competente

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco.

VISTO l’art. 15 dello statuto comunale

VISTO la presenza di macchine fotocopiatrici e/o stampanti in dotazione all’amministrazione

VISTO che siamo certi che questa amministrazione ha sotto controllo tutti i costi di gestione che fanno capo ai vari servizi;

VISTO i tre bollettini comunali prodotti e le fotocopie della documentazione turistica (pieghevoli) da utilizzare a scopi pubblicitari e promozionali,

CHIEDIAMO

DI poter conoscere (si chiarisce che per fotocopia si intende la singola passata su una singola facciata) :

  • qual è il costo (tutto incluso a parte la carta) di una fotocopia in bianco e nero in formato A4
  • qual è il costo (tutto incluso a parte la carta) di una fotocopia in bianco e nero in formato A3
  • qual è il costo (tutto incluso a parte la carta) di una fotocopia a colori in formato A4
  • qual è il costo (tutto incluso a parte la carta) di una fotocopia a colori in formato A3

SE i costi di fotocopiatura differiscono dai costi di stampa da file, si prega di esplicitare i medesimi:

  • qual è il costo (tutto incluso a parte la carta) di una stampa da file in bianco e nero in formato A4
  • qual è il costo (tutto incluso a parte la carta) di una stampa da file in bianco e nero in formato A3
  • qual è il costo (tutto incluso a parte la carta) di una stampa da file a colori in formato A4
  • qual è il costo (tutto incluso a parte la carta) di una stampa da file a colori in formato A3

SE i costi che andrete ad esplicitare sono effettivamente tutto incluso, a parte la carta, ossia se nei costi è stata considerata ogni possibile influenza, materiali di consumo, costi di manutenzione e assistenza, compreso l’ammortamento del bene;

QUAL’E’ il costo per un foglio di carta nel formato A4 e nel formato A3 (eventualmente differenziati in base alla qualità della carta);

SE vi sono differenze di costo in base alla copertura della pagine; una pagina a colori con una copertura di stampa del 20% costa come una con copertura di stampa del 100%;

CHE ci sia data copia di ogni e qualsiasi documento di costo inerente la gestione generale delle macchine fotocopiatrici e/o stampanti in carico a questa amministrazione in qualsiasi forma (acquisto, affitto, concessione delle macchine; acquisto materiali di consumo, contratti di manutenzione nella forma tutto-incluso, contratti di fornitura a costo copia garantito ecc ecc);

SE esiste un contratto in essere, di qualsiasi natura, mediante il quale viene affidata la manutenzione e gestione tecnica delle macchine fotocopiatrici e/o stampanti, sia che sia riferito alle sole e singole macchine, sia che si tratti della formula “tutto incluso”; chiediamo di avere una copia di tale contratto dove siano ben esplicitati i costi del medesimo; chiediamo inoltre siano ben evidenziati gli estremi per contattare la ditta a cui tale servizio viene affidato;

IL costo generale, per il trascorso 2009, del centro di costo riconducibile ai servizi di fotocopiatura e/o stampa che codesta amministrazione ha dovuto affrontare, suddivisi se possibile in materiale “bianco e nero” e a colori;

SE codesta amministrazione sia mai ricorsa a centri di fotocopiatura e/o stampa esterni alla medesima e, in caso affermativo, a quanto sia ammontato il relativo impegno di spesa;

L’elenco completo di ogni singola macchina (marca e modello) normalmente utilizzata per produrre fotocopie e/o stampe;

QUANTE sono le fotocopie e/o stampe (suddivise per formato se questo influenza il costo di produzione) del materiale promozionale che si sono finora prodotte per consegnarle alla Proloco per le attività di promozione che la stessa intende o ha già messo in atto;

QUANTE sono le fotocopie e/o stampe prodotte globalmente per i tre bollettini comunali.

Cordiali saluti.

interpellanza sulla biblioteca comunale

Interpellanza con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

Al Sig.re Sindaco Manfreda Mario e assessore competente

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco.

VISTO L’art. 15 dello statuto comunale

VISTO l’importanza ricoperta dalla biblioteca nella nostra comunità per il mantenimento, ma non solo, anche per la promozione della cultura;

VISTO la grande quantità di volumi presenti nella biblioteca che a nostro avviso sono custoditi in un luogo angusto;

CHIEDONO

Per quanto riguarda il comitato di gestione:

1) quali sono le funzioni attribuite ai componenti del comitato;

2) si prega di chiarire quale sia il regolamento che regola le attività del comitato di gestione e di produrne una copia per nostra conoscenza;

3)elencare quali sono, nel corso degli ultimi tre anni, le attività messe in campo dal comitato di gestione della biblioteca per promuovere la lettura dei libri;

4)elencare quali sono, nel corso degli ultimi tre anni, le attività messe in campo dal comitato di gestione della biblioteca a favore della promozione di attività culturali di carattere generale;

SE sono stati presi da parte del comitato di gestione o dell’assessore alla cultura contatti con il servizio biblioteche della Provincia di Belluno per verificare la possibilità di inserire la nostra struttura nel circuito del prestito interbibliotecario; Se si con quale esito;

DI mettere in evidenza i contributi erogati dall’amministrazione a sostegno del comitato di gestione della biblioteca per l’ammodernamento o potenziamento della dotazione libraria negli ultimi 5 anni;

DI mettere in evidenza i contributi erogati dall’amministrazione a sostegno del comitato di gestione della biblioteca per iniziative di altro carattere, facendone una breve descrizione, negli ultimi 5 anni;

SE vi sono stati, negli ultimi tre anni, altre fonti di finanziamento a beneficio delle attività della biblioteca diverse dall’amministrazione;

DI elencare gli acquisti di materiale librario operati negli ultimi cinque anni dal comitato di gestione della biblioteca;

QUANTI sono i libri che la biblioteca ha attualmente in dotazione;

QUANTI sono gli utenti che si avvalgono del servizio di apertura della biblioteca di Lozzo;

SE vi sono dei libri che non sono ancora stati catalogati; se si quanti e quali sono i motivi che impediscono una regolare catalogazione dei medesimi;

A quando risale l’ultimo inventario fisico con la verifica visiva della presenza del libro;

SE esiste un catalogo cartaceo delle dotazioni librarie e qual è il suo livello di aggiornamento;

SE esiste un catalogo informatico delle dotazioni librarie e qual è il suo livello di aggiornamento ;

SE la catalogazione si basa su schemi standard indicati dalla Regione Veneto o su altri schemi; la catalogazione può essere consultata solo dal personale o anche dal pubblico;

SE è possibile ottenere una stampa aggiornata del catalogo delle dotazioni da avere in copia; è possibile ottenere una copia dei dati di catalogo da rendere disponibile online sul sito del comune;

DI specificare quale sia la dotazione di computer della biblioteca (marca, modello e sistema operativo) e definirne lo stato;

QUANTI sono i libri che risultano al momento in prestito; quanti di questi sono in prestito da più di sei mesi; quanti da più di un anno, quanti non sono più, a detta del personale dirigente, recuperabili;

SE le dotazioni di sicurezza della biblioteca sono in grado di far fronte ad eventuali problemi, primo fra i quali l’ipotesi di un focolaio di incendio? le vie di fuga sono a norma? possiamo insomma ritenere che la biblioteca soddisfi le funzioni minime tanto per il pubblico che per il personale addetto alla sua apertura;

SE le dotazioni interne della biblioteca sono ritenute idonee allo scopo di fornire il servizio di prestito librario;

SE il personale addetto opera in veste di volontariato puro o ha qualche riconoscimento da parte di codesta amministrazione; se si specificarne l’ammontare e le modalità di erogazione;

SE è mai stata presa in considerazione l’idea di spostare la biblioteca presso i locali di Palazzo Pellegrini; nell’ipotesi che codesta amministrazione non ritenesse possibile una migrazione a Palazzo Pellegrini, quali sarebbero le motivazioni;

SE è stata presa in considerazione l’idea di spostare la biblioteca presso altri locali da definirsi;

SE è stata presa in considerazione l’idea di un potenziamento delle strutture “logistiche” della biblioteca o perlomeno di una loro riorganizzazione;

Cordiali saluti


Aggiornamento del 15 dicembre 2010: inserito risposta del sindaco. Per i nostri commenti alla risposta si veda questo articolo.

presentazione interpellanza riguardante un acquisto di terreni per la costruzione della centralina di Veleza

Di seguito il testo dell’interpellanza che abbiamo posto al Sindaco. Per una prima informazione sull’argomento puoi consultare il seguente articolo sul BLOZ).

INTERPELLANZA RIGUARDANTE ACQUISTO TERRENI PER LA REALIZZAZIONE DELLA CENTRALINA IDROELETTICA SUL TORRENTE “VELEZZA”.

Interpellanza con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

Al Sig.re Sindaco Manfreda Mario e assessore competente.

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Da Pra Pier Giuseppe, Marta Francesco.

VISTO l’art. 15 dello statuto comunale;

VISTO la delibera di giunta n. 38 del 04.06.2010 “Acquisto terreni per realizzazione centralina idroelettrica sul torrente “Velezza”;

VISTO che nella delibera di cui sopra si procede all’acquisto dei terreni senza indicarne l’estensione e il valore per un’unità di superficie;

VISTO che nella delibera si “RAVVISAVA ora dover procedere a formalizzare l’acquisizione dei sopraddetti immobili attraverso la compravendita degli stessi che non comporterà nessun onere superiore a quello previsto nel Piano Particellare di esproprio sopraddetto”

CHIEDIAMO

DI produrre copia della documentazione necessaria affinché sia possibile verificare quanto affermato, in particolare lì dove si dichiara che non vi sarà alcun onere superiore a quello previsto dal Piano Particellare;

SIA notificata l’esatta superficie della particella di terreno identificata al mappale n°97 del foglio n°5 del NCT di Lozzo e al mappale n°215 del foglio n°119 del NCT di Auronzo;

DI indicare il sistema di valutazione utilizzato per il calcolo del valore al m2 degli appezzamenti acquisiti;

DI chiarire in modo inequivocabile di chi sia la proprietà delle piante giacenti nel terreno: se siano di proprietà comunale (come è ovvio che sia) o se la transazione abbia considerato anche altre possibilità;

DI chiarire successivamente se le piante siano state già vendute e se si a quale ditta e a quale prezzo, quest’ultimo indicato sia in forma unitaria (mc) sia nel valore complessivo.

Cordiali saluti.

Aggiornamento: in data 11.12.2010 inserito la seguente risposta alla interrogazione

interrogazione relativa allo stato in cui versa la sorgente di Fraina a Pian dei Buoi

Di seguito il testo dell’interrogazione che abbiamo posto al Sindaco riguardo allo stato in cui versa la sorgente di Fraìna a Pian dei Buoi (per una prima presa d’atto puoi consultare il seguente articolo sul BLOZ).

INTERROGAZIONE SORGENTE DI FRAINA

Interrogazione con preghiera di risposta sollecita e in forma scritta.

Al Sig.re Sindaco Manfreda Mario e assessore competente

I sottoscritti consiglieri di minoranza Calligaro Ivano, Marta Francesco.

VISTO l’art. 15 dello statuto comunale

VISTO lo stato in cui versano l’area e la recinzione di protezione della sorgente di “Fraina”;

VISTA la fruibilità turistica dell’altopiano e la possibile utilizzazione dell’acqua delle fontane da parte dei turisti e degli escursionisti in genere;

CHIEDONO

SE l’amministrazione, in quanto gestore dell’acquedotto fosse già a conoscenza dello stato in cui versa l’area di presa della sorgente;

SE sia stato disposto un sopralluogo per la verifica di quanto denunciato; se si sapere chi e con che titolo ha eseguito il sopralluogo; se sia stata redatta una relazione;

DI produrre la documentazione tecnica (disegni) dalla quale si desuma dimensioni, posizione e strutturazione delle vasche di presa della sorgente di Fraina e della relativa area di protezione recintata;

A quando risale l’ultimo controllo visivo comandato dello stato in essere della rete di protezione e delle singole prese d’acqua della sorgente, con l’evidenziazione delle persone coinvolte e l’eventuale verbale di ispezione prodotto;

SE codesta amministrazione ha provveduto in passato a valutare possibili interventi di sistemazione delle pertinenze della sorgente, ivi copresa la recinzione di protezione della stessa; se vi sono agli atti dell’amministrazione preventivi di spesa per la sistemazione della recinzione o altri interventi da fare alla sorgente

QUALI sono gli ultimi interventi di manutenzine affidati al personale di codesta amministrazione o ad altro personale incaricato relativamente alle opere di presa o alla recinzione;

IN quale periodo dell’anno si effettua la chiusura dell’acqua e la sua riapertura per alimentare la rete di distribuzione che fa capo alla sorgente di fraina, chi sia l’incaricato, e se per svolgere questa mansione sia necessario recarsi alla sorgente;

QUALI sono le azioni che questa amministrazione intende intraprendere per dare sistemazione al problema della mancanza della rete di protezione alle opere di presa;

SE l’amministrazione intenda riprestinare l’erogazione dell’acqua in località Col Vidal visto che l’acquedotto dovrebbe servire anche quella zona;

SE è stata effettuata una valutazione dal punto di vista igenico-sanitario dell’acqua distribuita dall’acquedotto.

Cordiali saluti