Ultimarie del Psico Dramma che ha acclamato il bimbominkione in versione 0.0 alle briglie dell’incestuoso marasma di post-comunisti, post-democristiani e post-rottamatori (in cerca d’autore). La Corriera alpina, eccitata dalla singolar tenzone tra i poro-gressisti in lizza, titola: “Ai seggi 2.767 bellunesi, tenuta dei votanti“. Poi, facendo finta di niente, nel testo dell’articolo…
Ma veniamo ai dati. Per quanto riguarda l’affluenza, in provincia hanno votato alle primarie del Pd, 2.767 persone, quasi il 50% in meno rispetto alle ultime del 2013 quando si erano presentati ai seggi circa 5.500 bellunesi. […]
Veniamo così a sapere che nella neo lingua suggerita dai Poveri Diavoli alle corazzate dell’informazia, perdere la metà dei votanti è da considerarsi “tenuta” dei medesimi.
E’ poi apprezzabile lo sforzo redazionale d’ingentilire il crollo riferendosi al “50% in meno…”; definirli per quello che sono, la metà dei votanti (buttata nel cesso), avrebbe potuto scuotere il delicato equilibrio esistenziale dei piddoni, in particolare quelli che si sono lasciati trascinare fino ai seggi dalla propria controfigura.
Giuliva la segretaria provinciale:
Anche sul risultato dell’affluenza oltre che del voto, Dal Farra si dice contenta. «Hanno votato in provincia oltre 2.700 persone, un dato che è andato oltre le aspettative. Infatti, visto il momento difficile, mi aspettavo circa 2.000 votanti. E invece siamo andati oltre, e questo non può che farci ben pensare. […]
E ne ha ben donde: se solo si fosse aspettata 1.000 votanti invece dei 2.000 (…visto il momento difficile), al raggiungimento dei 2.700 reali avrebbe potuto saltare di felicità per tutta la sera come un canguro ebbro. Purtroppo per lei, avendo posto la sua aspettativa a 2.000 votanti, s’è costretta a una più morigerata contentezza. La felicità può aspettare…