Toglietele tutto, ma non l’8 per mille.
L’ultima riga di un ottimo articolo pubblicato in rete così recita: “Credete ancora che il vero problema siano i crocifissi nelle aule?”.
La storiella dei crocifissi da togliere dalle aule scolastiche (eventualmente, su richiesta), terrà banco per qualche giorno. Ed io lo avrei proprio voluto scrivere un articolo su un tema che interessa la Chiesa in modo più generale. Ma il tema che avevo in mente richiedeva un approfondimento che mi sarebbe costato parecchie ore. Quell’articolo lo ho trovato in rete su Byoblu.com, titolato “Il vero costo dei crocifissi“, scritto molto meglio di quanto avrei saputo fare io.
Ve lo propongo perché ne condivido il contenuto e lo spirito (di questo articolo, non di tutto quello che sostiene l’ottimo Claudio Messora).
In discussione non è la religione in quanto tale, ovviamente, ma la sovrastruttura gerarchico-istituzional-immobiliare che fa capo al clero ed i tentacolari rapporti fra Stato e Chiesa.
Per me poi, i crocifissi possono anche restare lì dove sono. Da valutare l’eventuale eliminazione, dal pianeta Terra, della Corte europea dei diritti dell’uomo, che pretende che la signora che ha presentato l’esposto sia risarcita per danni morali (con 5.000 €). Come diceva qualcuno in passato, «… ma vaa affangà».