Il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Franceschini continua a vomitare gigantesche cazzate. Da poco sulla questione della “copia privata” ha fatto la figura del supercoglione, sconfessato perfino da Sua Maestà (vedi Guido Scorza su FQ):
[…] Passano una manciata di settimane ed il governo di Sua Maestà annuncia l’approvazione di una nuova legge per effetto della quale dal primo ottobre, i cittadini britannici potranno fare copie private della propria musica e dei propri film senza pagare neppure una sterlina di compenso per copia privata.
Sempre sull’equo compenso Mario Seminerio si incarica di “asfaltare” – con un articolo da incorniciare – il pover’uomo piddino che s’era erto a diga (questa è ironica, mi raccomando) nei confronti della Apple che non solo aveva deciso bellamente di “traslare” l’aumento delle tariffe sul prezzo dei propri prodotti, ma aveva anche chiarito che tutto ciò era diretta conseguenza dell’aumento “governativo” del balzello (sporchi calvinisti).
E’ la volta del turismo e il menestrello scopre l’acqua tiepida:
Il ministro: «Abbiamo i borghi più antichi del mondo e percorsi religiosi da far invidia a Santiago di Compostela, ma nessuno lo sa. Ora si cambia»
Saranno almeno 20 anni che i singoli ministri che si sono succeduti, come dei criceti qualsiasi, saltano nel girello e iniziano a percorrere freneticamente lo stesso loop del predecessore, le stesse tiritere, le stesse gigantesche cazzate spalmate una volta a destra e una volta a sinistra. Ma ora si cambia. Mavaffangà!
Nel 2013 l’Italia (pur terza in Europa e quinta nel mondo) è stata scelta da quasi 48 milioni di turisti stranieri. Che ti costa dare a ‘sti qua, che già sono qua (e se lo sono un motivo ce l’avranno avuto no??), un foglio di carta (ma anche un chip sottopelle) con l’elenco di tutti i borghi antichi e, soprattutto, dei percorsi religiosi che, a detta del menestrello, farebbero invidia a Compostela? Che ti costa? Così vengono a saperlo (perché nessuno lo sa!). E magari, auspicabilmente, tornano.
Perché è naturale no? Uno investe – per dire – in un’attività turistica e poi scopre … che nessuno lo sa! Mai nessuno, cazzo, che si curi di far sapere che quell’albergo lì, quel ristorante là, sono proprio lì e proprio là (che teste di cazzo supergalattiche: posti da sogno … ma nessuno lo sa!!). Questo è davvero un ministro con i coglioni: ma nessuno lo sa!! No, no: lo sappiamo eccome.
Poi uno scopre che il totale dei voli low cost in una settimana tipo (luglio 2012) sono 223 (duecentoventitre) verso le Baleari e 17 (diciassette) verso la Sicilia (p. 13 di Turismo Italia 2020, Presidenza del Consiglio dei Ministri 18 gennaio 2013). Perchè? Il ministro ne ha, anche se vaga, un’idea? Forse che le compagnie aeree non sanno che esiste la Sicilia?
Mah! Che dire? Nessuno lo sa! Chissà chi lo sa!
(foto: la Stampa.it)