M. Agudo: il balcone panoramico Dolomiti-Unesco è zeppo di errori
Farebbe parte della folta schiera di balconi della rete Hot Spot Dolomiti UNESCO, tre dei quali in provincia di Belluno (Monte Rite e Nevegal gli altri due). Sui balconcini eco-decostruibili partoriti dalla smisurata fantasia della Sfondazione DU abbiamo già speso due parole in “un balcone panoramico ad alto tasso spettacolare“, ruttino giornalistico de la Repubblica.
Più che monte un colle, Col Agudo, il colle del pianto. Perché vien da piangere a fiotti a vedere la spessa bussolona in acciaio inossidabile incastonata nel telaio ferrugginoso zavorrato con detriti. Non tanto per le ardite geometrie del manufatto elaborate dall’ottavo nano e il sapiente uso dei materiali, ovviamente rispettosi della “sensibilità dei luoghi alpini”, quanto per il florilegio di errori nell’attribuire i nomi dei monti ai loro profili, immortalati per l’eternità nella bussolona inossidabile.
Del resto, che cacchio cavolo di utilità può avere un balcone panoramico siffatto, che non ti aiuta ‘na sega per niente ad osservare il panorama, ché è già sotto i tuoi occhi anche senza bisogno di tutto l’ambaradan progettato dall’ottavo nano, se non quella di illustrarti i nomi dei monti che si susseguono al tuo ammirato sguardo?
Non so chi abbia assunto la regia dell’impresa e quindi il derivato ruolo di clown di turno, se il Comune di Auronzo, la Provincia, la Sfondazione DU, la Regione o la signora Maria; per quanto riguarda il finanziamento, leggo che a sganciare i soldi per i tre balconi dovrebbe essere la Regione Veneto e la Provincia con, rispettivamente, 125 mila e 60 mila euro.
Diamo quindi avvio alle danze con gli errori della sezione Croda dei Toni, ai quali seguiranno nei prossimi giorni quelli delle altre sezioni:
- No Monte Paterno ma Croda Passaporto
- No Monte Cengia ma Monte Paterno
- No Croda dei Toni ma Piccola Croda dei Toni
La piccola gobba a destra della Cima d’Auronzo è la Croda dei Toni (cioè la cima principale o Cima Nord; la Cima Sud e la Croda Berti, alla quota di M. Agudo, sono prospetticamente nascoste dalla Cima d’Auronzo).
(clown è l’ente pubblico che non ha provveduto alla validazione del prodotto finale non chi, certamente sbagliando, ha provato a dare un nome e cognome al profilo dei monti)