Treno delle Dolomiti: commento (quasi) cronologico sulla disputa del tracciato (e balletto dei sindakos)
(avevo intenzione di provare a mettere in fila e ordine cronologico le varie notizie riguardanti il DoloTrenino, in particolare la saga del tracciato – liscio, gassato o ferrarelle -, con il relativo balletto dei sindakos: si, no, so, ni, forse, ma, boh, e adesso?; avrei poi cercato di dare un senso logico agli accadimenti, mettendoli in prospettiva; @talaren mi ha preceduto in un suo recente commento, che ripropongo qui come post, al quale ho aggiunto una sola riga, tra quelle puntate, l’ultima, relativa allo scetticismo della Regione oltre ai link che rimandano ai corrispondenti articoli del Corriere delle Alpi)
di @talaren
Prepariamoci ad un autunno caldo sul fronte Treno delle Dolomiti:
- tracciati A e B, non vanno bene perché tutti vogliono il treno a casa propria
- eccezioni Vodo, che si accontenta dei lavori sulle statali della Val del Boite, e Valle, che non vuole il treno perché a Valle porterebbe solo dissesti
- tutti i sindaci del Centro Cadore/Comelico firmano un documento per sottolineare l’importanza della linea per Auronzo
- i sindaci della Val del Boite non si organizzano altrettanto, quindi? Quelli del Centro Cadore non presentano il documento! (???)
- allora la Val del Boite si raduna, non trovano altro che ripescare una decisione della provincia di decenni fa che voleva rifare il vecchio tracciato per il Boite. Tale decisione è quindi per loro valida e sacra, null’altro è ammissibile
- dopo mesi di studio da parte dei tecnici per individuare i tracciati A e B, si riuniscono i sindaci e in una serata trovano il tracciato C che passa per entrambe le valli, costa di meno, è più veloce e serve più persone (sindaci e pure maghi?)
- no, il tracciato C è stranamente più costoso e più lento (come era scontato)
- sottolineo che 1) la Val del Boite insisteva che il loro tracciato era da fare perché più corto ed economico, e quindi cosa propongono? Un tracciato C più lungo e costoso di A e B. 2) Non era sacra la decisione della provincia di decenni fa? Nessuno poteva contrariare questa decisione? Come mai adesso invece loro possono? Coerenza, questa sconosciuta…
- ma, se non altro, il tracciato C è condiviso da tutti i sindaci delle valli
- no, i sindaci di Cortina e Valle e il vice di San Vito sono contrari al tracciato C (ma allora, era condiviso da quali sindaci? Solo da quelli della Val d’Ansiei? Allora non potevano condividere semplicemente il tracciato B?)(ma il sindaco di Cortina sa che esiste vita anche al di fuori della Valle del Boite? No, perché dalle dichiarazioni che lascia sembrerebbe proprio di no. Cortina vive nel mondo dei sogni…)
- dovevano presentare la condivisa proposta C alla regione il 24 settembre, ma siccome ora non è più condivisa, la presenteremo i primi di ottobre (campa cavallo…)
- ma se era condivisa, ci saranno delle firme su questa proposta, no?
- ora anche Valle vuole il treno in mezzo al paese (non portava solo dissesti?)
- problema autonomia Belluno, a chi tocca ora il treno?
- salta fuori l’agordino: invece che sistemare la linea fino a Calalzo, e fare il nuovo tracciato Calalzo-Cortina, perché non fare Belluno-Cortina attraverso Agordo? Costa uguale, è più veloce, migliore, serve più gente… perché spendere i soldi per il Cadore che ha già troppo? (ma loro non si accontentano mai?)
- ah, sì, la tratta agordina servirebbe anche il Cadore… eh sì, sbuca a San Vito prima di giungere a Cortina… una fermata a San Vito è utile per il Cadore, soprattutto per il Comelico…
- a chi tocca la prossima uscita pubblica? In teoria, adesso toccherebbe al sindaco di Auronzo, che per essere una strenua sostenitrice si sente poco…
- (comunque Venezia sulla C, la “terza via”, risulta scettica: i tempi si allungano e il costo aumenta di 100 milioni. Inoltre c’è un nuovo dilemma: metti caso che il 22 ottobre la provincia di Belluno diventi autonoma 🙂 😀 😉 )
Tutto questo leggendo le notizie sui giornali, a meno che non siano anche quelli che scrivono una cosa per un’altra…