E’ andato a Courmayeur a sciare (anche qui scimunito). C’è andato con aereo di stato e gli ortotteri (niente di meglo da fare?) si sono indignati. Per questo i “comunicatori” del governo hanno coniato nuove (ovvie) giustificazioni.
Non ho neanche voglia di lincare l’articolo nel quale lo strenzi diceva in tv alla Bignardi che non avrebbe fatto il presidente del consiglio senza mandato degli elettori. Poi, delle “balle”, il bimbominkia è diventato da tempo “er più”. Da Malvino:
Un hombre vertical
18 febbraio 2014 «A me la scorta non mi garba, non la voglio, grazie. Non posso e non voglio passare dalla bicicletta all’auto blu»
3 gennaio 2015«Gli spostamenti aerei, dormire in caserma, avere la scorta, abitare a Chigi non sono scelte ma frutto di protocolli di sicurezza»
Quando ho letto sul Trentino “Renzi in regione per una vacanza sugli sci” non ho avuto dubbi che fosse in Alto Adige. Comunque è scimunito (un titolo come “Renzi scimunito in Alto Adige” suonerebbe meglio, ma era per rimanere aderenti al titolo dell’Alto Adige).
(ah, lo sapete no, che il Jobs Act non si applica alla PA, pubblica amministrazione? Tutti in AA scimuniti per un bel giro?)
Dicevano, del satrapone Juncker, che può avere slanci arguti e finanche ironici. Marco Zatterin ci fa sapere da Bruxelles che il presidente della Commissione sta spronando le capitali europee a finanziare il suo piano di rilancio, quello di 315 mld per il quale i coglioni del PD renziano lo hanno votato. Dice, il satrapo, che per ora ha sentito solo parole, parole, parole. Che sono quelle che renzi ha sentito da lui.
Non aveva capito, lo strenzi, che di soldi non ce n’erano e che per avere quei 315 mld (in tre anni, suddivisi in svariati stati) bisogna usare un effetto leva: la baldracca europea mette un euro, 15 bisogna trovarli (su Marte, Giove? chi cazzo vuoi che investa in questa Europa quando fra le fila ci sono i lebbrosi greci, portoghesi, spagnoli e italiani?). A questo riguardo mi viene in mente quel gingillo piddumesco di Pittella. Del clown avevo annotato altra farsesca uscita che non vedo l’ora, si fa per dire, di segnalare.
In omaggio a Juncker, la versione in teutonico di “Parole, parole” interpretata da Dalila e Friedrich Schütter:
Nell’ex provincia di Belluno ce ne sarebbero 126 (nella grafica quelli nelle altre province).
Ditemi se non è un governo di merda: c’è una squadra di 11 giocatori (la Provincia) che gioca una partita di calcio; la gioca a buon livello nel senso che lo spettacolo è buono (i servizi erogati) e il biglietto che si paga (il costo della politica, scelta dai cittadini) è molto basso. Interviene il governo dicendo che bisogna risparmiare (risparmiare che? abbiamo visto e dimostrato, con dati forniti dall’amministrazione pubblica, che le spese si concentrano nello stato centrale, poi nelle regioni, poi nei comuni e solo alla fine nelle province) e ti prende 5 degli 11 giocatori con l’intenzione di farli giocare da un’altra parte un campionato che, nelle intenzioni, dovrebbe essere lo stesso campionato di prima.
Il risultato in due parole di questa demente deforma del PD? Semplice (riporto ciò che ho scritto poc’anzi parlando dell’Area Pesta di Belluno):
Intanto, l’unico ente statale che funzionava decentemente e con costi ridottissimi è stato fatto a pezzi, consegnandolo a quattro scemi del villaggio autoelettisi che fan fatica a sistemare i tombini di casa, figuriamoci ad affrontare sfide “epocali”. Del resto, non occorreva l’invenzione delle Aree Peste per farci sapere che siamo sudditi di uno stato di merda.
Ci è toccato (per ora) Franceschini come ministro della Cultura e Turismo (e altre cose). Recentemente il menestrello ha scoperto l’acqua calda dei borghi antichi. Ora, a margine di una serata “lirica” più o meno mondana, ci tiene a far saper, il menestrello, mentre siamo con la merda al collo per Mose, Expo 2015 e, da ultima, MafiaCapitale, che le proteste (le solite proteste, peraltro) fuori dalla Scala “rischiano di creare un danno economico e di immagine al paese”.
Forse vale la pena sottolineare:
“…le manifestazioni fuori rischiano di creare un danno di immagine al paese.”
Un menestrello (la forma evoluta di ministro) delirico, a un passo dal delirio. Trovate niente di più patetico sul pianeta Terra oggi (a parte lo strenzi) ?
No eh! Ne ero certo.
“La Scala e’ un’eccellenza, tutto il mondo guarda a cosa avviene qui e le manifestazioni fuori rischiano di creare un danno di immagine al paese. Centinaia di migliaia di persone stanno decidendo se venire durante l’Expo e agli appuntamenti della Scala di quei mesi. Si rischia di creare un danno di immagine e anche economico”. E’ quanto ha affermato il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini al suo arrivo al Teatro la Scala per la prima del Fidelio.
Ieri la culona – l’abbiamo letto tutti no? – si è rivolta allo strenzi (e in parte anche a Holland) dicendogli che (neretto nostro):
(ANSA) – BERLINO, 7 DIC – Le riforme in Francia e in Italia sono insufficienti. Lo afferma la Cancelliera tedesca Angela Merkel in un’intervista al Die Welt. La Commissione Ue – dice – “ha stabilito un calendario secondo il quale Francia ed Italia dovranno presentare ulteriori misure. Questo è giustificato perché i due Paesi stanno attraversando effettivamente un processo di riforme. Ma la Commissione ha ribadito anche che quanto presentato sul tavolo fino ad ora non è sufficiente.Parere che io condivido“.
Qui sul BLOZ l’avevamo già fatto notare. Il pagliaccio piddino euroqualcosa di turno, tale Gozi, ci dà ulteriore prova di tali e quante scorpacciate di funghi allucinogeni (solo?) facciano uso i nazareni lazzaroni:
«La logica dei compiti a casa è finita, si concentri sulle cose tedesche», attacca il sottosegretario all’Europa, Sandro Gozi, secondo cui «dispiace molto che le riforme avviate dal governo Renzi, che hanno ricevuto un coro internazionale di apprezzamenti, dal Presidente degli Stati Uniti Obama al Fondo Monetario, siano ritenute insufficienti dal Cancelliere tedesco Merkel».
Che, ragazzi, questa e tutta da ridere di gusto. Il coro di apprezzamenti poi non l’abbiamno sentito. Abbiamo sentito Junker, un tale che è presidente della Commissione (votato anche dal piddume), dire che sull’Italia… hanno chiuso gli occhi, tutti e due.
Quando poi è stato lo strenzi a dire
«Non ci facciamo condizionare e intimidire»
m’è venuta in mente quella scena del film L’Orso … che tanto si adatta alla situazione: