Tagliando a Tremonti: la deriva wikicratica nella valorizzazione del patrimonio
Il Mago Superministro e sempre primo della classe Giulio Tremonti, il più superbo e arrogante ma, nondimeno, peggior ministro delle Finanze che abbiamo avuto (dopo Visco), si dice sicuro di poter vendere l’argenteria di famiglia, rappresentata dal patrimonio dello Stato, non tanto per per far tirare un sospiro di sollievo a quest’ultimo imbolsito di debiti, quanto per rilanciare l’Italia fra le nazioni “per bene” dell’Europa.
Ma non crediate che il Mago sappia già come fare. No, questa volta no. Il turlupinatore e abbindolatore, questa volta, ha scelto la via della wikicrazia. Ieri il ministrero dell’Economia e delle Finanze ha diramato un comunicato stampa nel quale si dà notizia dell’attivazione di un indirizzo email destinato a sconvolgere le modalità con cui lo Stato si relaziona con i cittadini.
La casella di posta dovrà servire a “Proporre norme e modelli per la valorizzazione del patrimonio pubblico“.
[…] Per consentire a tutti i soggetti interessati di formulare proposte che consentano di accelerare i processi di valorizzazione del patrimonio pubblico senza far venir meno le tutele proprie dei beni pubblici, il Ministero dell’economia e delle finanze, tramite l’Agenzia del Demanio, ha attivato, da oggi, la casella di posta elettronica patrimonio@agenziademanio.it.
Le proposte potranno riguardare modifiche normative, modelli di valorizzazione o progetti per specifici beni individuati, nonché metodologie e risultati ottenuti da esperienze pregresse, anche internazionali. […]
Chi era che diceva che Tremonti non aveva più idee? Ne aveva ancora una. E con questa astuta quanto semplicissima proposta, ha levato dal campo ogni possibile fraintendimento. E non è più vero che Voltremont sa tutto lui. Talvolta ha il bisogno di essere consigliato. Sotto a chi tocca. E non si dica più che il superministro è un accentratore. Da oggi Tremonti può fregiarsi del titolo di “primo” ministro wikicratico d’Italia.