Consorteria Bim: pagliacci bellunioti al voto /10
In tema di deiezioni, oops, elezioni di cariche (con relativi travagli, come quello che stiamo assistendo da parte dei sindakos bellunioti), m’è capitato ora tra le mani un articolo del dicembre 2009 nel quale descrivevo la travagliata fase politica che portò, dopo più di sei mesi nei quali la carica rimase “vacante”, alla de … rioops elezione del presidente della comunità montana del Centro Cadore.
Sembra tuttavia che la bassa bellunese abbia indicato il proprio candidato: il presidente verrà fuori a breve, quindi (se gli agordocadorini non intoppano).
Comunità Montana Centro Cadore: ancora nessun rinnovo delle cariche
In uno Stato di m… qual è a mio avviso il nostro, capita spesso di assistere a situazioni di m… (è una conseguenza che ci tocca sopportare).Elezioni amministrative del 6 giugno. Mi ero dato 6 mesi di tempo. Sono scaduti qualche giorno fa. I nostri politici, i nostri sindaci, non sono ancora riusciti a dare forma alla nuova Comunità Montana Centro Cadore (ad eleggerne il nuovo presidente). Non che le altre comunità montane siano state degli speedy gonzales, ma la nostra si distingue per bradiposa lentezza.
Deve essere per via dei delicatissimi equilibri politici che bisogna in qualche modo garantire (partiti, partitini, correnti, correntine, correntucce, vallate, valli, valline, vallette …).
Tutti i politici piangono da tempo le scarse risorse finanziarie a disposizione dei comuni, risorse che non raggiungono a malapena il livello di sopravvivenza per le comunità montane (intese come macchina amministrativa). Ma nonostante siano senza soldi, strangolate dallo Stato, fanno evidentemente ancora gola.
Ehhh, la poltrona … la poltrona!
Rassicuro: tra un po’ (qualche giorno) i nostri sindaci intensificheranno lo sforzo per giungere ad un’intesa “che permetta finalmente di avere un nuovo presidente a guida dell’amministrazione comunitaria …”, e state certi che questo sforzo produrrà un qualche risultato. Come dire, la situazione puzza.
Cari cadorini, queste situazioni mi rincuorano un poco, perché possiamo finalmente pensare ad un grande rilancio dell’agricoltura di montagna. Avremmo infatti la certezza di avere la concimazione dei prati garantita.
Foto: Flickr (floodkoff)