dopo Lele Mora, i cinepanettoni e i politici al PalaAudi, Franceschi punta ad una Cortina più elegante, più rispettosa e più sobria
Il sindaco di Cortina Andrea Franceschi sembra abbia accolto con “esultanza” (secondo quanto sostenuto dai titolisti del Messaggero) la chiusura (o sospensione?) di Cortina Incontra annunciata da Cisnetto:
[…] «Nel 2009 Cortina ha chiuso con Lele Mora e il suo circo (e intanto la sua querela nei miei confronti è sempre in piedi) – ricorda -. Lo scorso Natale c’è stato l’ultimo cinepanettone. Da quest’anno non ci sarà piu» la passerella dei politici al PalaAudi. Siamo sicuri che sia un dramma? È finita un’epoca. Quella dell’eccesso, dell’apparenza ad ogni costo, in alcuni casi della cafonaggine e della maleducazione…».
Per Franceschi «dobbiamo ammettere che forse, per un periodo, ci ha fatto comodo avere in casa nostra un certo mondo che ostentava lo status quo – pecunia non olet – ma non era quella la vocazione del nostro paese e alla fine i nodi sono venuti al pettine. Per fortuna. Aggiungo io. Adesso dobbiamo ritornare ai valori più sani e genuini». «Possiamo e dobbiamo lavorare tutti insieme – esorta il primo cittadino – per tornare ad avere una Cortina più elegante, più rispettosa, più sobria. Una Cortina che privilegi l’essere all’apparire. Una Cortina più vera. La Cortina dei Montanelli e dei Buzzati, tanto per intenderci. Adesso si volta pagina e si va avanti senza paura e con convinzione».
Belle parole, anche coraggiose, anche avventate, se sei il sindaco di Cortina. Anche in ragione del fatto che i cosiddetti vip hanno sempre “difeso” questo esclusivo paesotto dolomitico quando ce n’è stato bisogno (vedi le beferaggini dello scorso fine anno). Ma non c’è dubbio che la conca possa fare a meno di tutto il ciarpame parlamentar-partitico che si alternava a Cortina Incontra. Dispiace per la recentissima figura de merde dei mondiali, ma in compenso sono arrivati i soldi per altre chilometriche piste.
Sì, Cortina ce la può fare anche senza i vip, soprattutto quelli dediti alla “politica” che sono sempre più invisi alla gente comune. Ma è meglio che l’esultante sindaco si dia da fare subito, senza indugi, perché l’anno scorso il flusso turistico ha sì tenuto il colpo (7165 presenza in meno rispetto al 2010), ma per le aumentate presenze straniere che hanno compensato il calo di quelle italiane. E quel calo dello 0,7%, per la Regina, stride se confrontato con il +2,4% stabilito dall’intero Alto Adige.
È finita un’epoca. Basta cafonaggine e maleducazione, basta cinepanettoni, basta passerella di politici al PalaAudi. Adesso si volta pagina e si va avanti: d’ora in poi sarà imperativo perseguire l’aumento di presenze, ma che siano più eleganti, più rispettose e più sobrie.
Aggiornamento 30-06-2012: stessi dati ma espressi graficamente “a linea”:
(Fonte dati Regione Veneto)