tra gufo e allocco, seduti sulla sponda del fiume …
Con un raccontaballe di tal fatta (ne son passati tanti ma con una faccia da culo così questo è il primo), essere gufi è scelta di vita obbligata.
Analisi superba! Non c’è una parola fuori posto. Non ne servono altre. Perfetta. E ora sediamoci sulla sponda del fiume, senza tirar le orecchie che tanto, quando il Titalic cozzerà, il boato si farà strada ovunque.
Tra gufo e allocco
Probabilmente Matteo Renzi sarà fatto a pezzi con la solita crudeltà che i disillusi riservano a chi li ha illusi, non già per vendicarsi dell’impostura di cui diranno d’esser stati fatti oggetto – quello sarà l’alibi per mettere a tacere la coscienza – ma per saldare i conti con la propria ingenuità o, peggio, con la malata coazione a cercare disperatamente un impostore, implorandolo di illuderli. Povero cazzaro, non è riuscito a reggere il bluff neanche per un anno, e fra quanti l’hanno salutato come Uomo della Provvidenza già comincia a serpeggiare il sospetto che sia buono solo a vender chiacchiere, come non fosse chiaro da subito. A chi non è mai piaciuto – e qui non se n’è mai fatto mistero – non resta che attendere, e pare non si debba neanche attender troppo per cogliere la differenza tra gufo e allocco. (Malvino)