in Australia eletto il primo aborigeno alla Camera; in Veneto la giunta è senza bellunesi
Le elezioni regionali si sono svolte in marzo, non un secolo fa. E sappiamo che nessun bellunese è entrato a far parte della giunta. Nei 40 anni dalla nascita delle regioni come istituzioni ve n’era sempre stato uno. Con ciò nessuno si dimentica che con il 5% di popolazione vali quel che vali (cioè, se ti va bene, il 5%), ma almeno l’apparenza della tanto decantata attenzione alla montagna poteva essere garantita. Così non è stato. Zaia ci ha però rincuorato ricordando che ci darà una qualche forma di autonomia.
Ecco che una notizia lontana come quella della prima elezione di un aborigeno alla Camera australiana (due aborigeni erano già stati eletti al Senato) è in grado, con le dovute proporzioni, di suscitare in me ricordi non proprio entusiastici del fatto appena ricordato, ossia l’esclusione dei bellunesi dalla giunta veneta. Oscar De Bona sarebbe quindi una specia di “ultimo dei Moicani”. Una bella eredità.
Da notare, solo per le curiosità che rappresentano, che alle medesime elezioni è stato eletto il più giovane deputato australiano (20 anni) ed il primo deputato musulmano della storia di questo Paese.
Il premier Kevin Rudes, nel 2008, in Parlamento, aveva presentato le scuse dell’Australia agli aborigeni per tutte le ingiustizie subite nella storia.
Tra qualche anno, anche il governatore del Veneto, rivolgendosi a ciò che sarà rimasto della provincia di Belluno, presenterà le proprie scuse. Aggiungendo poi la frase di rito: “Ma la vita continua”. Per chi sarà rimasto.