unione dei comuni: chel d Auronze à dito: ‘ciàma mìa gnòche por nùia…’
Sul sito Auronzo Politica Nuova Andreas Quinz ripropone – in chiave invero leggermente autarchica – il problemone dell’unione dei servizi dei comuni, argomento che i tassi cadorini non hanno ancora ben percepito nella sua essenza (anche perché i primi tassi – i sindaci, insomma – non si sono ancora sbracciati a dovere per far capire ai cittadini a cosa si andrà incontro). Da leggere anche l’allegato ed istruttivo articolo ripreso dal Corriere delle Alpi centrato su alcuni primi problemi posti alla comunità di Cibiana in virtù, si fa per dire, della prossima unificazione dei servizi in Val Boite.
Unione dei servizi? Un festòn!
e Auronzo e Pieve lo fanno per scelta… di altri cadorini!
(il fascino di alcuni politici ha sedotto le due prime cittadine? Altro che sirene…)
Visto il Successo de “Gnoche ‘n Festa”, facile fare una similitudine con la famosa leggenda, ora ancor più surreale: una volta per fregare gli auronzani quei da Loze misero i banchi con le leccornie nel loro paese, ora i “ciadoris” sono riusciti ad organizzare la cosa in quel di Auronzo. Anche questa volta ci svuoteranno le tasche riempendoci la pancia?
Già sulle arse sponde del centro Cadore si mormora: “ciàma mìa gnòche por nùia…”