Sul solco delle note di colore, perché altro non si può fare a fronte di cotanto mielistico sussiego (trascuro altre implicazioni per non coinvolgere le anime candide dei pupetti coinvolti). Trascurando gli scolaretti che brucano l’erba, mi duole pensare – come se non lo sapessi che è prassi – che insegnanti e personale si fanno stuola pur di asservire l’idea di un rinnovamento che proprio in queste scene trova la documentata testimonianza che “l’è tutta scena”.
Tanto Gentile e tanto onesto … Caro Renzi, va a ca..fonare da un’altra parte.
Caso Gentile emblema di una Calabria inghiottita da spazzatura umana, oltre che da rifiuti reali
Tutta la stampa nazionale si dichiara contro la nomina a sottosegretario del governo Renzi del senatore calabrese del Ncd Antonio Gentile. I direttori Ferruccio De Bortoli (Corriere della Sera), Ezio Mauro (Repubblica), Mario Calabresi (La Stampa), Enrico Mentana (Tg La7) e Roberto Napoletano (Il Sole 24ore) chiedono le dimissioni o la rimozione dalle Infrastrutture del politico accusato di aver esercitato pressioni per censurare la notizia del figlio indagato (che viene data tempestivamente dal Corriere della Calabria on line).
Qui la registrazione della telefonata tra lo stampatore del giornale, nonché presidente di Fincalabra (che fa da intermediario) e l’editore Alfredo Citrigno (in rappresentanza legale del padre condannato per usura).
D’accordo, ha avuto la “legittimazione” della direzione del PD per far fuori Letta. Si chiama fuoco amico e massacra anche i Prodini (che però come topi di fogna faticano a morire e ve lo troverete in corsa per il Colle). Questa storia della lealtà di Renzi ormai puzza da vecchio, el pibe de oro è lanciato a tutta velocità verso il muro che gli hanno preparato: lo alzeranno, il muro, al momento opportuno e boom vedremo solo una neola de piume. Tuttavia è opportuno avere in archivio le gesta d’avvio del lesto fante del PD, qui immortalate per futura referenza.
Quando la testa è troppo distante dai piedi – o se fai parte del PD – succede che la testa voglia andare a sinistra mentre i piedi decidano di andare a destra. Il governatore PD della Toscana, non proprio l’ultimo arrivato, ritrita la solita solfa sulle autonomie speciali (ve ne sono sei in Italia e due di queste ci sono “vicine vicine” e tutti i giorni ci fanno ciao con la manina).
«Autonomie speciali da superare, non hanno più senso»
Il presidente della Toscana Rossi durissimo: “Basta con le regioni che sono piccoli stati”
TRENTO. “Occorre superare le Regioni a statuto speciale: l’assetto di 70 anni fa non è quello attuale e questo tema, anche nel Pd, va trattato con coraggio. Temo però che questa distorsione non sarà eliminata”. Così Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, intervenuto questa mattina a Firenze, con il presidente lombardo Roberto Maroni, a una iniziativa pubblica organizzata dal Lions Internazionale.
Il presidente Rossi, sempre sulle Regioni a statuto speciale, ha aggiunto che “sta diventando intollerabile il fatto che lo Stato tratti in modo così diverso i cittadini”. “No alle Regioni piccoli Stati, sì alle Regioni che pensano diversamente lo Stato”, ha sintetizzato il governatore della Toscana. Rossi anche parlato della possibilità di introdurre meccanismi per “un federalismo a più velocità” in un diverso rapporto con lo Stato centrale: “Certo – ha spiegato – con una compensazione a livello nazionale per i territori più in difficoltà, dobbiamo però arrivare a ottenere i soldi dei cittadini toscani”
Quasi contemporaneamente il presidente del coniglio PD, tale Renzi, nel discorso di replica prima del voto di fiducia al gobierno, sostiene invece che:
Le autonomie sono – per quel che ci riguarda- un modello e una soluzione alla lontananza, al disimpegno politico, al distacco tra i cittadini e l’opinione pubblica …
Non si dimentica poi, Renzi, di tirar fuori il metro e mezzo di lingua che ha e slinguazzare a dovere (carota) le autonomie “alleate” (attraverso SVP e PATT) che “non faranno mancare il loro consenso” anche se (bastoncinelluccolino: piccolo bastone, detto per i più distratti) dovranno contribuire in qualche modo al risanamento del Paese bla bla bla.
Insomma, secondo Enrico Rossi (PDx) le Autonomie speciali sarebbero da superare, a sentire il presidente del coniglio (PD1, suppongo) sono invece un toccasana ad ogni male (c’è qualcuno che offre di più, o di meno …?).
E allora famole, ’ste autonomie!! C’è Belluno, povera Cenerentola, che lo chiede da anni ed è pronta alla specialità. Famola!! E famola autonoma (prima che prenda fuoco)
(avvertenza: lo spezzone video “choppato” – questo spezzone in particolare – per ragioni tecniche da me indipendenti non sempre parte dall’inizio: per rendersene conto basta guardare la barra di colore fucsia. Se allo start la barra ha già raggiunto metà o i tre quarti della durata, cliccate col cursore all’inizio della medesima per far partire lo spezzone dall’inizio. Ad ogni buon conto il discorso che interessa è tra il minuto 4:20 circa e il minuto 6:30 nel video originale)
La faccia di Renzi non si è vista ma non dev’essere stata un grande spettacolo. Come si usa dire … asfaltato ! Ma anche demolito ! Ad ogni buon conto questo è un intervento che adrebbe sentito fino in fondo.
Si vede che quelli del M5S hanno studiato e molto ancora dovranno studiare, ma come cane da guardia mi sa che già ci siamo. Come forza di governo, invece, la vedo ancora tutta in salita. Ma … é pi tenpo che luganeghe.
Non l’ha presa tanto bene. Come sono, carissimo Letta, le banane del PD?
(#lettastaisereno, ma con le chiappe ben chiuse … oops, troppo tardi! sarà per la prossima volta. Intanto noi ci prepariamo a un altro ennesimo assalto ban-anale: con quello delle coop al Lavoro e, soprattutto, con Padoan all’Economia, banane “patrimoniali” a raffica…)