Panorami da Pian dei Buoi (2#6)
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Il gruppo dei Brentóni inizia qui ad O con il tozzo Tudàio per giungere, 9 km ad
E, nella Val Frison. Tramonto sui Crìssin da Soramizói.
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Uno scorcio sul pascolo di Casera Doàna ed i monti circostanti dal Col dele Pìte.
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Scorcio sul versante O del Crìssin dal breve tratto di strada che dal Forte Alto porta
alle batterie di Col Vidal.
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Versante O del Crìssin da poco sopra il Pian de l’Anténa.
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I versanti S delle Marmarole orientali sono, contrariamente a quelli sui rami occidentali e centrali, docilmente accessibili. Per i versanti N è esattamente il contrario. Alba
ottobrina sulle Marmarole orientali da Soracrepa.
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Sottogruppo del Ciastelin, con
l’aggiunta della Cr. Bianca e del
modesto M. Peronàt 2409 m, nascosto dietro al Tacco Grande, all’alba.
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Le Marmarole, qui sul loro margine orientale, inginocchiandosi alla fine della loro selvaggia e tormentata corsa, appaiono meno severe ed austere, mantengono tuttavia la loro aspra, singolare e principesca bellezza.
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Torri e guglie del Ciarìdo si stagliano nitide nel cielo.
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Dai pressi della Forzelùta de Soramizói verso la bassa Val Piave.
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Dalla Costa de Vèrna, verso la bassa Val Piave,
altrimenti conosciuta come al Canàl del Piave, o meglio, come diceva mio nonno e la sua generazione, al Canàl dela Piave.
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Scorcio serale verso il gruppo del Crìdola, il settore più settentrionale delle Dolomiti d’Oltrepiave, dalla strada militare a Soramizói.
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I Tabià de Soracrepa (alle nostre spalle l’ex Rif. Marmarole). Ce n’erano otto, ne sono rimasti tre; uno ha ceduto alle ingiurie del tempo, gli altri quattro sono stati divorati dal fuoco.
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Poco prima della Forc. San Lorenzo sul sent. attr. Amalio Da Pra verso la C. dei Preti.
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Il lembo più a meridione della lunga e merlettata catena degli Spalti di Toro dai Tabià di Vertafedèra 1611 m.
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Dalla Forc. San Pietro 2298 m, ai piedi del Pupo, lungo il percorso del sent. attr. Amalio Da Pra, verso le Dolomiti d’Oltrepiave.
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Dalla Strada del Genio di Soramizói, nei pressi della galleria, verso Vedòrcia e
le Dolomiti d’Oltrepiave.
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L’imponente mole piramidale del versante E dell’Antelao ripresa dal piazzale del Forte Alto di Col Vidal, 1855 m.
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Le torri Pian dei Buoi 2358 m e San Lorenzo 2284 m da appena sotto il Forte Alto di Col Vidal sulla stradina di collegamento alle opere di difesa complementari.
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Dalle difese complementari ovest del Forte Alto di Col Vidal verso le Tre Cime di
Lavaredo.
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Appena sotto il Rif. Ciaréido nella vallecola erbosa in cui il sent. 272 si raccorda con la strada militare che sale al medesimo, verso la Croda da Campo.
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Dal sentiero 272, un po’ più in basso di Pian de Paradìs 2045 m, dove inizia la discesa che permette di raggiungere Pomadòna, verso Cristallo e Cadini.
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I Cadìni sono immediatamente ad est di Misurìna, il Cristallo immediatamente ad
ovest di essa. Noi però, gente di Lozzo, i Cadìni li sentiamo vicini, li sentiamo “nostri”, il Cristallo invece, fa parte di un altro mondo.
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Crepuscolo dalla Strada del Genio a Soramizói verso l’Antelao.
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Tramonto da Soracrepa verso l’Antelao.
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Il gruppo dei Brentóni prende il nome dal massiccio roccioso di maggior altezza, 2548 m, che si eleva oltre il Pupèra Valgrande, subito a fianco della Cresta dei Castellati. Tramonto sul versante O del Crìssin da Soramizói.
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Dalla Strada del Genio a Soramizói c. 1825 m, nei pressi della galleria, verso il M. Brente.
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Il tratto della Strada del Genio nei pressi del tornante di Vèrna a quota 1615 m.
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Un tabià di recente costruzione a Cianpo de Cros 1725 m. I tabià nascevano sempre con la pietra, non foss’altro che per sostenerli dal terreno con semplici pilastrini, e morivano sempre con il legno, la famosa sàndola dordolàda, rigorosamente di larice.
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La Baita de chi de Foracòl con lo sfondo del gruppo del Crìdola, dalla Forzelùta de Soramizoi.
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Alcuni dei Tabià de Vertafedèra 1661 m mentre il sole sta tramontando dietro alla
Cr. dei Róndoi 1773 m.
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