la pita ha fatto l’ovo: a Lozzo di Cadore cade l’ultima barriera del digital divide
La storiella del punto pubblico di accesso alla rete l’ho affrontata, con una certa dose di apprensione, nell’ormai lontanissimo 15 marzo del 2011. A quel tempo, mentre comuni come (solo per citarne alcuni dei più vicini) Calalzo, Borca, Lorenzago, Pieve, Sappada, Valle, Vigo e Vodo aderivano al progetto P3@ denominato “Creazione di punti di accesso pubblici” interamente finanziato dalla Regione, quello di Lozzo di Cadore dormiva beatamente (tutti i dettagli in Lozzo di Cadore: nessun Punto Pubblico di Accesso alla Banda Larga).
L’apprensione era dovuta, principalmente, alla rivoluzione messa in atto solo qualche mese prima e descritta nel mio Notiziona: l’amministrazione troglodita di Lozzo di Cadore diventa digitale: trovavo insomma naturale che, finalmente usciti dalle caverne, i trogloditi, sindaco vicesindaco e compagnia cantando, abbracciassero incondizionatamente la nuova era digitale. E invece no!
Ma io ho fin d’allora covato la speranza di una piccola redenzione, convinto della sostanziale bontà di questa amministrazione. Anche se poi, nel luglio del 2011, di ritorno dalla biblioteca di Calalzo nella quale avevo visto in funzione il punto pubblico di accesso appena installato, esternai questo perfido dubbio:
Chissà, forse i cavernicoli digitali coatti hanno preso paura, forse hanno pensato a tutti i pensionati che, alfabetizzati informaticamente, avrebbero poi iniziato a tempestare il poteruccolo con richieste vagamente assurde. Meglio lasciare tutti nell’ignoranza.
Ma quello fu un dubbio che avrei dovuto soffocare mentre il diavoletto me lo stava suggerendo. Infatti, bastava aspettare. C’è solo voluto un po’ di tempo, perché i nostri amministradores ne prendessero coscienza: non tutti nascono imparati e di aquile, ormai lo sappiamo, ce ne sono pochine in volo e nessuna, a mio modesto avviso, frequenta stabilmente il Botanico Palazzo.
Non vi intrattengo oltre: la nostra amministrazione ha finalmente abbattutto l’ultima barriera del digital divide – con colpevole ritardo – ma l’ha abbattuta. E, immancabilmente, domani vi potete godere anche la cerimonia dell’inaugurazione. Insomma, la pita ha fatto l’ovo. Beatevi di ciò. E a voi, giovani ed esuberanti virgulti ancora imberbi, mi raccomando: se vi capita di dare un’occhiata a youporn, ricordatevi almeno di cancellare la cache.
(immagine: campobasso.blogspot.it)