La carrozza sarà tutta lilla, con le nuvolette bianche verso il tetto; oltre alla fauna locale, per conferire un “tocco di esotico” ci dipingeremo le cocoritas intente ad amoreggiare e qualche tucano. La motrice sarà dotata di 12 coppie di buoi e tutto il convoglio sarà guidato dalla marmotta, quella che confezionava la cioccolata.
(magari si farà, ma, suvvia, da qui al 2021 ci si può solo scaccolare…)
E’ bellissimo, detto dai Deportati PD; retwittato da un piddino autonomoide della Val d’Ossola, poi, è orgasmico. La montagna sarà salvata dagli immigrati. Dopo che i montanari, autoctoni, se ne saranno andati. Un progetto effervescente.
Però è vero. E la conferma ce l’abbiamo in casa: demografia a Lozzo di Cadore: lo straniero ‘tiene’, l’italiano no. Gli immigrati si stanno sostituendo nella filiera produttiva, anche in ragione del fatto che “loro resistono” mentre gli autoctoni se ne devono andare. Quindi, cari autoctoni, intanto aprite le chiappe, al resto ci pensiamo dopo.
Non è che da una così ci si possa aspettare di più. La clown a Ottoemezzo (grassetto nostro):
«Le ragioni della sconfitta alle regionali venete sono complesse, ma il look più castigato, più maschile, ritengo che possa danneggiare le donne, che dovrebbero rimanere sempre sè stesse. Non mi sono mai sentita abbandonata da mio partito ma tra le cause della sconfitta penso che non solo Zaia fosse un avversario molto forte, ma anche che io sia stata identificata con la parte governativa del mio partito, che in quel momento soffriva nei consensi. Ad ogni modo, con Matteo Renzi siamo in ottimi rapporti». Lo ha detto la rappresentante del Pd Alessandra Moretti ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.[…]
Saltiamo le considerazioni sul “look più castigato”, perché ne abbiamo i coglioni pieni. Veniamo all’acutezza suprema. Per la clown del PD veneto, il problema è stato dunque quello di essere stata identificata con la parte governativa del suo partito. SIC!!!
Una che lecca fino al rossore l’intera superficie del premier (e che con lui si accompagna in auto durante uno spot elettorale), si lamenta poi d’essere “identificata con la parte governativa” del suo partito (a confronto, nulla sono le famosissime “convergenze parallele”). Siamo all’apoteosi della nullezza. Datele qualche gallina da accudire, fatele fare jogging da mane a sera, ma fatela tacere.
Peraltro, il suo partito “in quel momento soffriva nei consensi“. Ché, se in quel momento li avesse cavalcati, i consensi, sarebbe invece andata da dio. Rinchiudetela e mandatemi la chiave.
Solo per ricordare (scusate il ritardo, eventualmente) che i capetti e i caponi che muovono i fili di queste manifestazioni di culto dell’immagine (forse anche qualche caprones che, giulivi, nobilmente sbavano rincorrendo la carota pur di dire “c’ero anch’io”), solo pochi giorni prima osannavano il “coraggio” della Merkel (in prima fila i soliti piddoni europeisti; fra loro un Gad Lerner da collezione che tuittava, “Non lasciarsi intimidire dai vari Salvini d’Europa, non ammiccare ai cattivi sentimenti della gente. Ci voleva proprio la Merkel per osarlo?“).
Poi la Merkel ha rifatto la tedesca, eccheccazzo (anche perché un suo ministro, dovendo fronteggiare l’onda umana, deve averle detto, “che faccio, te li mando a casa tua?”) e ha richiuso le frontiere e fatto saltare per aria Schengen. Nel frattempo è passata la linea Orban… Chissà se i capetti e i caponi di prima hanno poi cambiato idea sulla “culona” (no, sui diritti no, quelli non si toccano!!!).
(per inciso: perché quando Salvini dice che bisogna usare la forza contro gli scafisti i media lo bollano come fascista, mentre, cosa di due giorni fa, quando lo dice la UE – UE – i media titolano “era ora”? Solo teste di cazzo che non sanno quello che fanno, o c’è uno spin da alimentare? Dai che non è difficile!)
Delle “Dolomiti che abbracciano i diritti umani” non mi piace per niente neanche il risvolto utilitaristico, quello di manifestazione che aiuterebbe ad allungare la stagione turistica. Se poi prendiamo in esame le modalità con cui si vorrebbe svegliare dal sonno i potenti della Terra, dai, su, è una stronzata pazzesca.
Saranno contenti come una Pasqua, i potenti Hollande e Cameron, ora che stanno scaldando i motori dei jet supersonici per compiere una seconda supercazzola in stile Libia, questa volta in Siria. Dopo quattro anni di guerra devastante, con lo zio Sam che non sapeva che cazzo fare, ma qualcosa ha fatto (l’Isis), con la UE che s’è pisciata sotto fin dal primo giorno, ora giungono loro, nella ormai martoriatissima Siria, a dare manforte “ai diritti umani” (ah, ah, ah, ah!!).
Saranno felicissimi, dicevo, d’avere lo slancio dei 6000 che, all’ombra delle Tre Cime, dentro i monclaire (portateli, teste di cavolo, ché vi serviranno), lanceranno altissime in cielo le loro grida di dolore, strazianti, per la brutta piega che hanno preso certe parti del mondo (vuoi mettere quando c’erano le colonie?!).
Del resto, se in Spagna sulla Sierra Nevada hanno da poco messo assieme una “cadena humana” di 400 persone per salvare il rifugio Elorietta, non dovrebbe essere difficile chiamare a raccolta 6000 caprones, da radunare al cospetto della Trinità, dell’ “empireo delle Dolomiti”, per salvare il mondo intero.
Fare i caprones ad Aleppo, no eh, costava troppo!?
Su, su, Hollande; su, su, Cameron. Potete dar via ai raid, ché dalle Tre Cime nulla osta!
(e sì, già non m’andava allora, quella volta delle Dolomiti che abbracciavano l’Africa, ma adesso, di queste fanfaronate in salsa sodomitica, mi sono proprio rotto i coglioni)
Ministero circense, quello del Lavoro (per fortuna siamo su suolo italico, sicché una supercazzola del genere, oltre il solito, non fa alcuna differenza).
È sparito un esercito di 302.827 lavoratori a tempo indeterminato. Che da gennaio a luglio significano 43.261 in meno al mese, circa 1.500 al giorno. In realtà quell’esercito non c’è mai stato. Il ministero del Lavoro, infatti, ha corretto i dati diffusi martedì 25 agosto sul numero dei contratti: nei primi 7 mesi del 2015 si sono registrati 327.758 contratti a tempo indeterminato in più e non 630.585 come erroneamente comunicato. La cifra somma il saldo fra attivazioni e cessazioni (+117.498) e stabilizzazioni (210.260) come si legge nelle tabelle corrette oggi. […]