i vantaggi dell’essere in FriuliVG: il ‘debora code’
I sappadini stanno già sperimentando i vantaggi dell’essere migrati in FVG (eccheccazzo!). Non tanto il volgo, quanto il borgomastro. Ma un vantaggio ce l’avrà anche il villano: il primo cittadino, d’ora in poi, puzzerà un po’ meno e gozzoviglierà con minor esuberanza, non ruttando smodatamente e risucchiando la minestra con morigerata turbolenza.
Il tutto grazie alla cenerentola piddina (Serracchiani, una nostra vecchia conoscenza), già trombettiera del PIL, argine contro l’estrema destra austriaca, distratta agente di borsa, e autonomista col culo degli altri. Debbbora, infatti, ha elaborato una preziosissima guida di buone maniere – bon ton per i diversamente francesi – che ha poi fatto recapitare ad ogni sindaco del FVG.
Dal FQ:
Fondamentale è la stretta di mano. “Deve essere asciutta e decisa: meglio avere le mani curate, con dita curate e unghie non mangiucchiate, che denotano insicurezza. Deve protrarsi per circa tre secondi oscillando di poco l’avambraccio vero l’alto e il basso”.
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L’ho sempre detto: ogni mattina un piddino si alza e sa che dovrà inventarsi una cazzata più grande di quella detta o fatta il giorno prima: un compito estenuante. Che importa se lo spopolamento sta soffocando i paeselli: l’importante è che i sindaci, nell’osservare il fenomeno, abbiano le unghie ben curate.