differenziata a Pieve di Cadore: un po’ sottotono ma sulla buona strada
Dio li fa e poi … li fa eleggere sindaci. Tutti uguali. Pensano e parlano in sindachese. C’è chi arriva prima e chi, come Pieve, dopo. Per forza, si potrebbe facilmente pensare. Quando sei 66° nella raccolta differenziata (con una percentuale media nel 2010 del 30,72%), su 69 comuni che compongono la provincia di Belluno, sembrerebbe un’impresa titanica tirarsi fuori dalla m.. E invece basta fare quello che fa il Burkina Faso: differenziare l’umido e il secco porta a porta. E i cittadini ti seguono, cos’altro potrebbero fare? Per la verità qualche sotterfugio si può sempre fare, ma la maggior parte delle persone fa il proprio dovere. Lo avrebbe fatto anche prima, se solo fosse stato messo nella possibilità di farlo.
La differenziata del secco a Pieve di Cadore è balzata dal 35% al 68% in soli 8 mesi. «Più si differenzia, meno si paga in bolletta e ringrazio i cittadini che hanno contribuito a raggiungere questo risultato». Antonia Ciotti, sindaco della cittadina del Cadore, ha inviato proprio in questi giorni una lettera, indirizzata a tutti i residenti, per dare atto dello sforzo fatto. […] «Siamo passati da una differenziata del 35,83% al 31 dicembre 2010, ad una del 68,80% al 31 agosto di quest’anno. Inoltre siamo riusciti ad eliminare i cassonetti in strada dove si riversava di tutto» spiega il sindaco. «Mi auguro – aggiunge poi la Ciotti – che si possa proseguire su questo trend per avvicinarci per fine anno al 90%».
L’amministrazione comunale aveva già introdotto con successo la raccolta differenziata dell’umido nel corso del 2010 e ha vinto anche la seconda sfida grazie alla sensibilità degli utenti. La comunicazione che sta arrivando nelle buchette degli abitanti di Pieve, ci tiene a precisare il sindaco Ciotti, è stata fatta con «un sistema distributivo delle Poste Italiane diverso dalla classica lettera che permette un risparmio notevole in termini monetari». […] (gazzettino).
- anche la Ciotti punta al 90%: basterà che una quota di rifiuti vada a finire nelle campane del VPL. Basta spargere la voce.
- “L’amministrazione comunale aveva già introdotto con successo la raccolta differenziata dell’umido …”: cosa sarebbe successo se il ‘successo’ non fosse stato tale? Amministratori di pochissima fede.
- “e ha vinto anche la seconda sfida grazie alla sensibilità degli utenti”: esito non scontato, parrebbe di capire. E’ forse il caso di suonare le trombe in segno di giubilo?
- la lettera è stata fatta recapitare ai cittadini «un sistema distributivo delle Poste Italiane diverso dalla classica lettera che permette un risparmio notevole in termini monetari»: già che c’era poteva, il sindaco, rendere noto il differenziale di spesa. Può interessare a molti sapere che le Poste Italiane sono diventate un ente di bene-efficienza.
Rilevo infine che Lozzo di Cadore è ancora una volta avanti. Non intendo nella raccolta differenziata. Nella comunicazione. Noi abbiamo il Min.Cul.Loz. che, alla stregua del Minculpop, mantiene i lozzesi costantemente informati sulle ultime novità. Come? Con il bolcom, l’invidiato bollettino comunale redatto quasi in prima persona dal duo sindacale! E per la distribuzione niente Poste Italiane: sono i dipendenti comunali che fanno a gara per portarceli a casa. E sembra che lo facciano fuori orario di lavoro, pensate, così non costa nulla (se così non fosse si prega di chiarire).
Foto: Flickr (xavivix)