Tosi e Bottacin ne la ‘nuocitudine’ al consenso
Si sapeva che Tosi, nella veste di segretario nasional della Liga Veneta, aveva manifestato il desiderio di dare una strigliatina “ai suoi”. Si parlava di 12-13 ribelli fra cui anche Zaia. Il richiamo è giunto anche a Gianpaolo Bottacin, ex presidente della Provincia di Belluno.
BELLUNO. Con il solito ritardo rispetto al resto del Veneto, le lettere di richiamo di Flavio Tosi sono arrivate anche a Belluno. A quanto si sa, tra i leghisti bellunesi, uno solo ha ricevuto la “sgridata” del capo e si tratta dell’ex presidente della Provincia Gianpaolo Bottacin, che per una serie di coincidenze ha visto l’email di Tosi solo ieri. La comunicazione è molto breve e il segretario regionale, dopo aver ribadito che:
«Le questioni interne al movimento devono rimanere tali e discusse nelle sedi della Lega Nord e non sui media o sul web», scrive: «occorre evitare polemiche mediatiche che possono solo nuocere al consenso e quindi alla causa del movimento e fornire pretesti per strumentalizzazioni giornalistiche nei nostri confronti, platealmente in atto in queste ultime settimane».
Alle ultime elezioni la Lega è precipitata in Veneto al 10,5% perdendo la bellezza di 16,6 punti percentuali dalle politiche del 2008 quando valeva il 27,1% (lasciamo stare dalle ultime regionali perché il confronto sarebbe non drammatico, ma da suicidio …). Guardiamo la cosa da un altro punto di vista: nel 2008 i voti erano 830.594 e sono oggi diventati 310.173, che vuol dire aver perso il 62% dei voti.
Vi pare che il segretario di un partito alle prese con questa situazione debba perdere il proprio tempo sottilettizzando su alcune dichiarazioni che rappresentano un semplice “dibattito interno”?
Come non andare col pensiero a io toso, tu tosi, noi tosiamo: la tosatura della Lega in Veneto.