Servizio di A3 sulla campagna per le prossime regionali con intervista al segretario regionale del PD, nonché peones bellunese, De Menech. Dice la speaker, della Moretti, che “sarà nel bellunese nei prossimi giorni per riportare la speranza che sembra proprio essere svanita“.
E già qui viene da ridere perché non si capisce davvero quale possa essere la speranza, cui allude, “che sembra proprio essere svanita“. Forse quella di non essere ulteriormente presi in giro dal bimbominkia, il metamorfico, mister Shish, la manina salva B, il ciarlatano, lo zimbello europoide, insomma lo strenzi?
Per il peones, invece, la speranza sarebbe svanita… :
Soprattutto perché la politica non ha saputo rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese. Ecco, noi vogliamo ridare questa speranza dicendo ai cittadini che siamo pronti a cambiare radicalmente il Veneto.
La “politica” di cui parla il peones PD sarà mica quella che prima delle ultima elezioni contrapponeva come “feroci” avversari il PD al PDL-FI? Sarà mica quella che, dopo le elezioni, ha dato luogo al patto del Nazareno? Patto, va ricordato, privato, tra due persone, renzi e berlusconi, che ha cortocircuitato i relativi partiti che, muti, hanno accondisceso?
Sarà mica la politica che ha portato (grazie PD, partito della Piena Disoccupazione) alla massima disoccupazione generale mai vista? Sarà mica la politica che ha fatto schizzare (grazie PD) la disoccupazione giovanile dal 29% al 43%? Sarà quella che ci ha regalato il quasi spazzatura (grazie PD) nel rating del debito sovrano? Sarà quella che ha fatto crollare il PIL italiano (grazie PD), ultimo fra gli ultimi in termini di “crescita”?
Sarà mica la politica che al Senato vede convergere il voto di PD e FI al 90,9% mentre si tenta di far credere che quest’ultima sia all’opposizione (lo è infatti, nel 9% dei casi). O quella che proprio in queste ore ha visto le truppe di FI saltar fuori dalle trincee e correre ad abbracciare l’odiato nemico sostenendo l’italicum ed altre porcate (un inganno alle spalle di tutti i rispettivi elettori)?
E, per restare in provincia, quella politica sarà mica quella che (grazie PD) ha portato alla disintegrazione delle Province, gli enti che più erano vicini ai cittadini per lo spessore delle politiche loro attribuite oltre ad essere quelli più efficienti in termini di gestione della spesa pubblica?
Disintegrazione che porterà serissimi problemi fra i dipendenti (metà sono in esubero e vanno riposizionati), non darà alcun risultato in termini di risparmi (se ci sarà un risparmio sarà risibile), priverà i cittadini di servizi di cui prima potevano disporre o li erogherà con livelli di qualità terzomondista.
Non riesce, il peones, a rendersi conto che la provincia voluta dal PD, la Provinciazza a guida dei sindaci, ente di secondo grado, per Belluno significa solo una cosa: un futuro di morte?
No, non riesce. Ma se ci mette più impegno, non manca molto, potrà diventare lo strenzi de noantri.
A questo PD – partito del cazzo, veramente – auguro tutto il male possibile.