Zazzaballa plus (ma Lozzo è località turistica?)
Zazzaballa, una ne fa cento ne pensa. Zazzaballa, uno sforzo della natura. Siamo entrati nell’area plus, quella del bonus. Dice il nostro, dopo aver espulso la novella ordinanza:
“L’ordinanza definisce un passaggio del Veneto ad una fascia gialla ’plus’”, ha commentato il presidente del Veneto sintetizzando la filosofia delle nuove misure che entreranno in vigore domani e saranno valide fino al 3 dicembre 2020.
Se prendevi un cazzo di cane qualsiasi e gli dicevi di scrivere quell’ordinanza, be’, l’avrebbe fatta meglio (pur facendola alla… cazzo di cane). Dubbi interpretativi più ampi delle pampas argentine, coreografie in punto di diritto da far impallidire un commediante come Totò, più che un’ordinanza… una tarantella. Agevolo:
a.2. È consentito svolgere attività sportiva, attività motoria e passeggiate all’aperto, presso parchi pubblici, aree verdi, rurali e periferiche, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività e in ogni caso al di fuori delle strade, piazze del centro storico della città, delle località turistiche (mare, montagna, laghi) e delle altre aree solitamente affollate, tranne che per i residenti in tali aree;
Per esempio, quella virgola dopo “al di fuori delle strade,”, esclude le attività consentite da tutte le strade della Nasion Veneta o è da intendersi legata alla frase successiva, cosicché da intendersi “fuori dalle strade e piazze del centro storico”, limitando quindi la sfera d’influenza al “centro storico”? Vallo a capire.
Ma soprattutto, cazzo vuol dire località turistiche? Cazzo vuol dire l’espressione “(mare, montagna, laghi)”? Cioè tutte le località del mare, del cielo e della terra? E poi, le colline del prosecco… chi se le incula? Una dimenticanza o un varco interpretativo lasciato lì apposta dall’azzeccagarbugli? Se sto sotto i 600 m sono in collina? E la montagna, è davvero tale se salgo sopra i 600 m o c’è bisogno di qualche altro parametro per darne efficace contezza. Mahhhh, saperlo.
E, di grazia, Lozzo di Cadore è da considerarsi “località turistica“? Potenzialmente, qualsiasi buco del culo nel creato può essere una località turistica, evidente no? Le 3632 presenze a fine agosto 2020 (con ben 152 presenze nel periodo degli arresti domiciliari, ops, lockdown, ossia marzo-aprile-maggio) rappresentano titolo sufficiente per permetterci di cingere la corona di località turistica?
Insomma, se uno di Camposampiero vuol venire a farsi una sgambata su uno dei sentieri del territorio di Lozzo di Cadore… non può farlo perché Lozzo è montagna, non può farlo perché Lozzo è località turistica, oppure può farlo perché Lozzo è sì montagna ma non località turistica?
E se io volessi andare a fare quattro salti in Val Scarabozza (Val di Tovo, Campoluzzo), un gioiello di valle e d’ambiente, comune di Laghi (Vicenza), comune che neanche trovo elencato tra quelli che costituiscono il movimento turistico veneto, potessi o non-potessi? Mahhhh!