in Trentino ‘Vacanze in Baita’, a Lozzo di Cadore ‘Vacanze in Caserma’
In campo turistico non ci si inventa granché. Quasi tutto è già stato scritto. Basta copiare, ed anche i trentini copiano. Vi ricordate Henry David Thoreau? Chi è appena appena liberale d’istinto, se non di formazione, non può non aver letto Walden, ovvero Vita nei boschi:
Walden ovvero Vita nei boschi è il resoconto dell’avventura dell’autore, Henry David Thoreau, che dedicò ben due anni, due mesi e due giorni (1845-1847) della propria vita nel cercare un rapporto intimo con la natura e insieme ritrovare sé stesso in una società che non rappresentava ai suoi occhi i veri valori da seguire, ma solo l’utile mercantile. […]
L’esempio di una proficua Vacanza in baita, tanto per dire, che da riposo e distacco sui generis può diventare una proposta vacanziera di buona qualità (ufficio stampa della PAT).
“Vacanze in Baita” è il nuovo club di prodotto che arricchisce l’offerta turistica trentina. Lo ha deciso la Giunta provinciale. […].
“Vacanze in Baita” si è affermato come format di prodotto che riesce concretamente ad offrire un ricco catalogo di proposte di vacanza nella natura dove è la struttura edilizia tipica (la baita) a motivare in modo esclusivo la scelta. Nell’immaginario collettivo infatti il soggiorno in baita rappresenta la forma di vacanza più legata alla montagna in cui si esprime al meglio tipicità e rapporto con la natura. Una sistemazione tranquilla, rilassante, dotata di tutti i confort, lontana dalla confusione della metropoli e dai rumori delle città, dove poter riscoprire l’intimità della coppia e/o della famiglia.[…]
E noi chi siamo? Siam mica qui a tagliar le unghie ai ciuchi, noi. Noi riusciamo a mutuare le cose migliori adattandole al topos. Ecco allora un altro tassello verso la Vacanza in Caserma, il nuovo club di prodotto “made in Lozzo di Cadore”: alcune maestranze hanno tacconato (senza spago però) il buco che si era palesato sull’ala del tetto della caserma.
Non riesco a datare l’impresa, che può essere avvenuta anche prima del solstizio d’inverno, ma non ha alcuna importanza: quello che conta è che l’edificio sia ancora nel cuore (e soprattutto nella testa) del duo sindacale (dal quale continuiamo ad attendere le straordinarie tartine dall’uno e tortine dall’altro).
Lunga la strada, stretta la via …