TRE EPITAFFI SUL GIANBURRASCA RIGNANESE LETTI OGGI SULLA RASSEGNA STAMPA
di Giuseppe Zanella
Caro Danilo,
siccome il tuo Bloz ha la peculiarità di essere nato anche con il precipuo scopo di fare “satira politica”, ho trovato opportuno ed in linea con la tua finalità editoriale, inviarti i tre commenti letti oggi sulla rassegna stampa, scritti da tre occhiuti, sagaci osservatori e ti pregherei di pubblicarli tempestivamente. Chi ha seguito le vicende politiche di questi giorni potrà trovare materia di meditazione… Grazie di cuore. Ecco i tre testi:
da parte di tale “RAF GIAN”:
“Per chi ricorda l’era della falce e del martello e di bandiera rossa, la meraviglia non è tanto un toscanello in maniche di camicia che cammina sulle punte e bofonchia in inglesoide, che fa il Presidente del Consiglio senza essere mai stato eletto dagli italiani, che si circonda di vallette ministro e di utili idioti come e più del Berlusca, che scodinzola ai poteri forti ed alle logge verdiane, che passa su bancarotte, padri, figlie, orologi rolex, rapimenti di mogli arzebajane, emendamenti ai toy boy, che boicotta i referendum democratici tenendoli lontani dalla Amministrative salvo poi ricordarci che è uno spreco spendere altri 300 milioni, che sta facendo galoppare il debito pubblico ed ha pure la faccia tosta di chiamarla flessibilità…
NON MI MERAVIGLIO DI TUTTO CIO’, MA DI COME UN COMPAGNO POSSA ANCORA TENERSELO COME SEGRETARIO DI PARTITO !!!”
Da parte di tale “BUDDY GUY”:
“ Prima regola della comunicazione aggressiva: dirottare sempre l’attenzione dalla luna al dito che la indica”.
Da parte di tale “Erbasardonica”:
“I compagni comunisti hanno fatto una colata di cemento armato nelle narici per non odorare gli orrendi fetori del loro putrescente partito, hanno turato le orecchie con cemento a presa rapida per non finire uccisi dalla lectio magistralis del loro ignorante segretario ed hanno ereditato i grossi, neri occhialoni del caimano per non contrarre la ‘pirlite’.”
Commento:
Credo che i tre ‘inserti’ sopra riportati ben rendano l’idea della situazione in cui ora ci troviamo. Eravamo sull’orlo del baratro, ora abbiamo fatto un ‘passo in avanti’… Basti pensare alle lodi insensate e sperticate fatte dal ‘Bomba’ (si badi bene: anche segretario di un partito di sinistra!) a proposito dei meriti che avrebbe acquisito, nei confronti dell’Italia, un tale che di nome fa Marchionne. Colui cioè che, dopo aver contribuito a dissestare l’Economia della Nazione con pioggia continua di contributi a fondo perduto e miriadi di casse integrazioni poste sul groppo di noi tutti, ora ha pensato bene di trasferire sede e stabilimenti all’estero, dove paga le tasse e si è letteralmente dimenticato della promessa dei 20 mld di investimenti da effettuare in Italia…
Veramente costui, per amore del potere, ha cambiato pelle al partito e si sta producendo nella attuazione di tutta una serie di deleterie modifiche (di ordine civile, costituzionale, elettorale, economiche, sociali…) che già erano inserite nel programma scovato dal giudice Colombo in quel di Castiglion Fibocchi, presso Villa Vanda già di proprietà di quel losco figuro che rispondeva al nome di Lucio Gelli (pace all’anima sua).