turismo 2012 a Lozzo di Cadore: esplodono arrivi (+105%) e presenze (+38%)
Se quelli della Fondazione Colleselli avessero avuto la notizia prima di cimentarsi nella rapsodia “Il bellunese riparte”, avrebbero potuto elevare al cielo ben altri canti, di tutt’altro spessore. Del resto l’avevo già scritto l’estate scorsa che quel via vai di super gnocche over 65 che vedevo passare per via Loreto era foriero di un’esplosione salvifica del turismo lozzese. E avevo ragione.
A chiusura del 2012 LozAngeles può vantare lo straordinario risultato di un +205% +105% di arrivi (704 nel 2012 mentre furono 343 nel 2011) ed un meno eclatante ma comunque portentoso +138% +38% di presenze (3558 nel 2012 mentre furono 2577 nel 2011).
Incrementi di questo genere, miracolistici se si tiene conto che nessun uso è stato fatto ancora a Lozzo di Cadore del brand Dolomiti-Unesco, appaiono per quello che sono, stupende meteore di luce in un cielo che più oscuro non si può: Cortina ha chiuso il 2012 con un -3,18% delle presenze, Auronzo con -1,09%, il Settore Turistico Locale Dolomiti-Cortina con un -1,67%, lo stesso Veneto ha accusato nel suo insieme un -1,66%.
Per questo si profila per il nostro piccolo paese, già flagellato da un declino demografico che lo ha visto sprofondare oltre la barriera psicologica dei 1500 abitanti, una redenzione che non esito a definire einsteiniana:
p.s. 17 aprile 2013: in accordo con quanto suggeritomi da me medesimo in questo commento in coda la presente articolo, ho provveduto a modificare la rappresentazione dei dati.
(foto: ghila, dati tratti da Regione Veneto)