Parco di Loreto: ora appare più chiara la direzione della linea di spesa …
Già, perché non riuscivamo proprio a capire dove potessero andare a finire 104.000 € (dei quali 85.000 in lavori che, fra l’altro, non comprendono l’abbattimento ed esbosco delle piante).
In attesa del numero speciale su Loreto, a conclusione del progetto, è però opportuno anticipare alla nostra gente che adesso abbiamo gli elementi per capire, finalmente, dove si è concentrato buona parte dello sforzo economico per realizzare il parco di Loreto.
E’ da quest’autunno, da quando mi fu detto che l’ARENA sarebbe stata finita solo con l’arrivo della prossima primavera, che cerco di immaginarmi come sarebbe stata questa “benedetta arena”. A tutto avevo pensato, ma non alla idea più semplice e naturale. La ricostruzione di una vera e propria arena, costituita da un anfiteatro su cui si siede il pubblico e un’area pianeggiante (l’arena vera e propria) sulla quale si dovrebbero svolgere gli spettacoli o le rappresentazioni.
Ma nel nostro caso è più appropriato pensare che sarà usata per trasmettere il sapere dal maestro al discepolo, come avveniva nella grecia socratica. Gli alunni siederanno coscienziosi sulle gradinate dell’anfiteatro, mentre il professore, custode del sapere, si produrrà nella lezione.
In un primo momento l’amministrazione aveva espresso una qual predilezione per materiale lapideo pompeiano. La cosa si poteva fare, ma i costi si sono prospettati da subito non sostenibili. La scelta è quindi caduta, in onore dell’UNESCO e della sopraggiunta dichiarazione di Patrimonio dell’Umanità, su blocchi di Dolomia che però, proprio in virtù del pronunciamento UNESCO, sono diventati anch’essi non sfruttabili. Si è allora pensato di ricorrere ad un comune marmo, però dal colore dolomitico, non pregiatissimo ma neanche dozzinale. Una Pietra, come per i diamanti, è (quasi) per sempre.
In posizione lievemente sopraelevata troverà posto un busto che, per la verità, era già pronto per la spedizione, ma qualcuno ne ha bloccato l’invio. All’azienda produttrice è infatti giunta una direttiva per la quale dovrà modificare leggermente il già prodotto busto. Sembra che sia stata richiesta l’aggiunta di una barba (nel rispetto dei canoni di bellezza classici). L’azienda sta ora aspettando i disegni con le specifiche di modifica, richieste ad un architetto del loco (archi-loco). La cosa troverà comunque soluzione nel giro di pochi giorni.
Per ulteriori approfondimenti: il parco di Loreto.