tremate, tremate, gli stregoni son tornati
Premessa: all’inizio erano, come si conviene, apprendisti. Poi, col tempo, sono maturati come pere al sole ed eccoli diventati, a tutti gli effetti, Stregoni. Devono aver pagato un lauto compenso ai soliti avvocati sanguisughe per avere la certezza di poter, finalmente, avvisare con sommo gaudio il volgo tutto che la vicenda della caserma di Soracrepa si è finalmente conclusa. La prima parte, aggiungo io, quella che finora ha emanato puzzo di fogna. Se l’hanno fatto, loro che sono sempre attenti a non macchiare l’immagine di cavalieri senza macchia e senza paura che vorrebbero indossare, dobbiamo ritenere che sia davvero la FINE, The END. Trovare il De Rossi la prossima primavera a Pian dei Buoi come soleva fare prima, sarebbe per i nostri Stregoni una vagonata di autentica merda che l’onta biennale della maglia nera per Zozzo di Cadore, che pur ci tocca sopportare, sarebbe niente in confronto. Se così non fosse, gli Stregoni, che hanno sempre avuto paura anche della loro ombra, starebbero ancora giocherellando agli “apprendisti”. Buon segno quindi. Inizia una nuova era: l’Era degli Architetti. Su quella che presumo essere, se uguale al passato, la nuova perla letteraria del Bolcom, ho appena posato gli occhi, ma non ho potuto fare a meno di notare l’ultimo opportuno commento di Cagliostro che mi è parso giusto evidenziare in qualità di articolo. Nonostante non abbia un cazzo da fare, come osservava impietosamente un commentatore tempo addietro, i miei interventi sul BLOZ saranno, tuttavia, piuttosto rarefatti (rispetto al passato), almeno fino a quando non cambierò le mie priorità.
di Cagliostro
Mi è appena stato recapitato il Bol-Com che ho letto con la dovuta attenzione. Tralascio ogni considerazione sul tono e sulle varie ‘amenità’ lette e riscontrate. Forse ha visto giusto Fox Mulder quando parla di tono ‘gongolante’ e di scritto che poteva ben essere attribuito ad un ‘bambino delle elementari’. Ma passiamo oltre, giacché anche un bambino delle elementari può essere animato da certe faziosità e da non commendevoli insinuazioni… Immaginatevi un politico scafato come il nostro Conducator!! Voglio limitarmi soltanto a considerazioni sul pezzo ‘Il Casermone Soracrepa ritorna di (a?) Lozzo’, tralasciando il non meno importante pezzo “Differenziare i Rifiuti Conviene a Tutti” su cui mi soffermerò in un prossimo futuro.
A proposito del Casermone, riporto questa frase “…Non ci siamo arresi neanche quando, anche in Consiglio Comunale, qualcuno ci spiegò che non c’era nulla da fare per salvarlo (il casermone, ndr) “Segue tono trionfalistico e smaccatamente autoincensatorio.” …abbiamo vinto noi. Il Casermone appartiene a Lozzo e nessuno glielo (sic!) toccherà mai più”.
Mi viene naturale considerare che:
- il metodo non cambia! Ricordate i Bolcom precedenti con la triade di insinuazioni? Sottrazioni presunte alla Latteria, sversamento veleni nel lago, ventilato accordo sottobanco con il De Rossi da parte di un non meglio precisato (ma ben identificabile) capo-gruppo di minoranza!! Mai un nome e cognome precisi!! Solo accuse generiche e non provate, attribuzioni di ‘colpe’ inesistenti. E’ la nuova tecnica della comunicazione, bellezza! (la tecnica demolitoria dell’avversario/nemico è di scuola…brianzola);
- la verità vera viene sottaciuta, viene distorta a proprio uso e consumo al fine di APPARIRE sempre il modello di perfezione, colui che aveva visto giusto per il bene collettivo. Vedremo poi, sulla lunga distanza, quanto il bene collettivo sia stato preservato da certe scelte…
- la succinta rievocazione dei fatti è soltanto in parte corrispondente alla realtà, per il resto è manipolazione pro domo sua (del sindaco e del suo degno compare);
E le considerazioni potrebbero continuare all’infinito. Io però mi limito a rinviare il lettore a quanto da me – e da altri – scritto aull’argomento e su altre pregnanti questioni lasciate alla discrezionale scelta operativa di questa Ammninistrazione.
QUELLO CHE A ME PREME SOTTOLINEARE E’ CHE IL METODO DELLA NON TRASPARENZA (NON VOGLIO USARE ESPRESSIONI FORTI, TIPICHE DI METODI IN AUGE IN ALTRE PARTI DEL NOSTRO TERRITORIO NAZIONALE) CERTAMENTE NON PREMIA E TUTTI POSSONO ‘AMMIRARE’ LA SINTASSI MISTERIOSA ED IMPROBABILE IN VOGA A PALAZZO VENZO.
‘QUALCUNO’ IN CONSIGLIO COMUNALE CI SPIEGO’ CHE NON C’ERA NULLA DA FARE PER SALVARLO’. LINGUAGGIO CRIPTICO CHE MERITA IL GUANTO DI SFIDA: CHI E’ QUESTO QUALCUNO? SI ABBIA IL CORAGGIO DI FARE IL NOME!!
E’ FORSE IL CAPO GRUPPO DELLA PRECEDENTE LEGISLATURA? NON SEMBRA PROPRIO, VISTO CHE, CE LO SPIEGA L’INTERESSATO, LA TRATTATIVA CON LA BANCA E’ PARTITA PROPRIO DA UNA SUA INIZIATIVA. E POI GIUSEPPE ZANELLA AVEVA LA BUONA ABITUDINE DI PRESENTARE INTERVENTI SCRITTI E NON RISULTA PROPRIO CHE ABBIA MAI USATO LA FRASE SOPRA RIPORTATA.
NEANCHE CREDO CHE UNA SIMILE AFFERMAZIONE POSSA ESSERE USCITA DALLA BOCCA DI IVANO CALLIGARO…
Insomma, a chi giova la politica delle insinuazioni malevoli? Forse all’ordinato sviluppo della Comunità ed alla pace e concordia sociale tanto spesso invocate a parole dal nostro sindaco? Dubito molto che un tale modo di fare sia nel DNA dei Lozzesi che io conosco assai bene e sicuramente meglio di quanto li conosce il sig. Mario Manfreda, cittadino di Lozzo per ‘meriti’ e qualifica acquisita… E per fortuna che l’uomo appare così equilibrato, disponibile e serioso! Ma, che volete, alle volte le apparenze ingannano e la ‘tenuta’ caparbia della sedia fa fare anche brutte figure usando terminologia criptica, comunque molto allusiva e rasentante attribuzioni ed aggettivazioni molto più pesanti…