Valerio Onida: le Province diventano fantasmi (il decreto Monti le svuota soltanto: ecco perché sarà impugnato)
Mentre i codardos peones bellunesi (politici lokali al soldo dei partiti nazionali) sembra abbiano perso la voce riguardo alla posizione da prendere per salvaguardare la provincia (ed i suoi abitanti) dall’estinzione – ma capiamo tutti che ai codardos conviene avere una provincia da spartirsi fra sindakos – l’Upi, Unione Province d’Italia, prova a muovere qualche pedina sullo scacchiere. Sul sito dell’Upi viene segnalato un articolo del professor Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, che giudica le ipotesi che fanno capo al provvedimento del governo Monti come non legittime e irragionevoli.
Dice il professore, fra le altre cose: “l’attuazione del decreto si tradurrebbe in una grandiosa operazione di nuovo accentramento“. Ed è esattamente ciò a cui aspirano i partiti nazionali e di riflesso i codardos bellunesi che stanno zitti. Ecco perché bisogna rinnegarli con forza. Non abbiamo bisogno di politicuccoli “da inaugurazione”. Sono pidocchi, quindi parassiti, da schiacciare alla prima occasione (politicamente, nevvero). Fate spazio nei vostri pensieri all’unica soluzione utilmente praticabile: Belluno Autonoma.
IL PROFESSOR VALERIO ONIDA, PRESIDENTE EMERITO DELLA CORTE COSTITUZIONALE AL SOLE 24 ORE: “CONTRO LE PROVINCE UN’OPERAZIONE SURRETTIZIA”.NORME NON LEGITTIME E IRRAGIONEVOLI
“Ecco perchè bisogna impugnare le norme Monti contro le Province davanti alla Corte costituzionale”
“Tra le diverse prove di serietà offerte dal Governo Monti, ci si sarebbe potuti attendere anche quella di resistere alla retorica dilagante al grido di ‘aboliamo le Province’, formulando invece, in materia, una disciplina legittima e ragionevole”. Così inizia il lungo intervento pubblicato oggi sul quotidiano Il Sole 24 ore, a firma del Prof Valerio Onida, Presidente emerito della Corte Costituzionale. Nel testo, che pubblichiamo in allegato in versione integrale, il Professore sottolinea quanto le norme previste dal Decreto Salva Italia contro le Province siano “un’operazione surrettizia. Non si sopprime formalmente le Province, ma di fatto sostanzialmete le svuota della loro natura costituzionale, nel visibilissimo intento di anticipare una riforma che abolisca”. Onida poi entra nei dettagli, sottolineando tutti i gravi limiti delle norme. “In sostanza – scrive – il decreto legge realizza una vera riforma costituzionale, che però esula dalla competenza del legislatore ordinario (e quindi viola anche l’articolo 138 della Carta)”. Secondo il Presidente emerito, “Si tratta di una disciplina esposta a gravi vizi di illeggittimità costituzionale; potrà essere, e auspicabilmente sarà, impugnata davanti alla Corte Costituzionale dalle Regioni“. Il Presidente entra anche nel merito delle norme e sottolinea che “l’attuazione del decreto si tradurrebbe in una grandiosa operazione di nuovo accentramento“. Il Prof Onida conclude il suo intervento sottolineando che “è urgente che sia chiamato a intervenire il giudice costituzionale, per fortuna – sottolinea – meno esposto degli organi politici al vento delle campagne sommarie e ‘impressionistiche'”.
In allegato, l’articolo del Sole 24 Ore. (20-01-2012)