Sulla scia di scemo e +scemo, diamo inizio alle danze. Come detto, se l’ordinanza della Nasion Veneta fosse stata scritta in uno dei peggiori bar di Caracas sarebbe riuscita meglio. Essendo venuta da cani, deve essere stata scritta da quadrupedi, di rango inferiore, peraltro: va detto che è stata poi firmata da un bipede, tale Zazzaballa.
La varata ordinanza è risultata sì chiara che hanno avuto il bisogno di stendere una FAQ per dirimere i dubbi sgorgati nelle menti dei poveri veneti. FAQ, plausibilmente, elaborata dagli stessi quadrupedi dell’ordinanza, visto l’acume intrinseco di alcune delle voci elencate.
18) Sono ammesse le gite escursionistiche organizzate con guida?
Sì, purché non ci si rechi in luoghi affollati o si crei affollamento e assembramento.
Difficile immaginare una gita escursionistica composta da uno più la guida: di solito, sul pianeta Terra, sono 15-20-30 persone con una guida. Per non creare affollamento e/o assembramento con un gruppo di 15-20-30 persone che strategia puoi adottare? Sei già tu, gruppo di 20 persone, un “luogo affollato”. A meno che il dis-affollamento non sia automatico oltre i due metri di distanza tra i componenti, nel qual caso la tua ordinanza non serve ad una beata mazza e te la potevi risparmiare.
22) Si può andare a camminare in montagna?
Non in zone affollate o quelle in cui si creano affollamenti.
E di fronte a questo distillato di pensiero umano uno studente di Filosofia potrebbe decidere di lasciare gli studi e ritirarsi tra le montagne a fare l’eremita. Anche perché la FAQ avrebbe dovuto chiarire l’arcano legato a questa espressione: “È consentito svolgere attività sportiva, attività motoria e passeggiate all’aperto bla bla … in ogni caso al di fuori delle strade, piazze del centro storico della città, delle località turistiche (mare, montagna, laghi) e delle altre aree solitamente affollate”. Per evitare affollamenti c’erano già in vigore le… solite norme anti affollamento e assembramento. Insomma, se proprio dovevi scrivere qualcosa, emerita testa di cazzo, avresti potuto scrivere “si può andare ovunque non ci sia assembramento“.
Il bello è che alcuni giornalai, qui l’esempio dell’Amico del Popolo, nel tentativo di illustrare la somma di nuove disposizioni hanno scritto:
«Non si va al mare, in montagna, al lago o in collina e si evitano assembramenti», ha sottolinea Zaia.
Ora, se l’hanno virgolettato dovrebbe essere riconducibile a Zazzaballa. E se Zazzaballa, bipede, dice quel che dice, allora i quadrupedi che hanno fatto l’ordinanza e le FAQ si stanno contraddicendo tra loro, appassionatamente. Magari c’è anche l’intervista in cui si può sentire il pifferaio proferire tali parole.
Insomma, un risorto circo Barnum!
Altro covidume. Il povero presidente della Provinciazza, tale Padrin, in un accorato appello con la museruola d’ordinanza scivola sulla banana dei congiuntivi: “il mio è un appello a tutti i cittadini bellunesi affinché assumono dei comportamenti…“.
Certo, la provincia conta oggi un po’ meno della bocciofila di Pinié (sorridente frazione di Vigo di Cadore), ma non sei sulla stazione spaziale ISS in orbita: che ti costa rifare quel minuto di registrazione e salvare almeno l’onore della lingua lasciataci in eredità dal sommo poeta?
Ma c’è dell’altro: il nostro, riferendosi “alle persone che stanno male, che sono positive“, si lancia in un “non abbiamo bisogno che nessuno punti il dito contro di loro“. Ehhhhhh! Ma stattene zitto, no, che non ti costa nulla! Quegli stronzi di latini, coniando la locuzione Excusatio non petita, accusatio manifesta, non avevano idea di quale successo avrebbe avuto nel corso della storia. E poi c’è quel tale, quello del “meglio stare zitti e…”.
Al prossimo covidume, qui, su questi pixel.