Non è che da una così ci si possa aspettare di più. La clown a Ottoemezzo (grassetto nostro):
«Le ragioni della sconfitta alle regionali venete sono complesse, ma il look più castigato, più maschile, ritengo che possa danneggiare le donne, che dovrebbero rimanere sempre sè stesse. Non mi sono mai sentita abbandonata da mio partito ma tra le cause della sconfitta penso che non solo Zaia fosse un avversario molto forte, ma anche che io sia stata identificata con la parte governativa del mio partito, che in quel momento soffriva nei consensi. Ad ogni modo, con Matteo Renzi siamo in ottimi rapporti». Lo ha detto la rappresentante del Pd Alessandra Moretti ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.[…]
Saltiamo le considerazioni sul “look più castigato”, perché ne abbiamo i coglioni pieni. Veniamo all’acutezza suprema. Per la clown del PD veneto, il problema è stato dunque quello di essere stata identificata con la parte governativa del suo partito. SIC!!!
Una che lecca fino al rossore l’intera superficie del premier (e che con lui si accompagna in auto durante uno spot elettorale), si lamenta poi d’essere “identificata con la parte governativa” del suo partito (a confronto, nulla sono le famosissime “convergenze parallele”). Siamo all’apoteosi della nullezza. Datele qualche gallina da accudire, fatele fare jogging da mane a sera, ma fatela tacere.
Peraltro, il suo partito “in quel momento soffriva nei consensi“. Ché, se in quel momento li avesse cavalcati, i consensi, sarebbe invece andata da dio. Rinchiudetela e mandatemi la chiave.