Parco della Memoria di Pian dei Buoi: un progetto di ricerca e documentazione dei “segni dell’uomo” nelle Terre Alte
Questo (Parco della Memoria di Pian dei Buoi) non è un sito di informazioni turistiche. No! E’, invece, un sito documentativo che illustra attività e vicende, paesaggi e panorami, sentieri e percorsi legati alla realizzazione del PdM o, meglio, legati a ciò che di quel Parco si è fino ad un certo punto realizzato.
(Che il Pdm, poi, costituisca (anche) una risorsa turistica di grande valore, tanto per il comune di Lozzo di Cadore quanto per il comprensorio del Centro Cadore, è evidenza chiara anche ai polli. Se le risorse messe qui a disposizione dovessero assumere una qualche importanza anche in campo turistico, saremmo i primi a gioirne.)
In particolare, qui troverete narrate le gesta di un manipolo di volontari visionari e di una piccola platea di volontari, meno visionari, ma non meno determinati dei primi, la cui appartenenza, per buona parte di loro, può ricondursi al CAI sez. di Lozzo di Cadore e/o al GAS, Gruppo Antichi Sentieri, anch’esso rigorosamente lozzese. Non nascondo che alcuni fra loro non possano essere annoverati in alcuno dei due citati gruppi, vestendo essi i panni, quasi sicuramente a loro insaputa, di freelance (detti altrimenti “cani sciolti”) 🙂 .
Comunque sia, in questa avventura del PdM ognuno ha dato ciò che poteva dare.
Narreremo anche le gesta dei giovanotti dei Servizi Forestali della Regione Veneto che presero in carico i primi lavori previsti da un progetto Interreg 2000-2006, lavori che la partecipazione dei volontari del binomio CAI-GAS permisero, come vedremo, di ampliare significativamente.
A me credo spetti – di default – la palma di “visionario tra i visionari”, per aver creduto nel Parco della Memoria prima ancora che nascesse e per aver coordinato per dieci anni di fila – dal 2003 al 2012 – le attività del CAI-GAS che ne avrebbero permesso lo sviluppo, almeno fino a quando è stato possibile.
Perché, come racconterò (questa parte non è ancora disponibile), poiché anche questa è storia da raccontare, dal 2013 il PdM si è spento: non per mia spossatezza, ma per l’ignavia dell’amministrazione comunale di Lozzo e per la codardia della sezione lozzese del CAI, più adusa a ficcare la testa sotto la sabbia piuttosto che a volare tra i picchi dolomitici. Al tempo!
Sarò dunque io la voce narrante. Doveroso essere chiari fin da subito: i contenuti e la grafica che danno corpo a questo sito sono interamente made in Danilo De Martin. Quello che qui descrivo è espressione personale del sottoscritto, titolare del sito Parco della Memoria di Pian dei Buoi.
Ripetete dunque con me: “Questo non è un sito di informazioni turistiche ma un sito che documenta la nascita e lo sviluppo di una risorsa della comunità locale, giustappunto il Parco della Memoria di Pian dei Buoi, nel quale il turismo, che pure è argomento qui dibattuto, e ci mancherebbe che non lo fosse, è un elemento complementare alla motivazione di fondo che ha alimentato il nostro agire: tale motivazione, di largo spessore culturale, è la salvaguardia dei Segni dell’Uomo nelle Terre Alte.
In altre parole, così come ci impegnammo nei periodi 1985-1990 e 2002-2004 nel salvataggio dall’abbandono del Segno dell’Uomo principe, il sentiero, perché questo fu il risultato del lavoro svolto in quei due Piano sentieri: il ripristino della rete sentieristica primigenia che solcava il territorio comunale di Lozzo di Cadore, così ci siamo impegnati – fin dal 1985 con azioni mirate e dal 2003 al 2012 con religiosa continuità – a salvare dall’abbandono una categoria speciale della più generale categoria di Segni dell’Uomo, i Segni della Grande Guerra.
(se non fossi riuscito a farvi ben comprendere cos’è un “segno dell’uomo” e cosa sono le “Terre Alte”, potreste dare un’occhiata a questo post I Segni della Grande Guerra a Pian dei Buoi nel quale, oltre a descrivere l’Anello dei Colli, tratto del rapporto esistente tra Cai, Terre Alte e “segni dell’uomo”; in particolare vi segnalo questa parte: Cosa è un “segno dell’uomo ” nelle Terre Alte)