Raccolta differenziata: Modello Calalzo vs Modello Lozzo
Deve aver anche lui sentito l’aria della primavera che stava arrivando, il sindaco di Calalzo di Cadore, se si è poi spinto, qualche giorno fa, a postare il sottostante video intitolando l’articolo «Controllo ecopiazzole “Modello Calalzo”». Si capisce la recondita intenzione, il messaggio, che il sindaco voleva veicolare (velatamente autocelebrativo). Tuttavia va segnalato che il reportage video ha meno mordente di una puntata di “Porta a porta”.
Che relazione vi sia fra l’alzare i coperchi dei bidoni ed il raggiungimento di xy risultati nella raccolta non è ben chiaro, neanche se i coperchi venissero sollevati, invece che dalla mesta e quasi impacciata polizia locale, dai Rangers piuttosto che dai Navy Seal o dalla Delta Force (trascuro gli italici Nocs, Nas, Ris e soprattutto Marò per evidenti limiti).
Comunque il sindaco sembra soddisfatto se scrive: “Ecco come a Calalzo ogni mattina un vigile effettua il controllo sulle ecopiazzole del paese, anche in seguito a segnalazioni. Questo impegno, assieme ad una politica incisiva di informazione sul corretto smaltimento dei rifiuti, ci ha permesso di passare dal 31% di differenziata (dato giugno 2009) all’attuale 74,76% (dato al 31 dicembre 2011)”.
E se dice (nel video): “Controllo piazzole. Ecco, adesso … il sistema con cui a Calalzo si controllano i bidoni, in questo caso quello dell’umido, per controllare che i conferimenti siano effettuati in maniera corretta … “.
Quello che mi ha stupito è l’aver attribuito a cotanta capacità di verifica, controllo e indagazione il nome di Modello Calalzo. Non trovate anche voi che sia singolare?
Ci vuole più azione, dinamismo, dirompenza, energia, vigore, sprint. Altro che Modello Calalzo, De Carlo dovrebbe vedere cosa succede a Lozzo di Cadore, pari situazioni. Azioni fulminee coordinate direttamente dal duo sindacale, con tanto di sirena e lampeggianti: non ti lasciano scampo. Modello Zozzo oops Modello Lozzo, altro che Modello Calalzo.
Qui sì che funziona, ma veramente, il Distretto di P-u-lizia. I video dei fulminei interventi lozzesi sono ancora secretati, per ora in post-produzione, ma è possibile prendere visione in anteprima di quanto adrenaliniche siano le azioni dal video sottostante che simula, vagamente, l’efficacia degli interventi.