strenzi: ‘un cretino illuminato da lampi di imbecillità’
“Un cretino illuminato da lampi di imbecillità” (Ennio Flaiano). Non trovate che gli si addica perfettamente?
(via @antonio_bordin)
“Un cretino illuminato da lampi di imbecillità” (Ennio Flaiano). Non trovate che gli si addica perfettamente?
(via @antonio_bordin)
Dal blog di Marcello Foa:
Renzi, il vassallo
Ora è ufficiale: esistono due Renzi. Quello che comanda con straffottenza in Italia e quello servile e accomodante che viaggia per il mondo. D’altronde questo atteggiamento è tipico degli uomini di potere di scarsa levatura: arroganti in casa, docili con chi percepiscono più potenti di loro. E Renzi non si accontenta di comandare in Italia, ha capito che il vero potere è fuori dal Paese e farebbe di tutto per farsi accreditare in quegli ambienti, per entrare nel cerchio magico di chi conta davvero; alla stregua di Draghi o del Monti ante 2011, per intenderci.
Gli ultimi due episodi sono emblematici: un premier con gli attributi non può permettere che la Casa Bianca taccia pubblicamente per mesi l’uccisione di Lo Porto e la comunichi poco dopo la visita alla Casa Bianca. Un premier con gli attributi non può prostrarsi al punto di dire che “Obama è stato corretto”. Diciamola tutta: Non è stato corretto, lo ha preso per i fondelli, trattando l’Italia come un Paese secondario che si può tranquillamente snobbare. Persino Prodi, che non è mai stato un cuor di leone, in occasione della tragedia del Cermis alzò la voce, magari solo a fini mediatici, ma salvando l’onore.
Renzi, invece, si prostra. Si prende la legnata e ringrazia chi gliela dà, con la dignità del mollusco.
Il secondo episodio riguarda il vertice europeo sugli immigrati. Il solito Renzi, prima dichiarazioni roboanti a fini interni, poi testa china. La decisione di aumentare i fondi a Triton grida vendetta, significa che l’Unione europea non prende sul serio il problema degli immigrati e lascia ancora una volta da sola l’Italia a gestire un problema di dimensioni colossali, una tragedia umana straziante e senza fine.
Queste sono le occasioni in cui uno statista, rovescia il tavolo, prende contromisure, costringe tutta l’Europa a cambiare atteggiamento. E invece Renzi ancora una volta si allinea, silente.
Come fanno i vassalli.
Dicevo che ho le prove di come la Moretti abbia sedotto il BARD. Tutto si lega, seguitemi e vedrete.
Della Moretti sappiamo che è una cheerleader renzina. Prima era cuperliana, prima ancora bersaniana. E Bersani, porello, l’aveva anche promossa portavoce del PD – partito di delinquenti -, anche se allora non ce n’erano così tanti come ora: sono fioriti nel frattempo! Prima ancora era forzista italiana, nel senso che era in qualche modo introdotta in Forza Italia (che volete, col tempo maturano le nespole).
Detto per inciso, la ragazza pon-pon, riguardo agli indagati, aveva subito precisato che:
non posso impedire agli indagati di sostenere la mia candidatura…
e qualcuno di noi aveva aggiunto…
E qui ti voglio…
Oltre a non combinare letteralmente un cazzo in Europa come europarlamentare, la cheerleader s’è infatti subito distinta per l’elevata propensione al ricorso all’estetista, che le ha permesso di essere appellata Lady Like:
Qui l’intervista video in cui si può apprezzare tutto il buco con intorno il vuoto, cioè lei, la Moretti Lady Like.
Ora, è chiaro che a una certa età devi tener su il baldacchino, ma lo dovresti fare con la necessaria discrezione ché poi, che stai “decadendo a pezzi”, si vede lo stesso.
(ci siamo quasi…)
Come sappiamo il BARD s’è apparentato con il PD, Psico Dramma collettivo. Nel primo spirituals rilasciato ai devoti il BARD butta lì una citazione di assoluto pregio:
“In questo mondo ci sono tre tipi di persone: quelli che fanno succedere le cose, quelli che guardano le cose accadere e quelli che si chiedono che cosa è successo. Noi tutti abbiamo una scelta… Noi abbiamo sempre scelto di stare nel primo gruppo.” (Mary Kay Ash)
Ora, Mary Kay Ash – quella della citazione or ora assaporata- è questa qui, nientepopodimeno che la fondatrice della
Con ciò è svelato il sotterfugio con cui la cheerleader-pon-pon piddina è riuscita a sedurre il BARD. Non si spiegherebbe altrimenti il ricorso ad una citazione sì cosmetica. Si direbbe una questione di FARD.
Pian pianino i più avveduti si allontanano dal PD (sempre più partito di “Delinquenti”). Ma saranno sempre troppo pochi; e poi c’è il problema che potrebbero essere raggiunti dalle reti a strascico lanciate del piddume (quel tesoretto-regalia da 1,6 mld finanziato col deficit, col deficit!).
Dal Fatto Quotidiano:
(un aiutino per quelli che non apprezzano gli epiteti ad elevata naturalità)
Perché il PD è un partito di marmellata? Per 247.122 ragioni. Quella che segue, per esempio. Se trovo renzi al bar che mi fa questa affermazione, neanche lo cago (come si suol dire). Ma se lo fa da un profilo twitter, peraltro ufficiale, allora quelle parole le peso (in questo caso inserite nel contesto di ciò che sta accadendo relativamente all’Italicum che dovrebbe servire nel 2018, nell’ipotesi che il bordello governativo non cada prima).
E alla fine non si scappa: quando – di queste stronzate – ne metti 10 in fila, alla fine il risultato è uno solo. Appunto, merda.
(ma basta consultare il tag strenzi, l’ho creato apposta: non c’è tutto quello che giustifica il ricorso a questa naturalità; non c’è ancora, per esempio, la solenne stronzata dell’addomesticamento dei dati dei nuovi contratti di lavoro, sbandierata dal piddume con un 10% di aumento – ma erano dati lordi – sbugiardata con una mazzata dalla realtà che, in questo caso, si chiama INPS, che ne ha contati su tutto il territorio italico – dati netti – 13; diconsi tredici: se non è merda questa!)
Capisco la Realpolitik, ma il PD è un partito di merda. Ora che la merda del PDL, dietro la quale “si nascondeva” il PD, si è sfatta, quel che è emerso è l’altra faccia della merda (vi ricordate il PD-meno-L?). Il PD si avvia ad essere un partito di “Detenuti”: tra un po’ porta via al PDL anche il primo premio per persone indagate che stanno facendo politica attiva.
Lo strenzi rottama solo se gli conviene: in Liguria si è tenuto le mummie (perché l’importante non è partecipare “rottamati”, ma vincere). La Moretti è una renzina cheerleader esperta in lifting che spara tali stronzate in campo economico che i trichechi delle Svalbard rinunciano a crogiolarsi al preziosissimo sole e si tuffano in acqua per non sentirle.
Poi, diciamocelo, hanno raccontato tante e tali balle spaziali – fin dal primo giorno – che non possono essere credibili. Tanto più dal lato “delle autonomie”: se Kompatscher è filato di corsa a Vienna per “rifarsi” le mutande di lamiera, un motivo c’è. Hanno massacrato le province. Avete visto quanto fosse rintronato Delrio mentre cercava di capire a che punto era la deforma che ha messo in campo e che sta facendo acqua da tutte le parti senza portare alcun beneficio economico? Dico: le province in mano ai sindaci.. Ma si può!?!?
Capisco che ci si possa alleare anche col diavolo, ma, cazzo, questo è un PD di merda eh.
Comunque mi auguro di cuore di sbagliarmi. Mi auguro che quelli del BARD abbiano visto giusto (perché già ci fu la stronzata dell’apparentamento con Sciolta Civica). Però c’è un problema: io non mi sbaglio (quasi) mai. In ogni caso, il mio voto al PD non lo darò mai, neanche se mi mettete per iscritto che mi posso sbambolare per tre giorni e tre notti di fila l’altra Moretti, Amia (questa sì mi fa impazzire).
Abbracciare il PD vale quanto ingropparsi gioiosamente una mantide:
L’accoppiamento delle mantidi è caratterizzato da cannibalismo post-nuziale: la femmina, dopo essersi accoppiata, o anche durante l’atto, divora il maschio partendo dalla testa mentre gli organi genitali proseguono nell’accoppiamento. Questo comportamento è dovuto al bisogno di proteine, necessarie ad una rapida produzione di uova; prova ne è che la femmina d’allevamento, essendo ben nutrita, sovente “risparmia” il maschio.
Agli organi di stampa. Grazie fin d’ora se vorrete dare ampia e diffusa COMUNICAZIONE al seguente COMUNICATO STAMPA
Dopo una trattativa lunga e non sempre facile, il BARD ha deciso di candidarsi nella lista “Veneto Civico” che sostiene la candidatura alla presidenza della Regione di Alessandra Moretti.
Questa decisione è frutto di un accordo con il Governo nazionale (gli accordi si fanno con chi governa e può attuarli) che garantisce la modifica della legge 56 del 2014 (Delrio) per l’elezione diretta del Presidente e del Consiglio della Provincia di Belluno, interamente montana, confinante con regioni a statuto speciale e stati esteri e che ospita consistenti comunità di minoranza linguistica.
Questo passaggio è fondamentale per continuare nella strada dell’autonomia, assumere più risorse e competenze, confrontarci, con pari dignità, con Trento, Bolzano e il Tirolo.
Abbiamo raggiunto un accordo anche con Alessandra Moretti che ci garantisce la piena attuazione dell’autonomia prevista nello Statuto della Regione, con il trasferimento delle risorse indispensabili per far funzionare la nostra Provincia, oltre alla nomina di un Assessore alla montagna bellunese.Abbiamo deciso di andare a vedere le carte che il Governo e la sua maggioranza hanno stabilito di mettere sul tavolo di questa trattativa elettorale.
Per dare forza a quest’ accordo serve che il BARD assuma la responsabilità di verificarne la concreta applicazione partecipando alle elezioni regionali.
Questo ci pone diversi problemi poiché il BARD è costituito da volontari che s’impegnano gratuitamente e che non hanno risorse e tempo da dedicare alla campagna elettorale, come invece possono fare altri competitori.
Ma ci siamo ostinatamente impegnati per riottenere il riconoscimento dei bisogni delle comunità dolomitiche che meritano un ente sovrano che li rappresenti in modo eguale a quelli che stanno ai nostri confini.Abbiamo fiducia che i bellunesi, anche se non ci vedranno spesso in televisione, sapranno riconoscere il valore del nostro lavoro, svolto anche quando non c’erano campagne elettorali in corso.
Il direttivo del BARD