Qui l’unica cosa che stanno snellendo è la nostra capacità e possibilità di partecipare come cittadini alla vita democratica. In un momento infame come quello che stiamo vivendo, in cui per vedere la luce dovremmo percorrere decisamente “la via svizzera” e lasciare che la democrazia diretta – cioè le libere scelte dei cittadini – ci tiri fuori dal pantano, la bananiera repubblica a trazione piddista-piddina del bimbominkia, con la complicità di un centro destra da baraccone, sceglie di percorrere la “via venezuelana”, di fatto eliminando i referendum e soffocando ogni possibile sviluppo della democrazia partecipata.
Considera l’dea di firmare questa petizione. Tratto da il Calibro:
Contro le scellerate riforme istituzionali concordate da Matteo Renzi con il pregiudicato Silvio Berlusconi ed il plurimputato Denis Verdini, Antonio Padellaro, Marco Travaglio, Peter Gomez e la redazione de Il Fatto Quotidiano hanno lanciato una petizione che in poche ore vede la adesione di quasi 30mila cittadini.
Qui di seguito il testo della petizione, che può essere firmata on line cliccando qui.
“LE CONTRORIFORME dell’Italicum e del Senato delle Autonomie, concordate dal governo guidato da Matteo Renzi con il pregiudicato Silvio Berlusconi e il plurimputato Denis Verdini:
– consentono a un pugno di capi-partito di continuare a nominarsi i deputati a propria immagine e somiglianza (con le liste bloccate per la Camera), addirittura aboliscono l’elezione dei senatori (scelti dalle Regioni fra consiglieri e sindaci, ridotti a un ruolo decorativo e per giunta blindati con l’immunità-impunità) e tagliano fuori i partiti medio-piccoli (con soglie di sbarramento abnormi);
– trasformano il Parlamento nello zerbino di un premier-padrone, “uomo solo al comando” senza controlli né contrappesi, con una maggioranza spropositata che gli permette di scegliersi un presidente della Repubblica e di influenzare pesantemente la Corte costituzionale, il Csm, la magistratura e l’informazione televisiva e stampata;
– espropriano i cittadini dei residui strumenti di democrazia diretta: i referendum (non più 500mila, ma addirittura 800mila firme) e le leggi di iniziativa popolare (non più 50mila, ma addirittura 250mila firme).
DICIAMO NO ALLA SVOLTA AUTORITARIA, come i migliori costituzionalisti italiani hanno definito il combinato disposto delle due controriforme, ispirate – consapevolmente o meno – al “Piano di Rinascita Democratica” della loggia P2 di Licio Gelli.
DICIAMO SÌ ALLA DEMOCRAZIA PARTECIPATA e vi chiediamo di sostenere solo riforme istituzionali che rispettino lo spirito dei Padri Costituenti del 1946-’48: restituendo ai cittadini il diritto di scegliersi i parlamentari e coinvolgendoli nella cosa pubblica; tutelando le minoranze e le opposizioni; allargando gli spazi di partecipazione diretta alla formazione delle leggi; limitando l’immunità parlamentare alle opinioni espresse e ai voti dati e abolendo i privilegi impunitari in materia di arresti, intercettazioni e perquisizioni; combattendo i monopòli e i conflitti di interessi, specie nel mondo della televisione e della stampa; ampliando l’indipendenza e l’autonomia dei poteri di controllo, dalla magistratura all’informazione“.
Antonio Padellaro, Marco Travaglio, Peter Gomez e la redazione del Fatto Quotidiano