Zeloz e il Museo della Lotteria
Serpeggia sempre più insistente la voce che gli autori di Zeloz stiano mettendo a punto un nuovo spettacolo. La verità è che sono combattuti tra lo sviluppare “Bona Autonomia” e il “Museo della Lotteria” (proprio con la O, non con la A). Ambedue gli spettacoli offrono materiale a iosa per sviluppare le singole scenette.
Il “Museo della Lotteria” ha però sollevato più di qualche perplessità. Actarus ha spedito infatti in avanscoperta Frank, un che se ntende de falegnameria, per valutare come siano stati spesi i 40.000 € preventivati.
Frank, tornato dalla missione, sembra che abbia detto: “len ghe nei visto pocio, i à d avelo sconto, però era n grumo de fotografie. Forse i fa na ntegrazion n corso d opera”.
Sul versante tecnologico Actarus ha spedito Giacomo a cronometrare la lunghezza dei video così da poter calcolare il costo al minuto. Dai primi calcoli salta fuori che Totti, quando gioca in campo, prende qualcosina in più, al minuto s’intende. Un altro record. I costi così elevati (12.000 €) sono però stati giustificati dalle difficili condizioni ambientali in cui si sono svolte le riprese.
Il cesso da 28.000 € (demolizioni comprese eh!) è stato giudicato idoneo ad evacuare ogni necessità. In verità, qualcuno ha sollevato dei dubbi sulla pendenza degli scarichi, che non sembrerebbe del tutto appropriata. Dubbi che solo il tempo potrà fugare.
Sui 22.000 € circa impiegati nella progettazione (compresa la direzione dei lavori e la rendicontazione eh!) nessuno ha avuto niente da dire. Lo sforzo titanico è sotto gli occhi di tutti (le anime più cattivelle hanno detto che è un un po’ troppo “sotto”, ma basta scavare …).
L’impiantistica è stata fatta a Vicenza e portata su chiavi in mano (chiavi nella forma sostantiva, non verbale). Il collaudo del complesso sistema non è però ancora stato portato a termine. Gli artigiani locali si sono fermati in deferente contemplazione, assolutamente stupiti di fronte a cotanta tecnologia. Si sono iscritti in massa al corso “Come ciavar i cadorini sansa ca i se acorga” che si terrà a metà maggio in una villa palladiana. Potrebbe tornare utile in un prossimo futuro.
A mio parere la tessitura drammatica de “Il Museo della Lotteria” risulterà così spinosa che Actarus preferirà affrontare il copione de “La principessa Siora Crepa“, vicenda che è eufemistico definire ginepraio ma che, confrontata col Museo della Lotteria, risulterà quanto mai chiara e definita.
“Bona Autonomia” resta comunque un baluardo del “palinsesto” di Zeloz. Per chi ci crede ancora. A proposito, sane a dute e bona autonomia.