Franceschi: ‘Falcio l’erba ma non chiamatemi eroe’. Tranquillo, neanche sotto tortura!
Dopo la prova di alto giornalismo dataci dal Corriere del Veneto, ci prova anche il Corriere delle Alpi in una delle sue più vibranti pagine relative alla cronaca cadorina che si ricordino:
Franceschi: “Falcio l’erba ma non chiamatemi eroe”
«Non sono un eroe, semplicemente un volontario» quasi s’innervosisce Andrea Franceschi, con i giornalisti, mentre deve fermare il decespugliatore per rispondere al cellulare […]
Che dire?
Tranquillo, non lo farò, neanche sotto tortura!
O, detto con l’eleganza che si conviene in queste circostanze:
Manco pel cazzo!
Queste sono misere pagliacciate con le quali si sputa addosso a chi fa vero volontariato. Perché chi fa Volontariato non lo fa per cercare enfasi mediatica, che in questo caso non si è solamente “cercata”, qui si è proprio architettata alla bisogna, costruita in laboratorio. Basti pensare al codazzo di giornalisti e videoservizi vari che non si organizzano certo in redazione.
Ad ogni buon conto i “servizietti” sono online ed ognuno può valutare se e quanto Franceschi e De Carlo si siano coperti di ridicolo con questa buffa messinscena (detta anche buffonata). E per quanto riguarda gli “eroi”, ritengo utile richiamare quanto disse Bertolt Brecht …
“Beato quel popolo che non ha bisogno di eroi”