andamento delle presenze nei Settori Turistici Locali (STL) del Veneto – 2012
Aggiorno con i dati del 2012 il precedente articolo che descrive graficamente l’andamento delle presenze nei Settori Turistici Locali del Veneto.
Aggiorno con i dati del 2012 il precedente articolo che descrive graficamente l’andamento delle presenze nei Settori Turistici Locali del Veneto.
30 maggio 2012: la subcommissario della Provincia di Belluno Emanuela Milan (Corriere delle Alpi):
«Stiamo rifacendo il sito internet, affinché sia più ricco e utile alla diffusione del bene. […]
Recentemente, sempre sul Corriere delle Alpi, il giornalista Vietina faceva notare che la sezione Press area del sito è inchiodata al 30 novembre 2011. In compenso quella Eventi e novità è inchiodata al 15 novembre 2012, gioire please. Riguardo al sito …
28 febbraio 2013: ecco come Paola Matonti, responsabile dell’Unità temporanea di coordinamento della Fondazione, giustifica quanto rilevato:
“La ragione [delle news inchiodate, ndr] è che stiamo lavorando alla completa revisione del sito … lo stiamo realizzando grazie ad uno speciale finanziamento statale”.
Sembrerebbe che in relazione al sito internet (che come dicevo qualche giorno fa, oggi si fa degnamente coi piedi e un neurone attivo – attivo anche ad intermittenza) sia tutto un …. cantiere aperto: vedrete che sitone salterà fuori. Inoltre veniamo a sapere, niente popodimeno che dalla responsabile dell’Unità bla bla bla, che una eventuale cazzo di notizia da ficcarsi o di qua o di là, oggi domani o fra un mese – come del resto già fatto in passato da qualcuno – non si può postare perché … “stiamo lavorando alla completa revisione del sito”.
In altre parole: ma fatti pure tutte le revisioni del sito che vuoi (tanto non cambia assolutamente niente), ma che cavolo c’entra questo con la morte per asfissia del sito esistente? Se c’è voglia e volontà, sul “sito vecchio” ci puoi mettere notizie fino ad un istante prima di fare lo switch al … sito nuevo.
Ecco, quello della Fondazione Dolomiti Unesco non è semplicemente un baraccone, di più, è un baldraccone.
(foto Corsaridelgusto.eu)
Qualcuno di voi ne ha mai sentito la mancanza? Oppure, c’è qualcuno che ne ha avvertito la presenza? La Fondazione Unesco è come Bersani politico, un morto che cammina. Dovrebbe servire a raccontare le mirabilia delle Dolomiti patrimonio dell’Umanità bla bla bla. Non lo sta facendo. Qualcosa fa, quisquilie; anche il sito internet, che oggi si fa degnamente coi piedi e un neurone attivo – attivo anche ad intermittenza -, langue (ma presto risorgerà più bello e più forte di prima). Dicono che sia così perché è una macchina complessa:
[…] La Fondazione Dolomiti-Dolomiten-Dolomites-Dolomitis Unesco è una macchina complessa, difficile da mettere in moto e anche da guidare, poiché ne fanno parte cinque Province e due Regioni, e ciascuna ha le sue esigenze e va alla sua velocità. Tant’è che in questa fase di rodaggio (perché nonostante i tre anni di vita, ancora di rodaggio si tratta) chi può si arrangia con le strutture a disposizione, ovvero le Province.
Ma vediamo più nel dettaglio (ho omesso i nomi ché qui non interessano):
Una macchina complessa: al vertice della Fondazione c’è il consiglio di amministrazione, presieduto da A. Ne fanno parte i consiglieri B di Bolzano, C di Pordenone, D di Trento, E di Udine. Il consiglio direttivo: i 5 presidenti delle 5 province (il commissario per Belluno, ovviamente) più i governatori di Veneto e FVG. Comitato scientifico: 5 xyz. L’operatività viene poi garantitta dell’Unità temporanea di coordinamento con 3 xyz e da 7 reti funzionali: formazione e ricerca; geologia, cartografia, confini e banche dati; turismo sostenibile; mobilità; promozione turistica; paesaggio; parchi ed aree protette.
E questa “cosa” rappresenterebbe una macchina complessa?
Ok, la macchina è un tantino farraginosa e ciò risulta doppiamente ridicolo visti i risultati che abbiamo sotto gli occhi fino ad oggi (chiedete in giro a qualche albergatore, solo per fare un esempio). Sulle ehm, reti funzionali, mi sono già espresso. Io lo dissi, facile profeta, che stava nascendo un altro baraccone, un pataccone. Comunque, dai, davvero, ‘sta cosa potrà mai essere ritenuta complessa?
Digiamogelo: una portaerei, è una macchina complessa …
(foto: it.gdefon.com)
Il sindaco di Cortina – a titolo personale – ha messo lì 200.000 euri a garanzia di una “sovvenzione” al Comitato operativo per i mondiali di sci del 2019. Anche a St. Moritz 🙂 🙂 il sindaco deve aver fatto altrettanto – per quelli del 2017 – alla cui assegnazione Cortina ha comunque partecipato, perdendola con buona dose di vergogna (vedi Cortina e la lungimiranza sodomitica sui mondiali del 2017).
Glieli ha chiesti la banca, dopo aver sentito quanto gagliardo fosse stato a suo tempo – prima della legnata presa in Corea, per l’appunto – parlando della nostra (italica) fantasia:
[…] loro sono svizzeri in tutto e per tutto quindi sembra che funzioni sempre tutto bene però a me piace anche un po’ la nostra intraprendenza la nostra fantasia ed il colpo, diciamo, di coda tipico di noi italiani che con la fantasia riusciamo a colmare questo gap .. certo hanno più soldi ma forse noi siamo un po’ più fantasiosi …[..]
Avranno pensato, gli gnomi-banchieri con uno sguardo al recente passato, “Se ce li mette lui … un pochino più sicuri lo siamo”. Direttamente dall’Ansa con attutito clamore:
Mondiali, Franceschi, banca non si fida
Ho garantito con soldi miei per comitato, e’ male nazionale
(ANSA) – VENEZIA, 17 FEB – Il sindaco di Cortina Andrea Franceschi e’ stupito del clamore per il gesto compiuto a favore della sua città, garantendo con 200mila euro di tasca propria la sovvenzione al Comitato operativo dei mondiali di sci del 2019.
A rendere necessario l’intervento del sindaco, puntualizza, “é stato il meccanismo complesso che le banche ormai hanno abbracciato quando si tratta di mutui. Non si sono fidati e hanno voluto una persona fisica sulla quale rivalersi”.
Ci aveva già provato, Cortina, ad ospitare i mondiali di sci. Ed è stata sepolta sotto una valanga di nev.. oops, no no, era proprio ne…rda. Chi se la dimentica la pessima figura riportata in Corea la scorsa primavera? Chi non se la ricorda può trovare conforto in Cortina e la lungimiranza sodomitica sui mondiali del 2017, oppure nel successivo vote for Cortina 2017 suggellato, infine, dal fantozziano Mondiali 2017: Cortina era completamente fuori allenamento.
Da quella esperienza sono tornati indietro tutti piuttosto rigidi, per non dire impalati: certe cose fanno male, dovunque ti arrivino. Giova forse ricordare che molti ampezzani – in particolare quelli di stretta osservanza asburgica – avvampano ancor oggi quando si ricorda loro tal figura meschina.
Ora la Regione Veneto ha regalato a Cortina 300.000 euri con cui giocherellare al prossimo giro dell’oca, il “Campionato mondiale di sci 2019”. Avendolo preso tra i denti in Corea – diciamo pure così, anche se la zona di atterraggio è più vicina al terreno – la prossima candidatura ai mondiali del 2019 dovrebbe, ragionevolmente, essere già più a portata di mano. Anche considerando che il caravanserraglio avrebbe la cornice del pa…, patri…, dai che ce la fate, del patrimo… nio dell’umanitààààà. Bravi, non era poi così difficile.
Il sindaco di Cortina, giulivo, festeggia l’elargizione regionale sostenendo che è utilissima in quanto quelli della FIS sarebbero più docilmente bendisposti verso la Regina dal misurare che anche le istituzioni e la gggente sono favorevoli alla sua candidatura (ma va?). E’ per questo che in tutto il Cadore, spontaneamente, i comitati CRC (Case di Riposo Cadorine) si sono prodigati per produrre due clip video a sostegno della candidatura di Cortina ai mondiali del 2019, una versione con dentiera e una senza. A Franceschi è lasciato l’onere di scegliere quali fra le due adottare a supporto del prossimo lancio della campagna di promozione.
Comunque, un augurio possiamo farlo, al giulivo sindaco. Traendo divina ispirazione dal seguente illuminato passaggio relativo alla candidatura del 2017, nel quale, disinvoltamente, il sindaco si scava da solo la fossa elogiando la nostra fantasia in rapporto alla vincitrice St. Moritz che «è svizzera in tutto e per tutto» (ma va?), consigliamo di rimanere più sul vago quando si parla di «colpo di coda tipico di noi italiani». Così, se ci dovesse capitare ancora di farcela addosso, che almeno succeda alla luce del sole, e non dentro una fossa scavata con la propria italica fantasia.
[…] loro sono svizzeri in tutto e per tutto quindi sembra che funzioni sempre tutto bene però a me piace anche un po’ la nostra intraprendenza la nostra fantasia ed il colpo, diciamo, di coda tipico di noi italiani che con la fantasia riusciamo a colmare questo gap .. certo hanno più soldi ma forse noi siamo un po’ più fantasiosi …[..]
p.s. se si segue l’intero video si possono sentire anche le candide ed ingenue stronzate dette da Tomba (che va perdonato per tutto ciò che ha fatto per lo sci italiano)
Vi avevo già allertato (subito prima della foto) del fatto che fra i preziosi fotogrammi del film del Dacia Duster on the road che si è recato a Pian dei Buoi passando per Pozzo di Cadore 🙂 , vi è una straordinaria testimonianza visiva sulla quale – dicevo – “tornerò uno di questi giorni”. Eccola:
Ora si spiega perché il commentatore dusterista, nel post precedente relativo alla Dacia Duster, si dichiarasse dispiaciuto del fatto che il sindaco di Lozzo di Cadore fosse oggetto di critiche. Il primo cittadino era infatti insieme al club Dacia Duster il 9 settembre scorso quando la colonna ha mosso per Pian dei Buoi, ed ha fatto loro da anfitrione oltre che da cicerone (queste sortite andrebbero caldamente incoraggiate; va invece pietosamente segnalato al videoamatore che il fotogramma riporta il già sbagliato Pozzo di Cadore come fosse il nome del sindaco: anche le preposizioni articolate hanno la loro importanza eh !!).
Il videomaker, inserendo l’immagine del sindaco nel film, avrà voluto, presumo, tributargli un ringraziamento a futura memoria per la dedizione con cui – è da ritenere – l’amministrazione comunale si è adoperata per garantire alla colonna in transito verso l’alpe il massimo della sicurezza (si ricorderà che il 9 settembre venne riattivato il senso unico di marcia da e per Pian dei Buoi proprio per agevolare l’autoraduno). Sulla presunta “sicurezza” dell’ambaradan, peraltro, vicende da poco trapelate – se conosciute – getterebbero i dusteristi in lieve – ancorché postumo – affanno.
Ma non viene naturale anche a voi chiedervi quale possa essere stato il greve pensiero che si è insinuato nella mente del sindaco al punto da conferirgli una così torva immagine, nonostante le liete note della fisarmonica? Neanche Bersani, da solo come un cane con la sola compagnia di una birra, emana la medesima tristezza. Cosa sarà mai stato?
Secondo me, dopo aver assistito a tutto quello sferragliare di Dacia Duster on the road si deve essere ricordato di quella delibera …:
APPROVAZIONE PROGETTO “RISCOPERTA DI UN PATRIMONIO PER UN TURISMO ECOCOMPATIBILE AI PIEDI DELLE MARMAROLE PATRIMONIO DELL’UMANITA’ – PROGETTO DI VALORIZZAZIONE, TUTELA E CONSERVAZIONE DEL COMPRENSORIO PAESAGGISTICO E ARCHITETTONICO DI PIAN DEI BUOI, BAION E MARMAROLE (delibera n. 47 del 29/06/2011)
E forse, dico forse, per un fugace momento, il nostro deve aver detto a se stesso “Porca troia, devo ricordarmi di modificare quella delibera ecocompatibile del cavolo“.