e gli ultimi saranno gli ultimi
Il cazzaro per antonomasia, sì proprio lui, l’altrimenti detto bimbominkione (ma anche coglione di Rignano), pensava di essere alla guida della locomotiva d’Europa (e già solo per questo uno non può che passare per coglione).
Già, locomotiva.
Questi i dati previsionali diffusi dalla Commissione europea: siamo ultimi: u-l-t-i-m-i. Il commissario Pierre Moscovici ha diviso i 28 Paesi della Ue in cinque fasce in base al rispettivo tasso di crescita stimato per il 2017. Due sono attesi oltre il 4%, sei sono oltre il 3% (tra il 3 e il 4…), undici sono oltre il 2%, otto riescono a tenersi sopra l’1%. L’ultimo paese, splendido nel suo isolamento, non ce la fa ad arrivare all’1%, si ferma allo 0,9%.
Va detto che dopo tanti anni questa è la prima volta che si stima la crescita in tutti i paesi del condominio europeo. A chiudere la fila c’è comunque la locomotiva Italia. E l’ombra del cazzaro è “ancora tra noi”.
Nel dettaglio: