turismi cadorini: just married
Su NuovoCadore è apparso un articolo inquadrabile nella serie Harmony o, per i più tradizionalisti, nella serie Mulino Bianco (vedo già il crozziano Banderas chiedere “Vuoi che te mostro el biscoto?”).
Una coppia inglese, fulminata dalle bellezze dolomitiche cadorine sulle orme del conterraneo Josiah Gilbert, che dopo aver percorso in lungo e in largo le nostre contrade pubblicò a Londra nel 1869 Cadore or Titian’s Country, ha deciso di convolare a nozze in questo angolo di paradiso, adornando il fatidico giorno delle torreggianti cime che coronano la Val D’Ansiei e Auronzo di Cadore.
E fin qui niente da dire, cronaca più o meno romanzata in stile Harmony. Ma dall’articolo ecco trasparire una (quasi) nuova possibilità di declinare l’attrattività turistica:
Le bellezze paesaggistiche del Cadore si riconfermano una grande attrattiva anche per celebrare i matrimoni.
Attrattiva che, nella penuria che ormai si evidenzia da 15 anni a questa parte nell’affluenza turistica in Cadore, potrebbe davvero assumere l’importanza di una vera e propria chiave di volta. Infatti ecco arrivare – timorosamente introdotta dal condizionale – una proposta di grande suggestione:
I matrimoni potrebbero essere un potenziale interessante anche se non è un’idea nuova, infatti la vicina Cortina d’Ampezzo è già attrezzata per eventi di questo tipo che si potrebbero esportare e adattare anche in Cadore.
Peccato che Cortina sia già attrezzata (corsi prematrimoniali?); però conforta l’idea che in qualche modo gli eventi si possano “adattare” anche in Cadore (e che cosa adattiamo? lei, lui, loro?). Peccato che i matrimoni in Italia – quale componente domestica della nuova domanda – siano in calo a favore delle più flessibili convivenze. Niente paura: all’ormai irrinunciabile pacchetto “just married” si potrà sempre affiancare il pacchetto “riscaldate la vostra convivenza con l’enrosadira“.
E poi ci sono le nozze d’argento, e quelle d’oro, e così spero sia di voi.
(foto appletreewed.it)