Panorami da Pian dei Buoi (1#6)
-
-
La Vila de Nani Poa, poi per tanti anni rifugio Marmarole. Venne eretto da Nani Poa, della famiglia Da Pra Colò, proprio alle porte dell’altopiano di Pian dei Buoi.
-
-
Qui a Soracrepa 1786 m, dove la Strada del Genio si è lasciata alle spalle l’ultimo dei 23 tornanti necessari per salire da Lozzo (partendo da Le Spesse), si apre il vasto altopiano di Pian dei Buoi.
-
-
Ma è qui dai tabià di Cianpo de Cros 1725 m che si esalta il contrasto tra il castello dolomitico del Ciarìdo ed il poggio brunastro di Soracrepa.
-
-
Della vasta regione dolomitica le Marmarole costituiscono, da un punto di vista
geomorfologico, l’unica vera catena montuosa, intesa come successione pressoché
continua di monti costituenti una unità geografica ben definita.
-
-
La gente di Lozzo parla del Ciaréido riferendosi alla fascia baranciosa ai piedi del monte e, più in particolare, al promontorio roccioso su cui poggia l’omonimo rifugio.
-
-
Non vi sono certezze sull’origine del nome Ciaréido; potrebbe derivare dal ladino
ciaro, “chiaro”, intendendo “monte chiaro”.
-
-
Da Cianpo de Crós si
tralascia la Strada del Genio per salire lungo il sentiero in direzione della Crepa, comparendo a fianco dei Tabià de Soracrepa, in vista del ramo orientale delle Marmarole.
-
-
Sul pianoro di Soracrepa, più in basso e ad O degli attuali tabià, trovava
posto l’antica Casera vecia de Soracrepa, di cui si ha testimonianza nelle mappe del
Catasto Napoleonico del 1817.
-
-
Superati i Tabià de Soracrepa si rimonta sulla Strada del Genio; volgendo lo sguardo verso NO si profila l’inconfondibile sagoma del Ciarìdo, con le torri e la massa principale reclinate verso N.
-
-
Volgendo lo sguardo verso SO si
incontra la mole piramidale dell’Antelao, elemento orografico che contraddistingue il paesaggio visibile dal versante meridionale dell’altopiano di Pian dei Buoi.
-
-
Orientando invece lo sguardo a S si ammirano le Dolomiti d’Oltrepiave che cotituiscono, nel loro variegato insieme, l’elemento orografico dominante in questa
direzione d’osservazione.
-
-
Da Soracrepa si scorge appena un lembo della sommità del Pupo. Ecco come si presenta ripreso
dalle sorgenti di Confìn, a 15 min dal Rif. Ciaréido, sul sent. segn. 272.
-
-
Proseguendo diritti, si passa oltre la vecchia Caserma giungendo al bivio di SoracrepaPalù Gran, la torbiera principale dell’altopiano, stazione umida di grande pregio naturalistico.
-
-
Nel Palù sono state individuate specie inserite nelle liste rosse quali Trichophorum alpinum, Menyanthes trifoliata e orchidee a fioritura precoce
(genere Dactylorhiza).
-
-
Al bivio Pellegrini basta alzare lo sguardo verso O per scorgere, abbarbicato sui Crepe del Ciaréido, come fosse tutt’uno con la croda, il
Rif. Ciaréido. Venne eretto nel 1890, insieme agli identici ricoveri del Cervèra e
di Col Vidal.
-
-
Negli anni seguenti alla seconda guerra mondiale il ricovero, già in stato di abbandono, venne usato per un certo periodo come ovile. Nel 1973 la sezione del CAI di Lozzo lo prese in carico dal demanio militare riconvertendolo a rifugio alpino,
-
-
Il rifugio conta 22 posti letto ed offre cucina tipica e comode strutture per il soggiorno. É luogo di partenza di varie escursioni fra cui primeggia
il sent. attr. Amalio Da Pra, ma anche la sola breve passeggiata al Pian de Paradìs.
-
-
Il rifugio è posto all’interno dell’area SIC-ZPS denominata “Marmarole, Antelao, Sorapìss” la cui
perimetratura ricalca sostanzialmente quella a suo tempo proposta per il Parco del Cadore, di cui costituisce l’estremità orientale.
-
-
Il pascolo di Pian dei Buoi ripreso dalle opere complementari del Forte Alto di Col Vidal.
-
-
Stesso punto di ripresa della foto precedente con pascolo in veste primaverile.
-
-
Dai Tabià di
Vertafedèra verso S: Spalti di Toro da C. Cadin di Toro 2386 m alla Cresta di S. Maria 2238 m
-
-
Dall’altopiano capita di vedere che … «Tra le Dolomiti che si ergono a N della Val Ansiei una, poderosa e solenne, domina sulle altre: la Croda dei Toni» (Antonio Berti)
-
-
Tre Cime di Lavaredo: «Siamo nell’empireo delle Dolomiti. … Da qualunque lato si
guardino, altere e solenni, impeto fanno al ciel con le superbe cime … sfidando nella loro
bellezza qualsiasi confronto» (Antonio Berti)
-
-
Dalla Forzelùta de Soramizói verso N: ad est della sconcertante bellezza delle Tre Cime si eleva, apparentemente meno
nobile, il taciturno e triste Paterno.
-
-
Dolomiti di Auronzo dal Col dele Pìte.
-
-
Dolomiti di Auronzo dal Col dele Pìte.
-
-
Uno spaccato sulle affascinanti montagne del Comelico, da C. Vallona (Wildkarlegg)
2532 m alle Cr. dei Longerin S o C. della Ferrera 2547 m.
-
-
Il fascino è dato dagli sconfinati prati rasi d’alta quota, i cui terreni poggiano su un antico basamento di rocce metamorfiche, inframezzati da piccoli massicci calcarei come quello costituito dal M. Cavallino qui ripreso dal Col Vidal.
-
-
L’ Antelao è il Re delle Dolomiti, non solo perché è in altezza (3264 m) secondo alla sola Marmolada (la Regina, 3342 m), ma anche in virtù della sua possente
mole piramidale, resa ancor più impressionante dalla assenza di vicini “rivali”.
-
-
Tranne la vetta e una porzione di versante N, formata da calcari come conseguenza di azioni tettoniche piuttosto singolari, l’intera massa dell’Antelao è composta, come le vicine Marmarole, da dolomia principale.
Commenti recenti